Balletto in tre atti e sei scene
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Libretto | John Cranko (ispirato al poema di Aleksabdr Puškin) |
Coreografia | John Cranko |
Prima rappresentazione | Stoccarda, Württemberg Stadttheater, 13 aprile 1965 |
Interpreti | Ray Barra, Marcia Haydée, Ana Cardus, Egon Masden |
Scenografia e costumi | Jürgen Rose |
Il balletto segue il racconto del famoso romanzo in versi di Puškin dallo stesso titolo, ma, curiosamente, non utilizza le musiche della non meno celebre e omonima opera lirica di Chaikovski. In tal modo evita di ricalcare pedissequamente lo svolgimento del melodramma e resta fedele all’idea drammaturgica del testo poetico. Il balletto, oltre a essere una delle più riuscite opere del coreografo britannico può, secondo alcuni, essere considerato il suo capolavoro e un ritorno al balletto d’azione di tipo romantico.
È stato riprodotto per il balletto dell’Opera di Stato di Monaco di Baviera nel 1972, per il Balletto Reale Svedese e per il Balletto Australiano nel 1976 e portato in tournée in diverse occasioni, specie ai più rinomati Festival internazionali. Nel 1975 nè stata anche girata una versione per il secondo canale della televisione tedesca nella quale si può ammirare l’interpretazione di splendida intensità di Marcia Haydée, la prima Tatiana. È stato inoltre allestito dallo Stuttgard Ballet e dal 1983 è nel repertorio del London Festival Ballet (in seguito divenuto English National Ballet).
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991