Introduzione
Il periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo è stato fondamentale per l’evoluzione della danza occidentale, in particolare per lo sviluppo del balletto come forma d’arte autonoma. Questo arco temporale ha visto la trasformazione della danza da semplice intrattenimento di corte a espressione artistica complessa, caratterizzata da tecniche raffinate e narrazioni profonde. In questo articolo esploreremo le tappe principali di questa evoluzione, analizzando gli eventi chiave, le figure influenti e le opere che hanno segnato la storia della danza in questi tre secoli.
La Danza nel XVII Secolo
La Corte di Luigi XIV e la Nascita del Balletto
Nel XVII secolo, la Francia divenne il centro nevralgico della danza europea grazie al re Luigi XIV, noto come il “Re Sole”. Appassionato di danza, Luigi XIV partecipava personalmente alle esibizioni di corte, utilizzando la danza come strumento politico per esibire il potere e l’eleganza della monarchia francese.
Nel 1661, Luigi XIV fondò l’Académie Royale de Danse, la prima istituzione dedicata alla formazione professionale dei danzatori. Questo atto segnò l’inizio della formalizzazione della tecnica del balletto, con la codifica dei passi e delle posizioni che costituiscono ancora oggi la base del balletto classico.
Lo Sviluppo del Ballet de Cour
Il ballet de cour, o balletto di corte, era una forma di spettacolo che combinava danza, musica, poesia e scenografia. Queste esibizioni erano spesso tematiche, ispirate alla mitologia o agli eventi politici, e coinvolgevano membri della nobiltà e professionisti. La danza serviva non solo come intrattenimento, ma anche come mezzo per rafforzare la gerarchia sociale e l’ordine monarchico.
Pierre Beauchamp e la Codifica della Tecnica
Pierre Beauchamp, maestro di danza alla corte di Luigi XIV, fu fondamentale nella definizione delle cinque posizioni classiche dei piedi nel balletto. La sua collaborazione con il compositore Jean-Baptiste Lully contribuì a elevare la danza a una forma d’arte più strutturata e professionale.
La Danza nel XVIII Secolo
L’Evoluzione del Ballet d’Action
Nel XVIII secolo, il balletto iniziò a evolversi verso forme più narrative e espressive. Jean-Georges Noverre, coreografo e teorico della danza, fu un pioniere del ballet d’action, una forma di balletto che enfatizzava l’espressione drammatica e la narrazione attraverso il movimento, senza l’ausilio del canto o del dialogo.
Noverre pubblicò le sue idee rivoluzionarie nel “Lettres sur la danse et les ballets” (1760), in cui criticava le convenzioni del balletto di corte e promuoveva l’importanza dell’espressività e della coerenza drammatica. Questo approccio influenzò profondamente il futuro del balletto, ponendo le basi per le produzioni narrative dei secoli successivi.
L’Influenza dell’Opera e del Teatro
Il balletto si integrò sempre più con l’opera, specialmente in Francia e in Italia. Le opere includevano spesso intermezzi danzati, che permettevano ai ballerini di esibirsi davanti a un pubblico più ampio. Questo periodo vide anche l’introduzione di nuovi stili e tecniche, grazie agli scambi culturali e alle tournée internazionali di artisti.
Innovazioni nei Costumi e nella Scenografia
L’uso di costumi più leggeri e di scenografie elaborate permise ai danzatori maggiore libertà di movimento e contribuì a creare atmosfere più suggestive. L’illuminazione teatrale iniziò a evolversi, migliorando l’esperienza visiva e emotiva del pubblico.
La Danza nel XIX Secolo
Il Balletto Romantico
Il XIX secolo fu segnato dall’era del balletto romantico, caratterizzato da temi soprannaturali, atmosfere eteree e un’enfasi sull’emozione e la bellezza. Questo periodo rifletteva le correnti artistiche e letterarie dell’epoca, che privilegiavano l’immaginazione, la natura e l’individualismo.
Marie Taglioni e “La Sylphide”
Marie Taglioni fu una delle figure più influenti del balletto romantico. Nel 1832, interpretò il ruolo principale in “La Sylphide”, uno dei primi balletti romantici. La sua performance segnò l’introduzione del ballo sulle punte, tecnica che divenne un simbolo della leggerezza e dell’eterealità ricercate nel balletto romantico.
