Comédie-ballet
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Libretto | Molière |
Coreografia | Pierre Beauchamps |
Musica | G. Lulli |
Prima rappresentazione | St. German-en-Laye, 4 febbraio 1670 |
Macchine teatrali | Gasparo Vigarani |
Specie di divertissement, voluto dallo stesso re Luigi XIV, che recava una premessa di Molière:
«Il re che, in tutto ciò che intraprende, vuole solo cose straordinarie, si è proposto di offrire alla corte un divertimento che dovrebbe essere composto di tutto ciò che il teatro può offrire; per tradurre questa grande idea e per riunire tante cose diverse ha scelto l’amore di due principi rivali che, nel rurale soggiorno della valle di Tempe, dove sono celebrati i giochi Pitici, fanno a agra nell’offrire tutti i festeggiamenti con tutta la possibile galanteria per una giovane principessa e sua madre».
Nello spettacolo le scene danzate e mimate erano accompagnate da brani musicali. Il finale richiamava il combattimento da Le Nozze di Peleo e di Tetide (1654). Questa comédie-ballet fu probabilmente l’ultima apparizione pubblica di Luigi XIV in veste di danzatore.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991