George Balanchine
- pseudonimo o meglio, francesizzazione
del suo vero nome, Georgi Balanchivadze
- è uno dei più
grandi coreografi
neoclassici e creatori di
balletti
nella storia della danza.
Inoltre, ha giocato un ruolo
fondamentale per lo sviluppo
della danza classica negli Stati
Uniti.
Figlio di
un compositore georgiano, nel
1914 viene ammesso, senza particolare
vocazione, la Scuola Imperiale
di Danza a San Pietroburgo,
presso la quale si diploma nel
1921. Nello stesso anno entra
a far parte del Gatob, ma la
troupe, già dal 1917
attraversa dei momenti difficili
e l'avvenire del balletto è
incerto.
Parallelamente
alla sua attività di
ballerino, Balanchine frequenta
corsi di pianoforte e di composizione
al Conservatorio di Pietrogrado,
dato che coltiva ancora la recondita
speranza di diventare, un giorno,
compositore. Nel 1920, però,
crea la sua prima coreografia,
per alcuni gala.
Nel 1924
approfitta della possibilità
di una tournée all'estero
(cui partecipò, fra gli
altri Aleksandra Danilova) per
abbandonare l'Unione Societica.
I ballerini vengono ingaggiati
da Sergei Diaghilev e Balanchine
rimane con i Ballets Russes
fino al loro scioglimento, come
coreografo
a partire dal 1925 e come ballerino
fino al 1927, anno nel quale
un incidente al ginocchio ne
diminuisce sensibilmente le
capacità fisiche.
Nel 1929
collabora ad un film a Londra,
poi viene invitato a riallestire
la coreografia
di "Le Creature di Prometeo"
per il Balletto dell'Opéra
di Parigi. Ma si ammala gravemente
e deve lasciare l'impresa al
suo interprete principale, Serge
Lifar. Dopo essere guarito,
lavora a Parigi, a Londra per
il music-hall, a Copenhagen
per il Balletto Reale e, nel
1931-32 per i Ballets Russes
di Monte-Carlo.
Dopo il fallimento
della sua compagnia, i Ballets
1933, grazie a Romola Nijinsky,
moglie di Vaslav,
conosce Lincoln Kirstein. Questo
ricco americano, amante dell'arte
e appassionato del balletto,
sogna di importare la danza
classica nel suo paese.
Balanchine
accetta di trasferirsi negli
Stati Uniti e Kirstein inizia
a dedicarsi con tutte le sue
forze per sostenere e finanziare
i suoi lavori. Nel 1934 inaugura
a New York la School of American
Ballet e Balanchine compone
al sua prima coreografia "americana",
"Serenade".
Dopo una
prima tournée non particolarmente
di successo, l'American Ballet
viene ingaggiato dalla prestigiosa
Metropolitan Opera come compagnia
residente (1935). Ma la direzione
del Metropolitan si occupa assai
poco di balletto, nonostante
nel 1937 venga realizzato il
Festival Igor Stravinski. Inoltre,
lo stile di Balanchine si scontra
con i gusti conservatori del
pubblico e, nel 1938, la compagnia
viene congedata.
Naturalizzato
americano nel 1939, Balanchine
lavora per una dozzina d'anni
per Broadway e Hollywood. Collabora
anche con l'Original Ballet
Russe nel 1941 e con il Teatro
Colon di Buenos Aires nel 1942.
Nel 1946
nasce la Ballet Society che,
nel 1948, cambia nome diventando
il New York City Ballet, al
quale Balanchine decide di dedicarsi
a tempo pieno.
Nel 1949
assume Jerome Robbins in qualità
di direttore aggiunto e aiuto
coreografo.
La compagnia si esibisce in
tutto il mondo con immenso successo.
Inoltre, Balanchine, fin dal
1947, viene invitato ad allestire
le sue opere all'Opéra
di Parigi e presso le più
grandi compagnie del mondo.
La produzione
di Balanchine è immensa:
quattrocentoventicinque coreografie
per il balletto
(cui si devono aggiungere svariate
versioni di alcune opere), il
musical, il cinema ed il circo,
contribuendo in modo eccezionale
all'adattamento della danza
classica al gusto ed alla sensibilità
del XX secolo.
Balanchine
non rinnega la tradizione, anzi
si considera l'erede di Marius
Petipa al quale tributa una
grande ammirazione. Ma è
contemporaneamente ispirato
dall'atmosfera innovatrice che
regnava all'epoca in Russia,
subendo, fra gli altri, l'influenza
di Kassian Goleizovski, il coreografo
più audace del suo tempo.
Così, le sue prime creazioni
si iscrivono decisamente nel
filone di un approccio evolutivo
della danza classica che resterà
il suo segno distintivo.
Balanchine
rinnova la composizione coreografica
combinando i passi in maniera
originale, e modernizza il movimento
allungando le linee
del corpo, utilizzando posizioni
angolate e giocando con i disequilibri
e le figure acrobatiche. Il
suo stile si caratterizza per
la purezza delle linee,
il dinamismo degli enchaînements,
l'estrema vivacità dei
movimenti: una danza
di virtuosismo senza pause né
tempi di preparazione, di un
livello di difficoltà
assai elevato sia per i gruppi
che per i solisti.
Balanchine
trova la sua fonte di ispirazione
nei corpi dei suoi interpreti,
in particolare quelli femminilli,
sui quali sperimenta le sue
innovazioni. Sceglie ballerine
giovani, esili, con lunghe gambe,
che valorizzino la purezza formale
da lui ricercata. Per favorire
la leggibilità dei movimenti,
predilige scenografie spoglie
e costumi spesso essenziali.
Il suo interesse per i movimento
di danza
in se stesso lo ha portato a
privilegiare balletti
non narrativi, che portassero
soltanto il titolo della partitura
musicale. In effetti, Balanchine,
che soleva dire "guardate
la musica e ascoltate la danza",
concepiva le sue coreografie
in totale comunione con le intenzioni
del compositore. Utilizzò
musiche classiche, moderne e
perfino jazz. Balanchine ama
particolarmente Piotr Ilic Chaikovski
e nutre un rapporto privilegiato
con Igor Stravinski la cui modernità
stimola la sua creatività
e gli ispira più di trenta
balletti. Lo stesso Stravinski
gli tributa un omaggio eccezionale
dichiarando di aver scoperto
taluni aspetti della propria
musica guardando le sue coreografie.
Balanchine
riveste un ruolo fondamentale
nello sviluppo della danza classica
negli Stati Uniti. Da un lato,
la introduce nel mondo della
commedia musicale; dall'altro
attandola alla fisicità
sportiva e piena di energia
che scopre all'arrivo a New
York, riesce a sviluppare un
vero e proprio stile americano
di danza classica.
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