Carlotta Grisi e “Giselle”
Nel 1841, Carlotta Grisi interpretò il ruolo di Giselle nell’omonimo balletto, un’altra pietra miliare del repertorio romantico. “Giselle” combinava elementi drammatici e soprannaturali, raccontando la storia di una giovane contadina che, dopo essere stata tradita e morta di crepacuore, si unisce alle Villi, spiriti vendicativi di fanciulle tradite.
La Transizione verso la Russia
Verso la metà del XIX secolo, il centro del balletto si spostò progressivamente verso la Russia. I teatri imperiali russi, sostenuti dallo zar, offrirono risorse e sostegno per la produzione di grandi balletti. Questo ambiente fertile permise a coreografi e compositori di sviluppare opere che avrebbero definito il balletto classico.
Marius Petipa e il Balletto Classico Russo
Marius Petipa, un coreografo francese che lavorò a lungo in Russia, fu fondamentale nella creazione del balletto classico. Collaborò con compositori come Pëtr Il’ič Čajkovskij per creare capolavori come “Il Lago dei Cigni” (1895, versione rivista), “La Bella Addormentata” (1890) e “Lo Schiaccianoci” (1892).
Petipa sviluppò una struttura coreografica che combinava virtuosismo tecnico, grandiosità scenica e narrazione. I suoi balletti erano caratterizzati da atti bianchi (scene con danzatori in costumi bianchi, spesso eterei) e grand pas de deux, esibizioni in cui i danzatori principali mostravano la loro abilità tecnica ed espressiva.
L’Influenza di Lev Ivanov
Lev Ivanov, assistente di Petipa, fu anch’egli fondamentale nello sviluppo del balletto russo. Si occupò delle parti più poetiche e liriche delle coreografie, come l’atto dei cigni in “Il Lago dei Cigni”. La collaborazione tra Petipa e Ivanov portò a un equilibrio tra tecnica e espressione emotiva.
L’Innovazione nei Costumi e nelle Scenografie
I balletti russi erano noti per le loro ricche scenografie e i costumi elaborati. L’attenzione ai dettagli e l’uso di effetti speciali contribuirono a creare mondi fantastici che affascinavano il pubblico. Questa enfasi sulla spettacolarità influenzò il modo in cui il balletto veniva percepito e apprezzato.
Conclusione
Il periodo tra il XVII e il XIX secolo fu cruciale per la trasformazione della danza occidentale. Dalla formalizzazione del balletto alla corte di Luigi XIV, attraverso le innovazioni narrative del ballet d’action, fino all’apice del balletto romantico e classico, la danza si affermò come una forma d’arte sofisticata e influente.
Le evoluzioni tecniche, stilistiche e tematiche di questi secoli hanno posto le basi per il balletto moderno e contemporaneo. Le opere create in questo periodo continuano a essere eseguite nei teatri di tutto il mondo, testimonianza della loro duratura rilevanza e bellezza.
Siti Web per Ulteriori Approfondimenti
- Opera National de Paris
www.operadeparis.fr
Informazioni storiche sulla danza francese e l’evoluzione del balletto. - Royal Ballet
www.roh.org.uk/about/the-royal-ballet
Approfondimenti sulla storia del balletto nel Regno Unito. - Mariinsky Theatre
www.mariinsky.ru/en
Storia del balletto russo e informazioni sulle produzioni classiche. - Biblioteca Nazionale di Francia – Gallica
gallica.bnf.fr
Archivio digitale con documenti storici sulla danza e il balletto. - American Ballet Theatre – Ballet Dictionary
abt.org/explore/learn/ballet-dictionary/
Risorse educative sulla terminologia e la storia del balletto.
Bibliografia
- Noverre, Jean-Georges. Lettres sur la danse et les ballets. 1760.
Un testo fondamentale che espone le idee rivoluzionarie di Noverre sul balletto. - Homans, Jennifer. Apollo’s Angels: A History of Ballet. Random House, 2010.
Un’approfondita storia del balletto dall’origine ai tempi moderni. - Guest, Ivor. The Romantic Ballet in Paris. Dance Books Ltd, 2006.
Un’analisi dettagliata del periodo romantico del balletto in Francia. - Beaumont, Cyril W. Complete Book of Ballets. Putnam, 1938.
Un compendio delle trame e delle produzioni dei principali balletti. -
Wiley, Roland John. The Life and Ballets of Lev Ivanov: Choreographer of The Nutcracker and Swan Lake. Oxford University Press, 1997.
Uno studio sulla vita e l’opera di Lev Ivanov.
A cura di Alberto Soave