Balletto in tre atti, nove scene, un prologo e un epilogo
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Libretto
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Jules-Henri-Vernoy de Saint-Georges, Marius Petipa
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Coreografia
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Marius Petipa
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Musica
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Cesare Pugni
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Prima rappresentazione
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Pietroburgo, Teatro Marijnski, 18-30 gennaio 1862
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Interpreti
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Marius Petipa (Lord Wilson e Ta-Hor), Carolina Rosati (Aspicia, figlia del faraone), M.T.A. Stukalkin (John Bull e Passifont), M.N.O. Goltz (il faraone)
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Scenografia
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A. Roller e Wagner
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Costumi
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Kelwer e Stolyakov
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Titolo originale russo | Doch faraona |
Il balletto è ispirato dal racconto di Théophile Gautier Le roman de la Momie e narra le avventure di un lord inglese e del suo maggiordomo, costretti dal simun a rifugiarsi in una piramide. Qui, sotto l’effetto dell’oppio loro offerto da alcuni mercanti, iniziano a sognare.
Sembra che questo balletto durasse all’incirca quattro ore e che prevedesse un numero incredibile di esecutori (circa quattrocento). Questo rientrava però nei canoni del “ballo grande” dell’epoca. Fu commissionato e rappresentato in occasione dell’addio alle scene di Carolina Rosati, celeberrima prima ballerina dell’epoca. Questo balletto valse a Petipa la nomina a maître de ballet presso il Teatro Marijnski di Pietroburgo. La fille du pharaon fu anche il grande banco di prova per altre celebri ballerine del periodo, come Virginia Zucchi, Matilde Kshesinskaja e Anna Pavlova.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991