|
|
Libretto |
N.D.
Kasatkina e V.Iu.Vasiliov
da Ch. Perrault |
Coreografia |
M.
Petipa, V. Vainonen, N.D.
Kasatkina e V.Iu.Vasiliov |
Musica |
Sergei
Prokofiev |
Scenografie |
L.
Solodovnikov |
Costumi |
E.
Dvorkina |
La
trama |
La
favola di Cenerentola è
una delle più amate in
Russia. La prima del balletto
si tenne presso il Teatro Bolshoy
nel 1945, anno memorabile per
l'Unione Sovietica. La musica
scritta da Prokofiev rifletteva,
infatti, la tragedia delle sofferenze
subite a causa della guerra
e la luce splendente della speranza
nel futuro. Nel novembre di
quello stesso anno, Prokofiev
scriveva:
"Ciò
che più mi premeva
di rendere con la musica di
Cenerentola era l'amore poetico
tra lei e il Principe, la
nascita e il fiorire del sentimento,
gli ostacoli su questa via,
la realizzazione di un sogno.
Ho cercato di far sì
che lo spettatore non rimanga
indifferente alla sventura
e alla gioia. Ho composto
Cenerentola nel solco della
tradizione del balletto classico
russo".
In
tutte le loro produzioni,
Kasatkina
e Vasiliov si sono sempre
orientati principalmente sul
testo musicale: è la
musica che detta il disegno
generale dello spettacolo e
le particolarità dello
stile coreografico. In tal modo,
anche nelle forme espressive
più tradizionali, riescono
sempre ad imprimere un loro
inimitabile marchio. Anche in
questo spettacolo, la forza
di penetrazione del sentimento
umano, resa attraverso i canoni
della coreografia
classica, si associa ad un fiabesco
florilegio di danze
e alla plastica ironico-grottesca
dei ruoli di carattere.
Nella versione
del 1945, il sinfonismo della
partitura prokofieviana era,
in un certo senso, messo in
ombra dalla pomposità
della redazione, mentre altre
versioni, accentuando troppo
l'aspetto comico e grottesco
dei personaggi minori, perdevano
spesso di visto il profondo
lirismo che permea l'opera.
Kasatkina
e Vasiliov, invece, si sono
distinti per chiarezza e precisione
logica nello sviluppo della
vicenda, permettendo quindi
allo spettatore di qualsiasi
età di seguire l'azione,
di vedere non solo la danza,
ma anche come questa cresca
sotto i suoi occhi fino a divenire
una rappresentazione teatrale
compiuta. Nella loro versione
trovano senza dubbio posto sia
l'umiltà e lo spirito
di sopportazione di Cenerentola,
sia i ruoli di carattere che
fanno sorridere, sia la pomposità
del ballo al palazzo, ma, soprattutto,
la struggente attesa del prodigio
e della trasformazione di Cenerentola,
che si realizza grazie alla
Fata e alla scarpetta di cristallo.
In tal modo, la loro interpretazione
risulta essere la più
vicina all'intento dello stesso
Prokofiev.
Torna
su
La
trama
La
famiglia dove vive Cenerentola
è dominata dalla matrigna
e dalle sorellastre. L'infelice
padre, terrorizzato dalla moglie,
non può neppure consolare
la figlia.
La matrigna
e le sorellastre si stanno preparando
per il ballo a palazzo al quale
sono invitate. Cenerentola resta
sola e triste: è sia
la malinconia di una ragazzina
sola, sia il presentimento femminile
dell'amore imminente, sia la
delicata tristezza della bambina
ingiustamente offesa.
Alla porta
bussa una vecchia lacera e affamata
che chiede l'elemosina. Cenerentola,
diversamente da quanto avevano
fatto la matrigna e le sorellastre,
l'accoglie e la rifocilla. La
vecchia le si rivela nelle sue
vere sembianze, quelle della
Fata che, riconoscente, compie
il prodigio e trasforma Cenerentola
e il mondo che la circonda.
La Danza delle Stagioni è
un luminoso susseguirsi di suoni
affascinanti. Prima che la carrozza
trasporti in volo Cenerentola
al ballo, la Fata l'avverte
che dovrà rientrare entro
lo scoccare della mezzanotte,
altrimenti la magia si dissiperà,
la carrozza si trasformerà
in una zucca, i cavalli in topi
e il meraviglioso abito da sera
in stracci.
Al
ballo, tutti restano affascinati
dalla bellezza di Cenerentola;
misteriosa e poetica, conquista
il cuore del principe spagnolo,
di quello cinese e di quello
delle Terre del Nord, che gettano
ai suoi piedi preziosi regali.
Cenerentola, però, non
ha occhi che per un solo Principe,
al quale tende le braccia. La
matrigna e le sorellastre ne
approfittano per impadronirsi
dei regali dei principi stranieri.
Anche il Principe è stordito
e conquistato da Cenerentola.
Ma, inesorabile,
l'orologio batte la mezzanotte.
Cenerentola fugge e di lei al
Principe resta solo una scarpetta
di cristallo, perduta sullo
scalone del palazzo.
Il Principe,
disperato, parte per un viaggio
intorno al mondo alla ricerca
dell'amata e, non avendola trovata,
ritorna nel suo regno, dove
ne continua la ricerca, facendo
misurare a tutte le ragazze
la scarpetta di cristallo.
Quando Cenerentola
cerca di aiutare la matrigna
e le sorellastre ad indossare
la scarpetta, l'altra scarpetta
cade dalla tasca del suo grembiule.
Il Principe la riconosce e,
per loro, il mondo ridiventa
incantato.
Torna
su
|