Da promessa della danza a étoile di Parigi: la storia di una danzatrice di eccellenza
Fin dalla tenera età, la vita di Eleonora Abbagnato è stata un viaggio artistico intriso di grazia, impegno e straordinaria dedizione. Nata in Italia, ha iniziato a danzare a soli quattro anni, mostrando subito un talento fuori dal comune. La sua passione per la danza l’ha condotta a frequentare la prestigiosa scuola di Marika Besobrasova a Monte Carlo, dove ha ricevuto una formazione accurata e disciplinata che l’ha aiutata a gettare le fondamenta della sua futura carriera artistica. La sua potenza espressiva, la naturale eleganza dei movimenti e la precisione tecnica l’hanno portata a catturare l’attenzione del famoso coreografo Roland Petit, che l’ha scelta per interpretare il ruolo di “Aurora bambina” nella sua versione de La Bella Addormentata nel Bosco.
Nel 1991, a soli 14 anni, la giovane promessa continua la sua formazione al Centro di Danza Rosella Hightower di Cannes, un luogo che è stato la culla per molti dei più grandi talenti della danza internazionale. L’anno successivo, nel 1992, viene ammessa alla prestigiosa Scuola di Danza dell’Opéra di Parigi, una delle istituzioni più rinomate e selettive al mondo, un trampolino di lancio verso una carriera che si sarebbe rivelata leggendaria.
L’ingresso all’Opéra di Parigi e la scalata Verso l’étoile
Nel 1996, viene ufficialmente scritturata nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. La sua carriera all’interno di questa istituzione cresce rapidamente, mostrando una traiettoria inarrestabile. Promossa “Coryphée” nel 1999 e “Sujet” nel 2000, partecipa come solista a diverse produzioni di rilievo. Tra queste si possono annoverare le creazioni di Rudolf Nureyev come Don Chisciotte, La Bella Addormentata nel Bosco, Cenerentola, La Bayadère, Raymonda e Lo Schiaccianoci, che mettono in luce le sue doti tecniche e interpretative.
Parallelamente, si esibisce in capolavori di altri grandi coreografi quali Temptations of the Moon di Martha Graham, La Sylphide di Pierre Lacotte, Clavigo e Le Jeune Homme et la Mort di Roland Petit e Emeralds di George Balanchine. Queste collaborazioni ampliano il suo repertorio e consolidano la sua reputazione di interprete versatile, capace di affrontare con sensibilità e intensità le diverse espressioni artistiche richieste dai vari stili coreografici.
Nel 2001, a soli ventidue anni, viene promossa “Première Danseuse”, un titolo che la colloca tra le prime fila delle ballerine soliste del Balletto dell’Opéra. Da quel momento, inizia una fase della carriera in cui la sua arte si arricchisce ulteriormente attraverso l’interpretazione delle opere di maestri quali Pina Bausch, William Forsythe, John Neumeier, Jiří Kylián, Jerome Robbins, Maurice Béjart e Angelin Preljocaj. Questi incontri artistici sono fondamentali per la sua evoluzione, poiché ciascuno di questi coreografi le offre nuove sfide espressive, permettendole di ampliare la sua gamma interpretativa e di sviluppare una profonda capacità di raccontare storie attraverso il movimento.
Riconoscimenti e premi: una carriera costellata di successi
La carriera di Eleonora Abbagnato è costellata da numerosi riconoscimenti che testimoniano il suo straordinario talento e la sua dedizione. Nel 1990 riceve il Prix Danse Europe, un prestigioso riconoscimento che già in tenera età evidenzia il suo potenziale. Nel 1998-1999 si aggiudica il Prix du Cercle Carpeaux, e nel 2000 riceve il Premio del Pubblico conferito dall’AROP, un chiaro segnale del grande apprezzamento del pubblico per le sue esibizioni. Seguono poi altri premi di prestigio, come il Premio Positano, il Premio Internazionale Gino Tani (2001) e il Premio Barocco (2007).
Nel 2008, le viene conferito il riconoscimento di Siciliana dell’Anno dal Presidente della Regione Sicilia, un omaggio alle sue radici italiane. Nello stesso anno vince il Premio Danza&Danza come migliore interprete dell’anno. Questi premi non solo celebrano il suo talento come ballerina, ma testimoniano anche la sua capacità di rappresentare la cultura italiana sul palcoscenico internazionale, portando l’eccellenza della danza nostrana nei teatri più prestigiosi del mondo.
Consulenza artistica e esperienze teatrali
Dal 2009 al 2011, Eleonora Abbagnato presta la sua esperienza e la sua visione artistica al Teatro Petruzzelli di Bari in qualità di consulente artistica. Questo ruolo le permette di esplorare il mondo della direzione artistica, contribuendo alla crescita culturale di una delle più importanti istituzioni teatrali del sud Italia.
