Ballo eroico-pantomimo in quattro atti
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Libretto | Pietro Metastasio |
Coreografia | Pietro Angiolini |
Musica | Alessandro Rolla e Baiglin |
Prima rappresentazione | Milano, Teatro alla Scala, maggio 1806 |
Interpreti | Fortunata Angiolini, Armando Vestris, Teresa Brugnoli |
Scenografia | Pasquale Canna |
Sullo stesso argomento venne composto un numero incalcolabile di opere liriche. Basti pensare ai nomi di Pergolesi, Paisiello e Jommelli, per citare i più famosi.
Non ci sono dubbi invece circa la natura di questo balletto. Si tratta infatti di un ballo pantomimico di azione secondo i principi teorizzati da Gasparo Angiolini (1731-1803) ripresi dal figlio Pietro (1764-1830), molto attivo in quegli anni alla Scala, dove ricopriva la funzione di coreografo principale.
Nella stagione 1811-12 il balletto venne ripreso al Teatro Regio di Torino, accoppiato all’opera Nitteti di Stefano Pavesi. In quell’occasione la coreografia di Pietro Angiolini venne interpretata dai primi ballerini Francesco Venturi (Licomede, re di Sciro), Giustina Quattrini (Deidamia), Angelo Tinti (Ulisse) e Carlo Paccot (Nearco).
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991