Per la danzaterapia
corpo e psiche rappresentano
un'unità inscindibile.
Essa studia i rapporti esistenti
tra mente e corpo, considerando
quest'ultimo un fondamentale
mezzo di guarigione nel trattamento
delle malattie psichiche. In
questo aspetto è molto
vicina alla cultura orientale,
le cui discipline si propongono
di operare contemporaneamente
sul corpo e sulla mente, affinché
funzionino in armonia e relazione
tra loro. Di ciò è
un esempio il Tai Chi, una disciplina
fisica che propone però
la meditazione e l'accrescimento
dell'Io, dove lo Yin rappresenta
la sfera corporea e lo Yang
quella psichica.
La danzaterapia
si propone come un approccio
olistico, che affronta i vari
disturbi di origine emotiva,
cognitiva, comportamentale e
fisica con interventi di tipo
corporeo. Sulla base di queste
premesse è possibile
individuare cinque livelli operativi:
- Il piacere funzionale
- L'affinamento delle funzioni
psicomotorie
- L'unità psico corporea
- La simbolizzazione a livello
corporeo
- L'immagine corporea e la
stima di sé
Esaminiamo
in dettaglio questi cinque livelli.
- Il piacere funzionale.
La danzaterapia è innanzi
tutto un'attività fisica
e la prima sensazione ad essa
collegata è il puro
piacere dato dal movimento
in sé, al di fuori
di ogni finalità.
- L'affinamento delle
funzioni psicomotorie.
L'esecuzione di un movimento
ritmico e coordinato potenzia
i vari gruppi muscolari e
ottimizza la funzionalità
delle articolazioni; migliora
inoltre numerose altre capacità
quali la rapidità dei
movimenti, la coordinazione,
la precisione, la sincronizzazione
dei gesti.
- L'unità psico
corporea. La danzaterapia
considera i rapporti che si
intrecciano tra le emozioni,
il corpo e le strutture muscolari:
gli individui esprimono la
tristezza, la felicità,
la rabbia ed altri sentimenti
con i movimenti del corpo.
Per questo è possibile
rovesciare il processo lavorando
sui comportamenti muscolari
collegati ad un'emozione per
esternarla. La persona ha
allora modo di rivivere lo
stesso sentimento in maniera
cognitiva e quindi di prenderne
una certa distanza, permettendo
così una sua rielaborazione.
Altre volte invece il paziente
avverte il bisogno di prendere
coscienza di un'emozione che
è alla base dei suoi
blocchi ma di cui non è
perfettamente a conoscenza.
- La simbolizzazione a
livello corporeo. E' questo
un aspetto fondamentale della
danzaterapia come forma di
espressione di sentimenti
(colpa, dipendenza, abbandono)
così opprimenti e violenti
da non poter essere esternati
verbalmente ma esprimibili
attraverso il movimento. Proprio
in quanto forma di comunicazione
non verbale la danzaterapia
ha una vasta possibilità
di applicazione in quelle
patologie (autismo, psicosi,
disturbi della comunicazione)
in cui la capacità
verbale risulta menomata o
impedita.
- Immagine corporea e
stima di sé. Gli
incontri di danzaterapia prevedono
l'interazione del del terapeuta
con il gruppo e del singolo,
a sua volta, con il gruppo
e con il terapeuta; tra tutti
i membri del gruppo e tra
il gruppo e il terapeuta si
instaura una comunicazione
di tipo circolare. Attraverso
questo insieme di relazioni
il gruppo, oltre al terapeuta
stesso, rimanda un'immagine
di sé al singolo. Il
compito del terapeuta è
quindi quello di creare un
ambiente rassicurante, all'interno
del quale possano svolgersi
quelle reciproche funzioni
di "specchio" fra
i membri, che sono necessarie
per migliorare la stima e
l'accettazione di ciascuno.
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