Balletto in un atto
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Libretto e Coreografia | Anna Pavlova |
Musica | Frederic Chopin |
Prima rappresentazione | Rio de Janeiro, 1918 |
Interpreti | Anna Pavlova, Alexander Volinine, Hubert Stowitts |
Scenografia | Konstantin Korovine |
È l’unica composizione coreografica di Anna Pavlova e si basa su vari brani di Chopin per pianoforte. Nelle note di programma si legge:
«Questo grazioso poema coreografico nasce dall’ispirazione di Anna Pavlova secondo la musica di Chopin ed è ovunque uno dei suoi più grandi trionfi. Allegoricamente in questo poema sono raffigurati un “ultimo crisantemo” (Anna Pavlova) e l’ardito vento autunnale che soffia sui prati di un parco, che solleva le foglie appassite e le porta con sé, avido di distruggere il povero, solitario crisantemo. Così lo trascina fuori dal suo lettuccio, lo butta bruscamente a terra e continua la sua opera rovinosa. Un poeta vede il povero crisantemo, lo solleva, accarezza i suoi petali arruffati e lo bacia. Ma il vento d’autunno ritorna, strappa il crisantemo dalle sue mani e lo getta nuovamente a terra. Il poeta lo raccoglie di nuovo, lo porta a una fonte vicina, lo appoggia su una panchina di muschio e siede vicino per leggere. Nuovamente il vento lo afferra, lo spinge in un vortice di foglie appassite che malevolmente gli volano attorno, come se fossero alleate col vento cattivo. Il poeta l’avrebbe forse potuto salvare, ma una ragazza giovane e bella gli fa dimenticare il povero fiore. Poeta e ragazza se ne vanno, senza pensare allo sventurato crisantemo che spira la sua tenue vita sotto gli ultimi raggi del sole al tramonto, coperto dalle foglie autunnali».
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991