Danzatore e coreografo danese (Copenhagen, 21 agosto 1805 – 30 novembre 1879).
Figlio di Antoine Bournonville (danzatore e coreografo francese esiliato a Stoccolma nel 1792 e poi a Copenhagen), August studiò presso il Balletto Reale Danese sotto la direzione di suo padre. All’età di quindici anni si unì al Royal Danish Ballet. Successivamente, vinse una borsa di studio e poté quindi perfezionare la sua formazione a Parigi con Pierre Gardel e Auguste Vestris dal 1824 al 1830. Al suo ritorno in patria, succedette al padre alla guida del Balletto Reale Danese, compito che sosterrà fino al 1877.
Contrariamente a quella che era la tendenza del balletto romantico dell’epoca, Bournonville non mette in secondo piano la danza maschile, ma attribuisce al ballerino la stessa importanza della ballerina. Questa scelta, che era sia sociale che estetica, ha portato a una caratterizzazione della scuola danese che, ancora oggi, è famosa nel mondo per la formazione di grandi interpreti maschili.
Lo stile di Bournonville è rimasto pressoché intatto fino ai giorni nostri ed è considerato il vero discendente dello stile francese ottocentesco. In Danimarca i palcoscenici erano piuttosto piccoli; per questa ragione il coreografo sviluppò al massimo il veloce lavoro dei piedi e l’elevazione. I lavori di Bournonville sono caratterizzati da cambi di direzione frequenti, rapidi e improvvisi e da salti in verticale. Altra importante differenza rispetto allo stile romantico in voga è l’importanza del lavoro sulla mezza punta, che a volte supera quella del lavoro sulla punta.
A cura di Alberto Soave
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