Balletto d’azione
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Libretto e Coreografia | Jean-Georges Noverre |
Musica | Jean-Joseph Rodolphe |
Prima rappresentazione | Stoccarda, 11 febbraio 1762 |
Scenografia | Giovan Battista Colomba |
Costumi | Louis René Bouquet |
La data di questo balletto evidenzia la grande battaglia intercorsa tra i due riformatori del balletto d’azione, Angiolini e Noverre. Infatti, nel 1760, Noverre pubblica le sue Lettres sur la danse, mentre l’anno dopo Angiolini crea il suo Don Juan su musiche di Gluck, che è un esempio di balletto pantomima. Se il primo, da teorico ispirato come era, nelle sue Lettere enuncia la riforma del balletto, il secondo ne mette in pratica l’evoluzione. Noverre, infatti, nonostante le teorie sviluppate continuò nei suoi balletti a conservare carattere e gusto tipico del divertissement tradizionale. In sintesi, Noverre è il primo teorico del balletto d’azione, mentre Angiolini è il primo ad attuarne la realizzazione. A onor del vero, occorre riconoscere che la riforma circolava già negli ambienti ballettistici grazie all’iniziativa dell’austriaco Franz Anton Christoph Hilverding, maestro dell’Angiolini. E di un altro Amour et Psyché (con i nomi invertiti) sarà autore proprio Hilverding (Mosca, 1762).
Tornando a Noverre, nella stessa serata di Psyché et l’Amour del febbraio 1762 si rappresentò anche Les fêtes persanes ou l’epouse persane, altro suo balletto.
Insieme con Medée et Jason, Psyché et l’Amour forma il dittico più rappresentativo della produzione del grande coreografo francese.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991