Balletto in due atti
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Libretto | Boris Kochno (da un’ode di Lomonosov) |
Coreografia | Léonide Massine |
Musica | Nicholas Nabokov |
Prima rappresentazione | Parigi, Théâtre Sarah Bernhardt, Ballets Russes di Serge de Diaghilev, 6 giugno 1928 |
Interpreti | Serge Lifar, Irina Beliankina, Felia Dubrovska, Léonide Massine, Alice Nikitina, Constantin Tcherkas, Efimov |
Scenografia | Pavel Tchelitchev e Pierre Charbonnier |
Direttore d’orchestra | Roger Désormière |
Si tratta di una meditazione serale sulla infinita grandezza e maestà di Dio in occasione della grande aurora boreale.
Il balletto si basa su un’ode del poeta Lomonosov dedicato all’imperatrice Elisabetta e appartiene al Diaghilev delle avanguardie artistiche, alla costante ricerca di spettacoli che lo avvincessero e che fossero in grado di coinvolgere il pubblico per la novità dei loro processi scenico-coreografici. Ma, ad onta delle intenzioni di Diaghilev, il balletto non riscosse l’atteso successo né alla prima parigina né nella immediatamente successiva ripresa londinese del 9 luglio 1928 allo His Majesty’s Theatre.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991