Danza italiana a carattere vivace, in tempo binario o ternario, in voga nel XVI e XVII secolo, appartenente alle cosiddette danze nobili, gravi e solenni.
Apparteneva al genere di danze a pantomima. Ad un passeggio di coppia seguiva una scena di corteggiamento e rifiuto da parte della dama.
Praticata in Francia già alla corte di Luigi XIV, specialmente grazie all’impulso dato all’arte della danza da Giovanbattista Lulli (1632 – 1687), sovrintendente alla musica del re, con il tempo si trasforma, fino a divenire, sotto Luigi XVI, una danza grave, perdendo la sua originaria briosità.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Simona Griggio, Marlon Giuri – La Storia dei Balli. Dal Valzer al Rock ‘n’ Roll. Dal Tango ai Ritmi Latino-Americani – Edizioni Sipiel, Milano, 1995.