A Gorizia debutta il nuovo lavoro di IVONA: Selective Breeding
Abbracciando il pensiero di Darwin, basato sull’evoluzione attraverso la selezione naturale e sul concetto di sopravvivenza, si osserva come l’individuo più forte non è necessariamente il sopravvissuto, ma colui che è stato capace di adattarsi meglio all’ambiente circostante. Ma ad oggi l’uomo ha dimostrato una certa arroganza di fronte a qualsiasi manipolazione sulla natura. Ed ecco che si è arrivati a quella che potremmo definire “relazione controversa” tra scienza e arte.
Il nuovo spettacolo della Compagnia IVONA, “Selective Breeding” che debutterà venerdì 18 ottobre, ore 21,30 al Teatro Verdi di Gorizia, è metaforicamente un caleidoscopio, una sorta di dispositivo umano composto da diversi specchi disposti ad angolo in un tubo. Il caleidoscopio è rappresentato dal mondo animale, vegetale e umano, gli specchi sono i grandi temi che riguardano tutti noi, nessuno escluso. L’indagine di Pablo Girolami, direttore della compagnia e performer, mira a riflessioni attorno al tema della sopravvivenza, in un panorama distopico costruito per provocare riflessioni, ma anche turbamenti nella coscienza dello spettatore.
Girolami traccia uno scenario, che vuole lasciare spazio a una nuova e ritrovata consapevolezza, che in questa performance è data dal rapporto tra uomo e consumismo, terra e sfruttamento, dignità e tutela della vita dell’ecosistema, costruendo immagini che possono cambiare in modo imprevedibile e variabile. Nella frenetica ricerca per migliorare gli standard di vita umani, il benessere degli animali viene sistematicamente oltraggiato, ne siamo tutti consapevoli e la performance mette in mostra questo ma non solo. I protagonisti sono uno scienziato, un macellaio, due pulcini e un salmone, gli stessi protagonisti che hanno abitato finora più di 3,5 miliardi di anni di evoluzione sulla terra. La riproduzione selettiva è generalmente associata agli animali e alle piante, ma Girolami desidera provocare un pensiero: e se anche gli esseri umani fossero soggetti a selezione? Non per renderli più belli, ma piuttosto per creare individui più intelligenti, resistenti o forse più sensibili? Se gli esseri umani venissero allevati in modo selettivo, sarebbe meglio per il futuro del nostro pianeta? Per il benessere dei nostri figli? Per la tutela delle specie animali? E se così fosse, sarebbe etico o terribilmente demoniaco e crudele?
Come ci vuole una grande dose di creatività per fare scoperte scientifiche, nel caso di una compagnia di artisti, l’espressione, come in questo caso, attraverso la danza, è spesso un prodotto della conoscenza atto a fare a sua volta conoscere a chi ignora o, peggio, vuol non vedere la realtà che lo circonda. IVONA ha sempre lavorato in questo senso.
Gli interpreti dello spettacolo (che è all’interno del Visavì Gorizia Dance Festival) sono: Katarzyna Zakrzewska, Isidora Markovic, Guilherme Leal, Lou Thabart, Sara Ariotti, Kiran Bonnema. La drammaturgia è di Karen Stenico; musiche Live Dj set by Vermouth Gassosa; Luci di Marco Policastro; Scenografia di Zaches Teatro. Lo spettacolo della durata di 60 minuti è una Co-produzione: House of IVONA; Leipzig Tanzt! 2024; TanzOFFensive/EISFABRIK Hannover con il supporto di ARTEFICI.ResidenzeCreativeFVG/ArtistiAssociati-Centro di Produzione Teatrale; Progetto residenza Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il comune di Rovereto; Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt); CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Residenze delle arti performative a Villa Manin; Corufest, A Coruña; The Selective Breeding residency is supported by the European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, an initiative of the European Festivals Association (EFA), cofunded by the European Union. Con il Tutoraggio di Gabriele De Anna (Professore di Filosofia e Etica).
Francesca Camponero
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