Parallelamente alla carriera di ballerina, affronta anche esperienze teatrali più tradizionali. Diretta da Maurizio Scaparro, partecipa allo spettacolo Polvere di Baghdad, un’opera in cui danza e recita, combinando così il suo talento per il movimento con la sua capacità espressiva come attrice. Lo spettacolo viene presentato come momento conclusivo della sezione Teatro della Biennale di Venezia, segnando un ulteriore importante traguardo nella sua carriera e mostrando la sua versatilità artistica.
L’Autobiografia e la Consacrazione Internazionale
Nel novembre del 2009, la Rizzoli pubblica la sua autobiografia, un’opera che racconta non solo i successi e le tappe della sua carriera, ma anche i sacrifici, la dedizione e la passione che hanno caratterizzato il suo percorso. Quest’opera rappresenta un’occasione per il pubblico di entrare in contatto con la sua storia personale, andando oltre la perfezione tecnica e la grazia dei suoi movimenti per scoprire la donna dietro la ballerina.
Un altro momento straordinario nella sua carriera è la partecipazione al Concerto di Capodanno a Vienna, trasmesso in mondovisione, in cui danza con costumi appositamente disegnati per lei dal celebre stilista Valentino. Questo evento, seguito da milioni di persone in tutto il mondo, rappresenta un omaggio alla sua eleganza e al suo status di icona della danza internazionale.
Nel giugno del 2010, riceve una lettera ufficiale dal Presidente francese Nicolas Sarkozy che la nomina Chevalier dans l’Ordre National du Mérite, un riconoscimento prestigioso per i meriti acquisiti all’Opéra di Parigi e un tributo al suo contributo artistico alla cultura francese. Questo onore sottolinea la sua influenza non solo in Italia, ma anche in Francia, e conferma il suo ruolo come una delle ballerine più importanti della sua generazione.
L’Ascesa a Étoile
Il 27 marzo 2013 è una data che segna un momento storico sia per Eleonora Abbagnato che per l’Opéra di Parigi. Dopo una brillante interpretazione di Carmen di Roland Petit, viene nominata Étoile, diventando la prima italiana a raggiungere questo traguardo all’interno della prestigiosa compagnia francese. La nomina a Étoile è il coronamento di anni di sacrifici e successi e rappresenta il riconoscimento definitivo del suo straordinario talento, della sua dedizione e della sua capacità di emozionare il pubblico.
Da quel momento, Eleonora Abbagnato diviene una figura centrale del panorama della danza internazionale, invitata regolarmente a danzare all’estero e protagonista di numerose produzioni di prestigio. Nel 2020, è la protagonista di Love, una nuova creazione di Giuliano Peparini, che debutta in prima assoluta il 29 luglio nei Parchi di Nervi per il Festival Internazionale del Balletto e della Musica Nervi 2020. Questo spettacolo è un’ulteriore testimonianza della sua capacità di rinnovarsi e di affrontare nuove sfide artistiche, mantenendo sempre viva la sua passione per la danza.
Il Ruolo di Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma
Ad aprile 2015, Eleonora Abbagnato viene nominata Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, un incarico che la vede protagonista anche nella gestione artistica e nella formazione delle nuove generazioni di ballerini. In questo ruolo, si impegna a portare innovazione e al contempo a rispettare la tradizione, cercando di creare un repertorio che possa attrarre sia il pubblico tradizionale che quello più giovane e alla ricerca di nuove forme espressive.
La sua direzione si distingue per la scelta di opere di grande respiro, che coniugano classico e contemporaneo, e per la valorizzazione del talento dei giovani ballerini italiani. Questo incarico rappresenta anche un ritorno alle sue radici, un modo per restituire alla danza italiana quanto appreso nei lunghi anni trascorsi in Francia e sui palcoscenici di tutto il mondo.
L’Addio alle Scene dell’Opéra di Parigi e il Futuro della Danza
Nel 2021, Eleonora Abbagnato annuncia il suo addio alle scene dell’Opéra di Parigi. Questo evento rappresenta la fine di un capitolo straordinario nella sua carriera, ma anche l’inizio di una nuova fase, in cui può dedicarsi pienamente alla direzione artistica, all’insegnamento e alla trasmissione del suo sapere alle nuove generazioni. La sua eredità artistica è destinata a influenzare e ispirare i ballerini e le ballerine del futuro, sia in Italia che nel mondo.
Oggi, Eleonora Abbagnato continua a lavorare con la stessa passione che l’ha caratterizzata sin dagli esordi, contribuendo in maniera significativa al mondo della danza, sia come coreografa che come insegnante e direttrice. La sua storia è quella di una vita interamente dedicata all’arte, una storia fatta di sacrifici, di successi, di sfide vinte e di sogni realizzati, una storia che continua ad affascinare e a ispirare chiunque abbia la fortuna di conoscerla e di seguirne le tracce.
A cura di Alberto Soave