Ballet de cour
in venti entrées | Testo | Isaac
de Benserade e Philippe Quinault | Coreografia | Pierre
Beauchamp e Louis Pécour | Musica | Giovanni
Battista Lulli | Prima rappresentazione | Château
de Saint-Germain-en-Laye, 21 gennaio 1681 | Interpreti | P.
Beauchamp (Marte), L. Pécour, il delfino di Francia, la principessa
di Baviera, signore e signori della corte francese di Luigi XIV, danzatori dell'Académie
Royale de Danse (fondata da Luigi XIV nel 1681) | Costumi | Jean
Bérain | Macchine teatrali | Vigarani |
Lo spettacolo rispecchiava il fasto barocco dell'epoca.
Le varie entrées, secondo le regole del ballet
de cour, presentavano un autentico défilé in chiave
mitologica (Venere, Nettuno, Marte, Diana, Mercurio, la Pace, Driadi, Naiadi,
Grazie). Il finale si riassumeva in un omaggio all'Amore, regolatore dei destini
degli uomini e degli dei. Riportiamo la traduzione della trama così come
veniva esposta nel libretto per la prima rappresentazione:
"Il teatro rappresenta un luogo splendidamente decorato e disposto per ricevervi
l'Amore che deve arrivare portato in trionfo: un gran numero di divinità
e una moltitudine di popoli differenti vi sono accorsi e si sistemano per assistere
a questo pomposo spettacolo. Venere dà inizio a questa festa gradevole;
essa fa capire che la Pace è il momento giusto per far risplendere la gloria
di suo figlio; chiama le Grazie, i Piaceri, le Driadi, e le Naiadi perchè
prendano parte con lei ai festeggiamenti per il trionfo dell'Amore. E invita tutti
a rendere omaggio a questo dio vincitore degli Uomini e degli Dei." Ben
presto lo spettacolo si spostò dalla corte in teatro, su un palcoscenico.
Dalla rappresentazione privata, ad uso degli aristocratici e della corte, si passava
dunque alla rappresentazione pubblica. Il Triomphe rappresentò
anche la possibilità di esibirsi alle prime ballerine professioniste nella
storia del balletto. Ciò significava che esse, provenienti dalla fiorente
Académie Royale erano retribuite. Ne abbiamo i nomi: M.lles Lafontaine,
Roland, Lepeintre, Fanon, e la storia ci ha tramandato pure ilnome del teatro
dove Le Triomphe fu rappresentato e la data: Théâtre du Palais
Royal di Parigi, 16 maggio 1681. Era la prima volta che delle ballerine si esibivano
in pubblico: i danzatori en travesti cedevano alle danzatrici i loro ruoli
e l'elemento femminile trovava la sua giusta affermazione. Strutturalmente questo
balletto finiva per trovarsi nella nuova classificazione di opéra-ballet.
I librettisti Benserade e Quinault, Lully, per la musica, Beauchamp, ed il suo
successore Pécour, per la coreografia, che dapprima si erano impegnati
nella comédie-ballet e nella tragédie-ballet, si adeguarono
prontamente al mutamento dei tempi e all'avvento dell'opéra-ballet.
La tecnica classico accademica indirizzava
quel tipo di rappresentazione danzata sui binari del futuro ballet d'action. Ci
furono altre versioni del Triomphe: una di Franz Anton Hilverding a Vienna
nel 1765; altre anche in tempi moderni, di Léo Staats all'Opéra
di Parigi (1925, protagonista Janine Schwarz) e di Harald Lander con il Balletto
Reale Danese nel 1962. |