Balletto in un atto
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Libretto
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Lincoln Kirstein
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Coreografia
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Lew Christensen
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Musica
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Virgil Thompson
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Prima rappresentazione
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Hartford, Connecticut, Ballet Caravan, Avery Memorial Center, 6 gennaio 1938
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Interpreti
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Lew Christensen, Marie-Jeanne, Erick Hawkins, Michael Kidd, Todd Bolender, Eugene Loring
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Scenografia e costumi
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Paul Cadmus
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È un balletto tipicamente americano, definito anche balletto-documento poiché racconta una realtà americana che, già negli anni Trenta del ventesimo secolo, presentava caratteristiche non dissimili da quella attuale. Filling station si colloca in un genere di balletto all’epoca molto di moda, in un filone nel quale molti coreografi nord-americani si sarebbero distinti, in particolar modo Jerome Robbins che negli anni Cinquanta avrebbe messo sulle scene il famosissimo balletto West Side Story.
La storia è ambientata in una stazione di servizio presso la quale Mac lavora ed è a disposizione delle esigenze dei clienti. Ne passano di tutti i tipi e, man mano che la notte avanza, diventano sempre più loschi. La situazione diventa critica quando irrompe un rapinatore che chiede la consegna di denaro e gioielli. Per difendersi Mac spegne le luci. A questo punto il bandito, accecato dalla luce di una lampada non esita a sparare e colpisce una ragazza che muore. Un agente di polizia arresta il gangster e , mentre si accinge a portar via il cadavere della ragazza, questa si alza, saluta Mac e si allontana. Non è successo nulla e tutti tornano alle loro normali occupazioni. Per Mac, che è di guardia alla stazione di servizio, non resta altro da fare che riprendere la lettura, suo diversivo notturno, precedentemente interrotta.
Il balletto venne ripreso nel 1953 dal New York City Ballet e in una produzione televisiva NBC del 1954.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991