Balletto in un atto di Mattia Verazi
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Coreografia | Giuseppe Canziani |
Musica | Luigi de Baillou (recitativo strumentale, aria e coro di Antonio Salieri) |
Prima rappresentazione | Milano, Teatro alla Scala, 3 agosto 1778 |
Interpreti | Giuseppe Canziani (Apollo e Zefiro), Anna Agostini (la Notte), Campioni (Climene e Cerere), Curtez (Flora), Grisostomi (il Furore), Claudio Legrand (Bacco), Rusler (Mercurio), Antonia Tommasini-Terrades (la Vendetta), Giuseppa Radaelli, Bracci, Margherita Rossi (Febe, Factusa, Lampezia, sorelle di Fetonte) |
Scene | Fratelli Galliari |
Costumi | Francesco Motta e Giovanni Mazza |
Il balletto fu rappresentato alla Scala nella serata inaugurale del teatro, il 3 agosto 1778, insieme al melodramma Europa riconosciuta del Salieri e al ballo Pafio e Mirra, ovvero i prigionieri di Cipro ancora con la musica di Antonio Salieri, libretto e coreografia rispettivamente di Legrand e del Verazi (interpreti gli stessi ballerini dell’Apollo.
Fetonte, conduttore del carro del sole, minaccia la distruzione dell’universo. Giove interviene e con un fulmine lo fa sprofondare nel mare. Apollo, disperato per la morte del figlio, giura vendetta minacciando di spegnere la luce del mondo. Ma gli altri dei celesti lo implorano affinché non tolga la vita ai mortali. Apollo si placa.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991