Balletto
in tre movimenti | Libretto
e coreografia | George
Balanchine | Musica | Hershy
Kay | Prima rappresentazione | New
York, City Center, New York City Ballet, 7 settembre 1954 | Interpreti | Diana
Adams, Herbert Bliss, Janet Reed, Nichola Magallanes, Patricia Wilde, Tanaquil
LeClercq, Jacques d'Amboise | Scenografia | John
Boyt | Costumi | Barbara
Karinska |
Nella storia di questo balletto
va rilevato un particolare curioso. La prima rappresentazione venne effettuata
senza scenografia e con i ballerini in costume di prova perché gli oneri
finanziari non avevano permesso l'allestimento scenico. Nella stagione successiva
si poté contare sui costumi di Barbara Karinska, geniale e fedelissima
della compagnia. Balanchine, divenuto cittadino americano,
con questo balletto volle dare prova del suo acquisito humour "yankee"
(quattro anni dopo ritentò, forse con minor fortuna, con Stars
and Stripes). Sulla linea di Billy
the Kid (del coreografo Eugene Loring) e di Rodeo (coreografia
di Agnes De Mille) pensò a un balletto di carattere americano e chiamò
a collaborare l'allora giovane compositore Hershy Kay (1919-1981), specialista
nell'elaborazione di temi dal folclore americano e dal jazz. La collaborazione
con Kay ha portato alla realizzazione dei balletti Union
Jack, Who cares?, oltre al già
citato Stars and Stripes. Naturalmente Balnchine,
fedele al suo stile, non voleva che ci fosse un filo narrativo. Come ebbe modo
lui stesso di spiegare: "La mia idea per
questo balletto era di fare un lavoro formale che derivasse il suo profumo dal
West informale dell'America... Io volevo creare un balletto senza storia in un
inequivocabile idioma narrativo americano". Inizialmente
il balletto prevedeva quattro movimenti che successivamente, con la soppressione
del terzo, venero ridotti a tre. In Italia il balletto
è stato visto in svariate occasioni: a Firenze, Venezia e alla Scala di
Milano nel corso della tournée estiva 1965 del New York CIty Ballet. |