Eseguito da cavalieri a cavallo fu una forma di esibizione molto popolare nel XVII secolo.
Menestrier riteneva “i passi dei cavalli come vere e proprie figure di danza, in sintonia con i suoni e le arie che guidano i cavalli durante il ballo”.
Nel 1606 venne rappresentato a Parigi il Ballet à cheval des quatres éléments seguito dal Ballo di persone a cavallo. Nel 1608 a Firenze si tenne la Giostra dei Venti.
Tra i Ross-Ballette organizzati a Vienna, il più celebre è senz’altro stato quello in onore delle nozze tra Leopoldo I e Margherita Teresa di Spagna (La contesa dell’aria e dell’acqua), che viene descritto come “festa à cavallo rappresentata nell’augustissime nozze della Sacre, Cesaree, Reali M. M. dell’Imperatore Leopoldo e dell’Infanta Margherita delle Spagne”, inventata da Francesco Sbarra.
Forse gli spettacoli dei lipizzani alla Scuola ippica spagnola di Vienna possono essere considerati i discendenti di questa forma d’arte ballettistica. Anche la specialità sportiva del dressage (nell’ambito dell’equitazione) e i caroselli equesti possono essere fatti risalire al ballet de chevaux.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Horst Koegler, Dizionario Gremese della Danza e del Balletto, Gremese Editore 1995
- Internet