balletto in due atti
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Libretto | Abel Hernant |
Coreografia | Serge Lifar |
Musica | Albert Roussel |
Prima rappresentazione | Parigi, Opéra, 22 maggio 1931 |
Interpreti principali | Serge Lifar (Bacco), Olga Spesizveva (Arianna), Serge Peretti (Teseo) |
Scene e costumi | Giorgio de Chirico |
Titolo inglese | Baccus and Ariadne |
Il balletto ripropone la storia di Teseo. Dopo aver vagato nel Labirinto, rappresentato da sedici ballerine stese a terra a zig-zag, Teseo si confronta con il Minotauro, rappresentato invece da una piramide umana di ventiquattro ballerini che crolla quando l’eroe uccide il mostro. Teseo danza un passo a due con l’amata Arianna e la lascia poi ai piedi di una roccia dove lei s’addormenta. Appare Bacco che se ne innamora e la consola quando, destatasi, Arianna si crede abbandonata da Teseo. Nel secondo atto Arianna sogna di cercare Teseo. Ma ecco arrivare nuovamente Bacco: egli danza insieme a lei e la conduce in cima ad una collina dove l’abbandona. Il dio svanisce sopra un carro trainato da pantere.
All’epoca della creazione, la danza di Lifar e della Spesivzeva sembrò sfidare le leggi di gravità tanto era aerea. A tempi più recenti risale una nuova versione, curata dal coreografo francese Michel Descombeye rappresentata, sempre all’Opéra di Parigi, nel 1967 in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa del musicista francese. In Italia il balletto è stato rappresentato al Teatro dell’ Opera di Roma nella versione di A.M. Milloss (19 gennaio 1957) con interpreti: Alfredo Kolner, Leda Roffi, Filippo Morucci; scene e costumi di Corrado Cagli.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991