Davide Bombana coreografo a Firenze per la sfilata di Cucinelli

Aperta all’innovazione, alle commistioni, nonché alla caccia della perfezione, la moda non è più esclusivamente ruvida fotografia del sociale, ma vita in movimento: complice la spettacolarizzazione del genio creativo attraverso nuove forme di consumo e fruizione. La moda insieme alla danza, fuoriesce prepotentemente dagli standard dello spettacolo e della sfilata, evadendo in sinergiche collaborazioni tra stilisti e coreografi. Oggi esiste la possibilità di intendere la sfilata di moda, detta appunto “passerella”, come una sorta di coreografia, e per questo non bisogna pensare strettamente a quello che si intende per movimento “danzato”. La coreografia della sfilata di moda gioca un ruolo fondamentale nel catturare l’attenzione del pubblico e creare un’esperienza unica. Attraverso movimenti accuratamente realizzati, i modelli possono mostrare i capi in modo dinamico e coinvolgente, lasciando un’impressione duratura negli spettatori. Per questo non è la prima volta infatti che per una sfilata di moda viene chiamato un coreografo di fama: rendere più elegante e prezioso l’evento è cosa fondamentale  e Brunello Cucinelli, stilista ed imprenditore, fondatore dell’omonima azienda, per la sua sfilata del 27 settembre scorso ha scelto un grande nome della danza: Davide Bombana.

La sfilata si è svolta al Teatro Goldoni di Firenze e il coreografo milanese ne ha curato la coreografia ed i movimenti scenici. “Cucinelli ed il suo staff volevano, in occasione della presentazione dei nuovi looks Primavera/Estate 2025 più+ alcuni capi Heritage della Collezione BC, scegliere una cornice per loro inusuale ed evocativa, e la scelta è caduta su uno dei teatri storici del centro di Firenze, il Goldoni – ci ha raccontato Bombana. – Il Teatro è stato quindi da loro affittato completo di tutte le maestranze (light designer, macchinisti, fonici, attrezzisti, maschere ecc.) e a me è stato chiesto di curare tutti i movimenti di scena dei modelli più le coreografie che, create per l’occasione, sarebbero andate ad intersecarsi in alternanza alle entrate dei trenta modelli”.

Per l’evento  Bombana, che ricordiamo  nell’aprile 2014 fu nominato Direttore di Maggio Danza, ha scelto tre  ballerini Frédéric Zoungla, Rebeca Zucchegni e Emiliano Candiago dell’Opus Ballet di Firenze,  centro internazionale che si occupa di formazione che ha anche una compagnia professionale riconosciuta dal Ministero della Cultura, diretto da Rosanna Brocanello. Con la “brillante e giovane compagnia” Bombana aveva recentemente creato il suo nuovo “Sogno di una notte di mezza estate“,  spettacolo presentato ad inizi agosto con successo al Teatro Romano di Verona.

È stato anche molto bello, in occasione della sfilata, poter collaborare ancora una volta con tutti i tecnici del Maggio che conoscevo dai miei tempi di Direttore del Ballo e con cui avevo più volte collaborato in passato – continua Bombana. – Un fattore importante  che ha contribuito in modo sostanziale affinché, nonostante il periodo limitato di prove, la resa ed il risultato finale della serata fossero di ottima qualità”.

La musica è stata fornita da Alessandro Gatto, “LLEO”, un DJ e produttore musicale, residente a Milano che  ha iniziato la sua carriera musicale nei club underground di Venezia. La sensibilità del dj ha creato un atmosferico ed evocativo supporto sonoro al tema della serata che era: Echi di un viaggio, dal deserto alla riviera.Noi abbiamo fatto in modo che a livello di atmosfere, musiche, coreografie e colori (al di là dei sontuosi ed elegantissimi capi ‘Cucinelli’ man mano presentati) ci si attenesse a questa connotazione drammaturgica. – ci racconta entusiasta il coreografo. – Ed è stato  curioso vedere come, la sera della sfilata la via Santa Maria, tranquillissima e secondaria viuzza al di là dell’Arno dove è ubicato l’ottocentesco Teatro Goldoni, di colpo si riempisse di taxi Mercedes con gente che arrivava da Parigi e da tutta Europa per assistere alla sfilata. Mai visto lì un glamour simile!

All’evento ha fatto seguito un grande rinfresco nel Foyer del Teatro che ha chiuso questo inusuale, magico ed affascinante avvicinamento e fusione di moda e danza, due settori o meglio due arti il cui fulcro ed essenza sono in entrambi i casi la ricerca di bellezza, eleganza e stile.

Francesca Camponero

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