Fondata dal Primo Gruppo nel 1927, il Sareyyet Ramallah promuove lo spirito di appartenenza tra la gioventù palestinese contribuendo all’educazione sui diritti delle generazioni.
Nel tempo, con il programma e le sue agevolazioni, il Primo Gruppo è diventato una delle organizzazioni più importanti della società civile attraverso l’offerta dei diversi servizi per tutti i settori sociali della società palestinese.
La Sareyyet Ramallah è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro registrata sia dal Ministero della Gioventù e dello Sport che dal Ministero degli Interni.
La sua attività si basa su quei principi umanitari e di uguaglianza di genere, razza, religione e bisogni speciali.
La Sareyyet Ramallah, pioniere nell’attivismo sociale, ha come obbiettivo la crescita creativa delle nuove generazioni verso un modello sostenibile nello sviluppo della comunità.
I suoi obbiettivi riguardano l’organizzazione della società civile palestinese attraverso una varietà di programmi e attività al servizio di tutti i gruppi in funzione dello sviluppo della comunità ispirati ai valori umanitari e di solidarietà ma anche in risposta ai nuovi bisogni. E così gli ambiti dello sport e dell’arte sono quelli più favoriti all’interno delle diverse offerte.
Le attività degli Scout insieme al lavoro di volontariato creano le basi per un programma di sviluppo nelle nuove generazioni delle abilità di leadership nel rispetto dei valori di cooperazione.
Tra le attività più importanti del Sareyyet Ramallah c’è il Ramallah Contemporary Dance Festival (RCDF) iniziato nel 2006 e specializzato nella programmazione delle opere internazionali di danza contemporanea più emergenti. Dal 2007 si è creata una rete di diffusione, la Masahat Contemporary Dance Network, che include il Maqamat Dance Theatre in Libano, il Tanween Dance Theatre in Siria, The National Centre for Culture and Performing Arts, in Giordania, dove vengono circuitate le Compagnie internazionali e del Medio-Oriente secondo una programmazione comune.
L’obbiettivo del Festival è di promuovere il dialogo e lo scambio culturale tra il popolo palestinese e il resto del mondo ma anche di introdurre una varietà di tecniche e stili di danza contemporanea al popolo palestinese e così contribuire allo sviluppo delle competenze di coloro che lavorano nella danza in Palestina. Il pubblico favorito del festival è quello dei giovani. Tra gli ospiti internazionali dell’ultima edizione del Festival 2016: Akram Khan Company-UK, Costanza Macras -Germania, Alias Dance Company-Svizzera, Company Massala- Francia/Marocco, Marc Brew Company – Scozia/UK, la Chatha/Aicha Mbarek & Hafiz Dhaou- Tunisia/Francia.
Il Ramallah Contemporary Dance Festival 2016 tesse il suo programma sul tema de “ la nostra storia….la nostra danza”, dove i passi pieni di gioia e speranza nella vita, tipici delle danze palestinesi, devono rapportarsi con il quotidiano dell’occupazione. Allora anche la danza, così come ogni altra forma di arte, si tesse insieme alla causa palestinese divenendo strumento per i danzatori, che sono parte della società, per esprimere i loro sogni, aspirazioni, gioie e dolori sia individuali che collettivi.
Simultaneamente la danza contemporanea è riuscita ad imporre la sua presenza nella scena culturale palestinese nonostante le difficoltà e le sfide che si impongono o si nascondono lungo il suo cammino.
All’interno del Festival si distingue la Conferenza su Danza e Società, quest’anno alla sua 5° edizione, che ha trattato essenzialmente due argomenti legati a una realtà di dolore e speranza e una realtà che impone una grande necessità di interagire con il mondo di fuori per riscuotere una vera solidarietà. Si pongono interrogativi quali:
“Come può l’arte in generale e la danza in particolare contribuire al cambiamento sociale?”
“Da dove prende le sue tematiche?”
“Può un artista lavorare in modo indipendente e quali sono le conseguenze di una indipendenza dalle istituzioni culturali?”
“Che opportunità esistono per un artista arabo fuori del suo Paese?”