Evgenij Polyaov

Evgenij Polyakov

Evgenij Polyakov, nato a Mosca il 27 Aprile 1943, entra a far parte della Scuola del Teatro Bol’šoj, dove si diploma con il Maestro Alexej Yermolaev, ex danzatore del Teatro Kirov di Leningrado.

Collabora come primo ballerino con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera e di Balletto di Novosibirsk, dove danza nei più importanti titoli del grande repertorio (Giselle, Il Corsaro, Il Lago dei cigni, Cenerentola, Romeo e Giulietta, La Bella addormentata) e dove fa anche le sue prime esperienze come coreografo (Variazioni su tema di Purcell, Romanze senza parole).

Torna poi a Mosca nel 1970 come insegnante alla Scuola del Teatro Bol’šoj e vi rimane fino al 1976.

Trasferitosi in Italia, inizia la sua attività di Maître de ballet e di coreografo al Teatro La Fenice di Venezia, dove firma nuove produzioni di Le Spectre de la rose, intitolata Spectre du Spectre de la rose, di Francesca da Rimini e di Giselle, con Elisabetta Terabust e Rudolf Nureyev, che immediatamente riconosce il valore del giovane Maestro.

Tra il 1977 e il 1978, è coreografo principale della compagnia “Viva la Danza” di Roma, di Maria Grazia Garofoli, per approdare poi al Teatro Comunale di Firenze.

Per il Corpo di Ballo del Maggio Musicale crea i balletti Tema con variazioni (1979), Andante pomeridiano (1980), Rideau réversible (1980), Computer Valzer (1981), La Favorite (1981), Studio (1982), Le Baiser de la fée (1982), Le Chant du rossignol (1982), Fogli d’album (1983).

Ripropone anche grandi classici della danza, fra cui Le Nozze d’Aurora (1980) e Giselle (1980), più volte ripresa a Firenze con, nel corso degli anni, protagonisti quali Ghislaine Thesmar, Carla Fracci, Sylvie Guillem, Alessandra Ferri, Florence Clerc, Alexander Godunov, Rudolf Nureyev, Gheorge Jancu, Umberto De Luca, Charles Jude. Nel 1983 cura una nuova e fortunata versione de Lo schiaccianoci, con interpreti principali Elisabetta Terabust e Patrick Dupond.

Negli anni del suo primo soggiorno fiorentino, collabora come coreografo anche con il Collettivo di Danza Contemporanea di Cristina Bozzolini (Correspondances, co-coreografato con Susana Zimmermann, Memento amoris, Grand cru, una serata da Franca, Guardami da vicino).

Nello stesso periodo colabora con il Teatro dell’Opera di Roma per il quale mette in scena a Caracalla il Pas de dix di Raymonda e Il Lago dei cigni.

Dopo Firenze, nel 1983, passa a svolgere la propria attività di Maître de ballet e Répétiteur a Parigi, invitato all’Opéra National de Paris da Massimo Bogianckino e da Rudolf Nureyev, che lo vuole accanto a sé per tutti i suoi sei anni di direzione del Corpo di Ballo. Con il loro lavoro e la loro comune visione artistica, formano una nuova generazione di grandi talenti, mantenendo altissima la tradizione accademica, ma anche aprendo la compagnia ai molti e diversi stili della nuova danza.

Dopo l’abbandono di Nureyev, Polyakov assume per un anno, assieme a Patrice Bart, la direzione del Corpo di Ballo, ormai diventato, con tutte le sue giovani stelle, uno dei massimi riferimenti della danza mondiale.

Sempre a Parigi, nel 1985 partecipa in qualità di Direttore Artistico alla fondazione del Ballet du Louvre, per il quale rimonta la sua Giselle, che viene rappresentata per la prima volta alle Seychelles (1986).

Negli stessi anni, come coreografo principale del Balletto di Toscana, firma Percorsi di una passeggiata (1986) e Sintonie (1987).

Nel settembre 1988 torna alla guida del Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, da lui stesso ribattezzato MaggioDanza. Per questa compagnia allestisce altre sue creazioni: La Signora delle camelie (1990), Follia (1991), Cenerentola (1991), Melodramma (1992). Nell’autunno del 1992 realizza per MaggioDanza Coppélia, con un originale allestimento scenico firmato dal pittore spagnolo Sigfrido Martin Begué, con protagonisti Florence Clerc ed Eric Vu-An, riscuotendo grande successo di pubblico e critica in Italia e in Spagna. Nell’inverno del 1993, allestisce Il Lago dei cigni e nel febbraio 1995 crea La Ronde, liberamente tratto da Arthur Schnitzler, su musica originale di Matteo d’Amico, più volte riproposto da MaggioDanza negli anni seguenti.

Nel 1991, all’Opéra di Parigi, aveva intanto firmato con Patrice Bart un nuovo adattamento di Giselle, ancora oggi nel repertorio della compagnia, curandone il secondo atto, e creato Comme on respire per Florence Clerc e Charles Jude.

Riallestisce balletti classici, tra i quali Raymonda e Don Chisciotte di Nureyev, e ancora crea proprie coreografie anche a Monaco, Pechino, Vienna, Melbourne, Wellington, Berlino, Londra, Stoccolma e Milano.

Collabora con importanti registi, firmando le coreografie per diverse opere nelle stagioni liriche di Firenze, Chicago e Parigi.

Nel dicembre 1995 lascia la direzione artistica di MaggioDanza e torna a Parigi per un nuovo incarico come Maître de ballet e Répétiteur all’Opéra.

Nel 1996 viene chiamato al Teatro alla Scala da Elisabetta Terabust, allora alla direzione del Corpo di Ballo, per un allestimento di Petruška di Stravinskij.

Muore a Parigi il 24 ottobre 1996.


Note a cura dell’Associazione Evgenij Polyakov

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