La scuola russa, di chiara derivazione di quella francese, fu fondata nel 1738 a San Pietroburgo dal ballerino francese Jean-Baptiste Landé, cui si succedettero altri grandi coreografi e mâitres de ballet quali Charles Le Picq, Charles Didelot, Christian Johanssen, Jules Perrot, Arthur Saint-Léon e Marius Petipa.
Nel 1885, una famosa ballerina italiana, Virginia Zucchi, si esibì a San Pietroburgo creando immediatamente sensazione per la sua tecnica brillante ed energica, contrapposta alla eleganza delicata ed aggraziata tipicamente francese fino ad allora prevalente nei teatri russi. Altri ballerini italiani, fra cui Enrico Cecchetti, arrivarono in Russia e continuarono a stupire il pubblico locale con la loro allegra e divertente destrezza, con le loro piroette, giravolte e fouettés.
I ballerini russi in breve tempo riuscirono ad imparare tutto quello che gli italiani avevano da insegnare, assimilandolo al loro sistema.
Ne consegue che la Scuola russa è uno sviluppo diretto sia della Scuola francese che di quella italiana.
Intorno al 1920, la ballerina ed insegnante Agrippina Vaganova riuscì a sviluppare un sistema di notazione della danza semplice e lineare, successivamente noto in tutto il mondo come metodo Vaganova, che divenne la base dell’intera Scuola coreografica sovietica.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- American Ballet Theater, online ballet dictionary