Balletto in un atto, un prologo, sei scene e un epilogo | Libretto
e Coreografia | Serge
Lifar | Musica | Francis
Poulenc | Prima rappresentazione | Parigi,
Opéra, 8 agosto 1942 | Interpreti | Serge
Lifar, Serge Peretti, Solange Schwartz, Yvette Chauviré, Suzanne Lorcia | Scene | M.
Brianchon | Il balletto è basato
su sei favole di La Fontaine - L'Orso
e i due compari, La cicala
e la formica, Il leone innamorato, L'Uomo
stagionato e le due amanti, La Morte
e il boscaiolo, I due galli -
senonché il coreografo compie un'operazione inversa a quella di La Fontaine
che aveva umanizzato i suoi animali, ovvero dà un aspetto umano ai personaggi
che popolano le celebri favole. Così la Formica e la Cicala sono due amiche
d'infanzia, l'una zitella e ricca, l'altra una bella ballerina che non ha avuto
fortuna, mentre il Leone innamorato è un giovane baldanzoso. La
scena si apre su un sorridente villaggio della Borgogna all'inizio del Seicento.
Al levar del sole i contadini e i boscaioli escono dalla masseria di Arnolfo e
vanno a lavorare. I bambini giocano e si respira un'aria serena, di armonia fra
l'uomo e la natura. Ed ecco la dolce Cicala (Suzanne Lorcia)
bussare alla porta della Formica (Solange Schwartz), danzare per lei senza però
essere ricompensata in alcun modo dall'avarissima amica di un tempo. Il giovane
Leone (Serge Lifar) corteggia in maniera esuberante la bella Elmira (Yvette Chauviré),
che lo osserva dal balcone della masseria, compiendo acrobazie e invitandola a
scendere. Elmira si lascerà convincere e danzerà una java
con l'estroso spasimante ma il padre di lei, Arnolfo, sopraggiunge e la riconduce
a casa, non senza aver prima messo in fuga il Leone. Ecco
arrivare l'Uomo tra due età in compagnia della sue due amanti, vecchie
e l'una più brutta dell'altra. Incontrano due ragazze giovani che prendono
in giro l'uomo; gli tolgono dal capo la parrucca - lasciandolo completamente calvo
- e si danno poi a gambe levate. Nella successiva scena
vediamo il Taglialegna lamentarsi della sua esistenza grama e invocare la Morte.
Questa gli appare ed è bellissima. Ma quando il taglialegna la riconoscerà,
la supplicherà, spaventatissimo, di lasciarlo in vita poiché questa
gli sembra, a un tratto, meravigliosa. La scena finale
si svolge in un pollaio, dove due galli, uno bianco (Serge Peretti) e l'altro
nero (Serge Lifar, in uno dei ruoli più comici della sua carriera), si
contendono una pollastra (Solange Schwartz). Il Gallo bianco ferirà a tradimento
il Gallo nero, ma verrà "prelevato" da un avvoltoio che, volteggiando,
lo porterà via. Il Gallo nero e la sua amata gallina, ricongiunti, danzano
un allegro passo a due. Si
è fatto mezzogiorno; gli uomini tornano dai campi e dai boschi e ha inizio
il pranzo. Il balletto, che andò in scena durante
il periodo buio dell'occupazione nazista in Francia, ebbe un significato importante
per i Parigini. Infatti Les animaux modèles era un lavoro interamente
francese, ambientato nell'epoca più luminosa della storia e della cultura
della Francia. Lo scopo era, quandi, anche quello di infondere speranza nel cuore
dei parigini e di ricordare loro che la tradizione francese è imperitura. |