Termine della
danza
accademica di derivazione musicale
che indica quasi sempre un momento
particolarmente intenso ed espressivo
del balletto,
ma anche un esercizio di scuola.
Più
precisamente, nella danza, assume
due significati:
- una serie
di esercizi successivi agli
exercise
a milieu, consistenti
in una serie di movimenti
lenti e aggraziati, eseguiti
con fluidità e apparente
facilità. Questo tipo
di esercizio, che alterna
movimenti semplici a movimenti
più complessi, sviluppa
nei ballerini forza di sostegno,
senso della linea,
equilibrio e il corretto posizionamento
che consente di danzare con
grazia e maestosità.
I passi principali dell'adagio
sono: pliés,
developpés,
grand fouetté
en tournant, degagés,
grand
rond de jambe, ronde
de jambe en l'air, coupés,
battements
tendus, attitudes,
arabesques,
movimenti preparatori alla
pirouette
e tutti i tipi di pirouette.
- la fase
iniziale del pas
de deux classico, nella
quale la ballerina,
assistita dal suo partner,
esegue i movimenti lenti in
élévation.
Il ballerino svolge la funzione
di lift
o porteur,
favorendo l'espressività
della grazia e del perfetto
equilibrio della interprete
femminile nell'esecuzione
dei medesimi passi.
Nel repertorio
si possono trovare adagi, oltre
che nei pas de deux, negli
a solo, come il famoso
"Adagio della Rosa"
nella Belle au bois dormant
(La Bella Addormentata nel
Bosco).
Carlo Blasis
nel suo Trattato elementare
della danza afferma che
"l'adagio è il nec
plus ultra della danza";
il medesimo concetto è
stato sviluppato nell'insegnamento
di Enrico
Cecchetti.
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