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FIRENZE
Florence Dance Festival
19 luglio 2002

COMPAGNIA SECONDO TAGLIO
FLORENCE DANCE COMPANY

Secondo Taglio - Florence Dance Company
"Corpus" e "Absolute Bolero"
(Saschall Teatro di Firenze, 19 luglio 2002

Secondo Taglio:
"Corpus"
(immobilità - movimento - traccia)
Ideazione e coreografia di Alessandra Ferrari

Uno spazio scenico quasi vuoto, immerso in un chiarore smorto.

Attraversarlo a passo lento, indugiare in quel vuoto che sembra sospendere il piccolo tempo e trovare un muro di pietra posto dentro ad una griglia metallica che, come un'armatura tenta di impedirne qualsiasi cedimento.

L'immagine del corpo è in qualsiasi momento memoria inconscia di tutto il vissuto, proprio come la pietra ha la capacità di operare come deposito per i segni del tempo e della civiltà.

CORPUS: corpo fisico ma anche corpo testuale, carattere tipografico, insieme di segni.

Attraverso lo strumento corpo i gesti raccontano la nostra vita, l'organismo parla un linguaggio che anticipa e trascende l'espressione verbale.

La paura dell'erosione, della polverizzazione, del corpo che sta per spezzarsi, fa scattare la decisione di una rigenerazione che passa attraverso l'enfasi del corporeo.

Ma dove siamo "noi" nel momento in cui tentiamo di tessere un equilibrio fra l'essere e l'apparire, emozioni ed intelletto, istinto e ricordo?

Attraverso una fisicità eroica, astratta, si aprono vicende individuali che mettono a confronto gesti espressivi e gesti repressivi, le pulsioni e il controllo , le energie della motricità e le resistenze fisiche della materia inerte.

Il flusso metamorfico, nei tre quadri crea lo sfondo per un ininterrotto gioco di forme che svelano in una trasparenza di echi e di rinvii dal gesto alla musica, dalla musica alla luce, la necessità di un Doppio. Di un'ombra. Di un'assenza "fisica".

La tecnologia di questo millennio permetterà di raggiungere un'immagine onnipossente? Mutanti che non appariranno mai, simbolo di un'umanità che ha perso la sua corsa verso il tempo, che rimarranno effigiati nel ruolo di personaggi-monumento, da ricordare solo per le tracce lasciate, prime che anche queste definitivamente scompaiano, in un buio e in un silenzio arcaico.

Venerdì 19 luglio, ore 20.00
Ingresso unico: Intero 15 Euro, Ridotto 12 Euro
2 spettacoli ("Corpus" / "Absolute Bolero") 24 Euro

Florence Dance Company:
"Absolute Bolero"

"Sinfonia Classica…x scherzo"
La tecnica vivace e lineare della danza classica e neo-classica contrapposta a movimenti funky e hip hop, sottolinea lo spartito musicale della Sinfonia n. 1 di Serge Prokofiev.

"Tango or Not"
Il tango si incontra con la danza contemporanea e il modern jazz in una fusione tra l'espressività e l'eleganza della danza tradizionale argentina con un nuovo linguaggio coreografico di matrice europea.

"Still Life"
Vaso allegorico di Mario Mariotti
"…Eravamo seduti davanti alla tv, quando è scoppiata la notizia di un massiccio bombardamento su Bagdad che ha segnato l'inizio della guerra nel Golfo. La nostra reazione di sorpresa e terrore quasi immediatamente scivolò verso un'introspezione personale con una valutazione dell'evento a livello umano, per essere poi tradotta in maniera astratta sul piano artistico e dunque in senso trasfigurato. Ci apparve "la coppa della vittoria" che immortala uno scontro di dominio in un gesto di brindisi finale. Dentro la coppa che poteva contenere vino, abbiamo visto il sangue versato che poi ha preso forma di carne umana massacrata. Abbiamo visto quei corpi senza vita (otto per l'esattezza, un numero "magico" che per Mario era sempre storicamente ricorrente…) in un gigantesco vaso di ferro battuto, come una enorme natura morta o "still life". Nel disegno di Mario del soggetto appare l'arancia come simbolo della vita, la vanitas che sostituisce il teschio della morte nella pittura del Rinascimento.

E' così che è nata l'idea della performance. Credo che gli attuali eventi del mondo giustifichino una nuova messa in scena di "Still Life", sicuro che Mariotti sarebbe d'accordo. Mario metteva continuamente in discussione la vita, il destino e il nostro percorso all'interno di esso; una fonte sempre fresca e inesauribile per l'interpretazione della vita nell'arte. Anche se non è fisicamente tra di noi, gli dedichiamo questa messa in scena, ringraziandolo per la continua fonte di ispirazione".
(Keith Ferrone)

"Follia conquistami"
Il problema tecnico che si propone per questo balletto è che per esprimere concetti filosofici e storici non si può utilizzare una dinamica corporea pacifica e ossequiente a canoni statici. Occorre raggiungere una tensione che faccia del corpo umano un'immagine del fuoco rinnovatore.

Quattro corpi puri di danzatrici fanno nella prima parte racchiudono lo spazio con un nastro rosso, concludendolo a ring. Nel campo di lotta stanno un cantante e una coppia; questa dinamizza il contrasto tra istituzione e tendenza alla continuità (femminile) e volontà di rinnovamento (maschile). Lei rifiuta un mazzo di fiori che lui le offre: il loro rapporto senza pace conclude la parte in una assenza di colloquio e di rinnovamento.

Nella seconda parte il nastro racchiude il cantante come l'impaccio della consuetudine immobilizza gli esseri umani che vegetano. La coppia, a sinistra è presa dalla routine, entrambi sono nella condizione di ottundimento.

Nella terza parte il nastro è in mano al cantante come sangue versato. Le quattro fanciulle portano follia rivoluzionaria ma la coppia danza il grottesco che riduce a marionette chi non ha dinamismo. Sbalzi d'energia accendono in lui un sentore di coscienza ed ecco che raccoglie i fiori sparsi per offrirli a lei, che non ne capisce la poesia, li mangia: anche lui li mangia, imitandola nell'essere incapace di capire la verità della natura. E' ora il cantante che prende l'iniziativa: tira per i capelli lui, mentre le quattro ballerine prendono e legano lei con il nastro di sangue. Il culmine dell'azione si ha quando egli prende la testa fra le gambe e fa il gesto di decapitarla. (Ad memorium Sofia Vignoli)

Intervallo

"Bolero"
L'affascinante crescendo di una delle opere musicali più conosciuta, il Bolero di Maurice Ravel, diventa una esplosiva esecuzione anche coreografica con la messa in scena di Grazia Galante, ospite étoile della XIIIˆ edizione del Florence Dance Festival, nella serata del 19 luglio al Sashall Teatro di Firenze.

Grazia Galante è da sempre considerata una tra le maggiori danzatrici europee, interprete assoluta del Bolero, ha ripreso il capolavoro dopo Bejart, di cui è musa ispiratrice. Lui dice di lei: "Per me ogni persona è unica, ma Grazia Galante è ancora più unica degli altri".

Interprete d'eccezione l'étoile Alessandro Molin, uno dei migliori danzatori del nostro tempo, che danza il Bolero con un equilibrio di forza, stile e sensualità, circondato da un corpo di ballo preciso e intenso.

Venerdì 19 luglio: ore 22.00
Ingresso unico: Intero 15 Euro, Ridotto 12 Euro
2 spettacoli ("Corpus" / "Absolute Bolero") 24 Euro

 

 
 

 

 

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