Balletto
in tre atti e quattro
quadri
|
Versione
del Balletto Classico
dell'Opera di Stato di
Turchia
per gentile concessione
dell'
A.C Intermusica
|
Libretto |
Vernoy
de Saint Georges e Joseph
Mazilier dal poema "Il
Corsaro" di George
Byron |
Coreografia |
Petr
Gusev e Oleg Vinogradov
da Marius Petipa e Aleksandr
Gorski |
Redazione |
Nugzar
Magalashvili |
Musica |
Adolphe
Adam, Cesare Pugni, Riccardo
Drigo, Pavel Oldenburgski,
Léo Delibes |
E'
difficile trovare un balletto
che abbia conosciuto tanti riallestimenti,
quanti ne ha subito "Il
Corsaro". La prima versione
del balletto
fu infatti presentata, in due
atti, a Londra nel 1837, su
musiche di Nicholas Bochsa e
con la coreografia
di François Decombe,
con un successivo riallestimento
nel 1844 per il Teatro di Drury
Lane.
Ma "Il
Corsaro" divenne famoso
solo dopo la prima, tenutasi
nel 1856 all'Opéra di
Parigi, su musica di Adam e
con la coreografia
di Joseph Mazilier, in tre atti
e cinque quadri. Questa versione
costituisce la base di tutte
le successive varianti, redazioni
e rielaborazioni che, come già
detto, non saranno poche. Alla
prima presenziarono l'imperatore
Napoleone III e l'imperatrice
che personalmente decorarono
Adam per gli alti meriti musicali
conseguiti in quell'occasione.
A parte
un rifacimento, datato 1867,
presentato sempre all'Opéra
di Parigi, che vide l'inserimento
del pas des fleurs, su musica
di Delibes, è in Russia
che il balletto
otterrà il maggiore successo,
affermandosi nel tempo come
uno dei capolavori del repertorio
classico accademico, mentre
in Occidente andrà via
via perdendosi. In Russia, la
prima si tiene nel 1858 presso
il Teatro Grande di San Pietroburgo,
con la coreografia
di Jules Perrot e l'inserimento,
voluto da Petipa, che qui danza
nel ruolo di Conrad, del pas
d'esclave, musicato da Oldenburgski.
Vengono inseriti anche, per
la prima volta, numerosi brani
musicali di Pugni.
Nel 1868,
presso il Teatro Marinski, va
in scena un nuovo allestimento,
firmato da Petipa, che vede
l'inserimento del "Giardino
Incantato", su musica di
Delibes, vero e proprio antesignano
dell'atto
bianco de "Il
Lago dei Cigni" e il
ripensamento del ruolo di Medora,
qui interpretato da Marie Petipa,
figlia del grande coreografo
marsigliese. Nel 1899, una nuova
modifica introduce un valzer
e l'adagio
del celebre duetto su musiche
di Drigo. Nel 1912, nella versione
presentata da Alexandr Gorski
al Teatro Bolshoy di Mosca,
vengono aggiunti brani di Ciaikovski,
Goldmark, Rubinstein, Grieg,
Dvorak e Chopin, tutti attualmente
dismessi nelle odierne versioni
in repertorio. E' quindi una
mera convenzione indicare come
autori delle musiche i soli
Adam e Pugni. Altrettanto convenzionale
è il riferimento all'originale
di Byron, in quanto il libretto
si distacca fortemente dall'omonimo
poema. Il balletto
è infatti permeato da
uno spirito da feuilleton, molto
in voga in quegli anni a metà
del XIX secolo, pervaso di un'improbabile
esotismo, alimentato anche dall'interesse
suscitato dalle grandi esplorazioni
e scoperte archeologiche.
Tra le versioni
in repertorio presso i teatri
russi (non risultano allestimenti
nei teatri occidentali), vanno
citate quella di Konstantin
Sergeev del 1973, quella di
Piotr Gusev e Oleg Vinogradov
del 1987 e quella di Yuri Grigorovich
del 1994.
In Turchia
è stata adottata la coreografia
di Gusev e Vinogradov, ripresa
da Magalashvili nel 1995 e presentata
al II° Festival di Aspendos.
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