Movimento della danza accademica, nel corso del quale il ballerino piega le ginocchia, restando con i piedi in una delle cinque posizioni.
Si tratta normalmente di un movimento preparatorio soprattutto per i passi in elevazione.
È la flessione completa della gamba o delle gambe, mediante piegamento del ginocchio o di entrambe le ginocchia.
Si tratta di un esercizio volto a rendere le articolazioni, la muscolatura e i tendini elastici e flessibili e per sviluppare il senso dell’equilibrio.
Vi sono due tipi di plié:
- grand plié, o piegamento completo delle ginocchia, che devono essere flesse fino a quando le cosce siano perfettamente parallele alla base d’appoggio (a destra nell’immagine);
- demi-plié (al centro nell’immagine).
I plié possono essere eseguiti sia alla sbarra che nel corso degliexcercises à milieu in tutte e cinque le posizioni, anche se abitualmente si esclude la terza.
Quando il grand plié viene eseguito a partire dalla prima, terza o quarta posizione croisé (piedi in quinta posizione ma separati dallo spazio di un piede), oppure dalla quinta posizione, i talloni si staccano sempre dal suolo e vengono quasi a contatto dell’interno delle cosce.
Il piegamento deve essere graduale e continuo e, prima che i talloni si sollevino da terra, le ginocchia dovrebbero essere almeno a metà del loro movimento, così come la risalita che deve essere effettuata alla stessa velocità della discesa.
Nel grand plié dalla seconda posizione o dalla quarta posizione ouverte (piedi in prima posizione, ma separati dallo spazio di un piede) ed in tutti i demi-plié i talloni non devono mai staccarsi da terra.
In tutti i tipi di plié le gambe devono essere ben ruotate verso l’esterno rispetto all’asse dell’anca, le ginocchia aperte e perpendicolari alla base di appoggio, il peso equamente distribuito su entrambi i piedi, con l’intero piede aderente al terreno.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Luigi Rossi, Dizionario di Balletto, Edizioni della Danza, Vercelli 1977
- American Ballet Theater, online ballet dictionary