Balletto in un atto e quattro quadri
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Libretto e coreografia | Léonide Massine (dal poema Gli zingari di Puskin) |
Musica | Piotr Ilic Chaikovski (Trio in la minore) |
Prima rappresentazione | Mexico City, Palacio de Bellas Artes, Ballet Theatre, 8 settembre 1942 |
Interpreti | Alicia Markova (Zamphira), George Skibine (Aleko), Hugh Laing (il giovane zingaro), Antony Tudor |
Scenografia e costumi | Marc Chagall |
Aleko, un giovane che non ama la vita nelle grandi città, si unisce a una carovana di zingari dove si invaghisce di Zamphira, la figlia del capo. Ma la ragazza, volubile e capricciosa, trova un altro amante fra la gente della sua tribù. Aleko, folle di gelosia, uccide Zamphira e il suo uomo. Il padre di Zamphira, per evitare una feroce vendetta, si limnita quindi a scacciarlo dalla sua comunità.
Altre edizioni di questo fortunato balletto hanno visto, fra gli interpreti, danzatori destinati a una brillante carriera: Alicia Alonso, Erick Bruhn, Nora Kaye, John Kriza e Rosella Hightower ai suoi primi successi.
Un’antecedente versione russa dal titolo Zingaro fu rappresentata a Mosca nel 1937 con musica di Vasilenko e coreografia di Kholfin.
Nota su Chagall. Chagall lasciò Parigi per gli Stati Uniti nel 1941. Quando l’anno successivo, il coreografo Leonide Massine gli chiese di lavorare alle scenografie e ai costumi del nuovo balletto basato sul poema “Gli Zingari” di Alexander Pushkin (1824), il pittore – estimatore del poeta russo – ne fu entusiasta. A differenza di altri artisti, che si limitavano a disegnare i bozzetti, lasciando la realizzazione finale a specialisti della scenografia, Chagall realizzò interamente a mano i quattro fondali.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991
- MoMA (Museum of Modern Art)