Balletto in un atto
|
|
Coreografia | August Bournonville |
Musica | Eduard Helsted e Holger Simon Paulli |
Prima rappresentazione | Copenaghen, Balletto Reale Danese, 19 dicembre 1858. |
Pare che il balletto fosse basato su un fatto realmente accaduto nel XIX secolo. Bournonville aveva sempre subito il fascino dell’Italia da lui vista come un’esotica terra di sole, vestita di colori vivaci e ridenti. Già nel 1838, prima ancora di visitarla, vi aveva ambientato il balletto Festa ad Albano. Quando poi finalmente vi venne nel 1858 se ne innamorò perdutamente. Nel 1842 creava il suo capolavoro Napoli, e sedici anni più tardi andava in scena Infiorata a Genzano. Gli fornirono l’argomento un romanzo, L’improvvisato, del suo caro amico e contemporaneo Hans Christian Andersen e le “Impressions de voyage” di Alexandre Dumas.
Il balletto narra dell’amore e delle peripezie di una giovane coppia, Rosa e Paolo. Bournonville era particolarmente affezionato a questo balletto; così scrisse nella sua autobiografia: “Il vantaggio di un lavoro minore come Infiorata a Genzano, è che si riesce a raggiungere una certa perfezione nei dettagli… proprio perché questo balletto nacque senza la pretesa di essere un’opera d’arte gli è stato quasi concesso di esserla”.
Il balletto, in versione integrale, uscì dal repertorio del Balletto Reale Danese nel 1929. Vent’anni più tardi Harald Lander rimontò il pas de deux, uno dei pezzi più rappresentativi dell’arte e dello stile di Bournonville.
Questo balletto rappresenta l’apoteosi della gioia, come lo è questa Italia oleografica dove tutto è sole e allegria. Oggi il celebre pas de deux, è spesso rappresentato, isolato dal contesto, in tutto il mondo.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991