Di Cristina Dragano
Il 15 aprile 1710 nasce a Bruxelles Marie-Anne de Cupis de Camargo. Il padre, Ferdinand-Joseph de Cupis de Camargo, affermava che la sua era “une des plus nobles famille de Rome”, la quale aveva dato alla Chiesa romana un arcivescovo di Frany, un vescovo di Ostia ed un cardinale dal titolo di Saint-Jean ante Portam Latinam. Trasferitasi in Fiandra, la famiglia Cupis si unì ad un’altra nobile famiglia, i de Camargo, discendente dei Derville e Vaughen Derlaclein. Ma tali origini, vere o false che siano state, assicurarono a questa famiglia solo l’onore del nome. Infatti il nonno di Marie-Anne si mise a servizio dell’Imperatore d’Austria e quando venne ucciso lasciò il giovane Ferdinand in fasce e con scarsi beni. La madre decise allora di impartirgli l’insegnamento della musica e della danza in modo che potesse un giorno guadagnarsi da vivere come maître à danser. Ferdinand si sposò molto giovane e per mantenere la famiglia impartiva lezioni di danza, ma frequentava anche i cabarets, dove era maggiormente esposto ai rischi dei debiti per gioco. Fu solo quando trovò lavoro come maestro di danza presso la principessa de Ligne che Ferdinand ristabilì le sorti della sua famiglia. Elisabeth-Alexandrine-Charlotte, principessa de Salme e de Ligne, si era tanto affezionata alla giovanissima Marie-Anne che decise di ospitare tutta la sua famiglia a palazzo. Si dilettava spesso ad assistere alle danze di questa bambina prodigio che amava chiamare “figlia delle fate” e fece in modo che si esibisse innanzi ai nobili convitati delle sue feste. Marie-Anne ricevette molto presto lezioni di danza da suo padre e forse per questo motivo si è detto di lei che già tra le braccia della nutrice si animava con movimenti vivaci e allegri quando sentiva suo padre suonare il violino. La principessa de Ligne convinse Ferdinand ad accompagnare la figlia a Parigi affinché potesse ricevere lezioni di danza dalla famosa M.lle Prévost, ballerina dell’Opéra. Marie-Anne partì con il padre alla volta della capitale francese all’età di dieci anni, finanziata dalla principessa e da lei raccomandata al principe d’Issenghei e al conte di Middelbourg. Grazie alla loro influenza e alle doti della Camargo, Mlle Prévost accettò di impartire delle lezioni a questa giovane promessa. Il soggiorno parigino durò tre mesi e una volta tornata a Bruxelles Marie-Anne venne ammessa come prima ballerina all’Opéra dove rimase per più di tre anni, fino a quando il signor Pelissier, impresario dell’Opéra de Rouen, convinse Ferdinand de Camargo a lasciargli ingaggiare la figlia, offrendogli la possibilità di suonare il violino all’Académie royale de musique de Rouen. La permanenza dei Camargo in questa città non durò molto: Pellissier aveva contratto molti debiti per i quali fu costretto a chiudere l’impresa teatrale. Ferdinand decise allora di partire con la figlia alla volta di Parigi. Il 5 maggio 1726 Marie-Anne de Cupis de Camargo debuttò all’Opéra della capitale francese con Les Caractères de la danse, il divertissement creato da Rebel per la grande Mlle Prévost. Il successo fu tale che dal giorno successivo tutte le mode presero il suo nome: divenne un modello di eleganza per le dame della corte e un oggetto di desiderio per i gentiluomini parigini. La gelosia della Prévost non tardò ad arrivare e presto la relegò nelle file del corpo danzante. Marie-Anne si sentiva inadeguata ad un ruolo secondario e così decise di dare una svolta alla sua situazione eseguendo una danza di demoni al posto di David Dumoulin. Da quel momento la Camargo diventò la regina indiscussa dell’Opéra. I primi amori si aggiunsero ai successi e la sua virtù indiscussa, ben sorvegliata dal padre, cominciò ad essere minata. Nella notte tra il 10 e l’11 maggio del 1728 Marie-Anne e la sorella minore di tredici anni Anne-Catherine, furono rapite dal conte de Melun. Il caso destò scalpore ma a nulla valsero i tentativi di Ferdinand-Joseph per ottenere giustizia dalla legge: il suo appello al cardinale de Fleury venne ignorato.
Le numerose peripezie sentimentali, spesso accompagnate da scandali e pettegolezzi, continuarono fino al momento in cui Mlle Camargo diventò l’amante ufficiale del conte de Clermont. Nell’ottobre del 1733 la Camargo fece domanda di congedo all’Académie royale de musique in seguito alla partenza del conte per la Germania con il suo reggimento: fu subito polemica tra il pubblico, ma nonostante ciò Marie-Anne riuscì ad ottenere il congedo. Tuttavia, nel periodo di ritorno del conte a Parigi per gli alloggiamenti invernali, la Camargo si mostrò saltuariamente all’Opéra. Queste apparizioni diventarono sempre più rare fino a quando, il 31 maggio 1735, il Mercure de France annunciò ufficialmente l’allontanamento dalle scene della celebre ballerina. Marie-Anne de Camargo si ritirò per oltre sei anni nel castello di Berny assieme al conte de Clermont senza dare più notizie di sé se non per l’atto di avvenuta naturalizzazione francese che le venne concessa nel giugno 1739.
Nel 1741 la Camargo ruppe l’unione con il conte e poté finalmente tornare sul palcoscenico dell’Opéra. L’accoglienza del pubblico fu la stessa: applausi e ammirazione. Marie-Anne continuò a far notizia per i numerosi amanti ed a danzare all’Opéra fino al 1750, quando lasciò Parigi per esibirsi al Drury Lane di Londra, dove rimase fino al 21 marzo 1754, data del suo ritiro definitivo.
D’allora fino alla sua morte, risalente al 28 aprile 1770, Mlle Camargo si isolò nella sua abitazione in rue Saint-Honoré conducendo una vita tranquilla e devota, con la sola compagnia della servitù e di numerosi animali.
Fonti:
- Cristina Dragano, Marie Sallé e Marie-Anne de Camargo: figure antitetiche ed emblematiche della danza del XVIII secolo, tesi di laurea, Università degli Studi di Bologna, 2005