I primi tentativi di rappresentare graficamente la coreografia nascono con lo stesso balletto d’arte nel Rinascimento.
Nella Orchésographie di Arbeau è già descritta l’esecuzione dei passi. Nel Settecento importante è la Corégraphie di Feuillet. Nell’Ottocento Saint-Lèon pubblicò un suo metodo di notazione che chiamò Sténocorégraphie. Vladimir Stepanov alla fine Ottocento adottò a Pietroburgo un sistema in parte basato sulle note musicali. Nel Novecento importante è il sistema Laban basato su simboli astratti.
La Labanotation (detta anche cinetografia) è stata adottata sia dalla modern dance che dal balletto accademico e successivamente è stata sviluppata da altri trattatisti.
Nel 1940 Ann Hutchinson ha fondato negli Stati Uniti il Dance Notation Bureau.
La notazione della danza è in continua evoluzione e, recentemente, ha iniziato ad avvalersi anche di strumenti informatici.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Luigi Rossi, Dizionario di Balletto, Edizioni della Danza, Vercelli 1977