Balletto in un atto
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Libretto | Jean Anouilh e Georges Neveux |
Coreografia | Roland Petit |
Musica | Henri Dutilleux |
Prima rappresentazione | Parigi, Théâtre de l’Empire, Les Ballets de Paris, 17 marzo 1953 |
Interpreti | Roland Petit, Violette Verdy, Claire Sombert, George Reich, J.B. Lemoine |
Scenografia e costumi | Jean Carzou |
Una troupe di saltimbanchi giunge in un villaggio mentre si stanno celebrando le nozze di due giovani. Uno dei girovaghi è capace, con l’aiuto di una zingara, di trasformare gli uomini in animali. Lo sposo, appena uscito dalla chiesa, vede la zingara e si invaghisce di lei. Complice l’astuto saltimbanco, il giovane riesce a far credere alla sposa di essersi trasformato in un lupo. In effetti, la donna si trova accanto un vero lupo, credendo che sia il marito. Poco alla volta imparerà ad apprezzare le doti dell’animale. In fatti, la belva è dotata di tutte le virtù di cui l’uomo, in generale, è sprovvisto: è leale, forte, coraggioso e ha il dono di saper amare come gli uomini non sanno amare, cioè fino all’estremo sacrificio. Quando i contadini del villaggio vengono a sapere che un vero lupo si aggira in mezzo a loro, iniziano a dargli la caccia con i forconi e e le falci. La donna non solo non abbandonerà il lupo, ma lo difenderà e morirà con lui.
Il lavoro di Roland Petit fu riprodotto per il Balletto Reale Danese (1967) che lo rappresentò anche al Teatro Eliseo di Roma nel 1969 per iniziativa del Premio Roma. Nel 1963 la Scala di Milano lo inserì nel suo repertorio in un programma interamente dedicato al coreografo francese: ne erano interpreti Amedeo Amodio (lo zingaro), Vera Colombo (la zingara), Roberto Fascilla (il giovane sposo), Carla Fracci (la giovane sposa) e lo stesso Roland Petit (il lupo). A partire dal 1975 il balletto è stato inserito anche nel repertorio dell’Opéra di Parigi.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991