Balletto in due atti
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Libretto | Gillian Freeman |
Coreografia | Kenneth MacMillan |
Musica | Richard Rodney Bennett |
Prima rappresentazione | Londra, Covent Garden, Royal Ballet, 30 aprile 1981 |
Interpreti principali | Merle Park (poi Mary Miller), Laura Connor, J. Hosking, Dereck Rencher, Ross Mac-Gibbon, Stephen Jefferies |
Scenografia | Barry Kay |
Il balletto è dedicato a Isadora Duncan e ne ripercorre la vita tempestosa e gli amori infelici, grazie a interventi tratti dalle memorie e da altre fonti. Il personaggio principale è interpretato sia da un’attrice che da una danzatrice.
Un altro balletto, fra i molti omaggi dedicati alla memoria della progenitrice della danza libera nel XX secolo, è stato creato da Maurice Béjart il 26 dicembre 1976, su misura per il talento drammatico e la sensibilità di Maja Plisetskaja (con musiche eseguite al pianoforte di autori vari: Liszt, Chopin, Brahms, Beethoven, Schubert, Skrjabin) e venne rappresentato anche al Teatro dell’Opera di Roma il 3 marzo 1985.
L’ultima Isadora proviene da Carla Fracci da un’idea di Beppe Menegatti con una ricostruzione di brani eseguiti dalla grande rivoluzionaria della danza libera nell’arco della sua carriera: su un movimento della sonata Patetica di Beethoven (ricordo struggente dedicato ai due figlioletti morti annegati nella Senna), sull’Inno internazionale di Deygeeter che Isadora danzò di fronte al pubblico moscovita, invitata da Lenin, sull’Ave Maria di Schubert in occasione dell’incontro a Viareggio fra lei e la grande attrice Eleonora Duse. I tre brani sono stati ricostruiti in forma più ideale che filologica da due specialisti in questo tipo di operazioni: Milicent Hodson e Kenneth Archer. La prima rappresentazione degli estratti è avvenuta al Teatro Mercadante di Napoli, per conto del Teatro San Carlo, il 15 febbraio 1990, nello spettacolo Eleonora Duse – Isadora Duncan, adieu et au revoir di Rita Riboni e Beppe Menegatti, con regia di quest’ultimo, ripreso poi al Teatro Nuovo di Milano, a Parigi e a Londra (Gala Benefit in omaggio ad Alicia Markova in occasione del suo ottantesimo compleanno, Sadler’s Wells Theatre, 2 dicembre 1990).
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991