Omaggio ad Alwin Nikolais, una storia che passa anche da Napoli
Se a Napoli si faranno grandi cose in onore di Alwin Nikolais, scomparso trent’anni fa, a Lecce, Palermo e Perugia non si starà con le mani nelle mani. Anzi, tutt’altro.
Un coreografo di fama mondiale come Alwin Nikolais non è dimenticato, soprattutto dove ha avuto seguito e da dove si sono sprigionate energie e carriere dedicate alla sua coreografia ed al suo segno distintivo. Caposcuola della danza moderna americana, che trova, però, le sue origini artistiche nella danza tedesca di Rudolf Laban e Mary Wigman attraverso la figura di Hanya Holm, Nikolais vede nell’analisi del movimento i fondamenti della sua ricerca per lo sviluppo di un linguaggio consapevole, unico e originale, non codificato né predefinito in schemi e stili. Il genio indiscusso di Alwin Nikolais ha trasformato drasticamente il mondo della danza aprendo la scena ad infinite possibilità creative. Da quel momento in poi si sono approfonditi come mai prima di allora i concetti di illuminotecnica, costumistica, scenografia, illusionismo, dando luogo ad un teatro multimediale in grado di espandere le potenzialità del corpo umano sia in maniera fisica e materiale, attraverso costumi innovativi che estendevano e alteravano la figura umana, sia attraverso l’illusionismo creato con l’uso intelligente delle nuove tecnologie, e basti ricordare che il primo sintetizzatore analogico dei suoni è stato creato da Robert Arthur Moog proprio per Alwin Nikolais. Ecco spiegato il perché di tanto interesse a distanza di ben trent’anni dalla sua morte.
Riconoscenza? Amore? Curiosità? Tutto questo avrà senz’altro generato l’evento imbastito al Teatro Bellini di Napoli dal 24 novembre al 3 dicembre, un “Omaggio ad Alwin Nikolais – una storia che passa anche da Napoli” a cura di Artgarage, sostenuto dal Ministero della Cultura – Progetti speciali – ambito danza. Un omaggio che è celebrazione di un grande coreografo attraverso un convegno, una mostra fotografica e masterclass in suo onore e destinato indistintamente a tutto il popolo della danza.
Il progetto parte dunque venerdì 24 novembre da Napoli per poi diramarsi contemporaneamente nelle altre tre città italiane Lecce, Palermo e Perugia. Un omaggio multidisciplinare che vedrà dalle 16.30 il Teatro Bellini ospitare l’inaugurazione della mostra a cura del fotografo americano Tom Caravaglia, concessa dalla Nikolais/Louis Foundation for dance di New York e il cui allestimento è stato ideato e curato da Paride Lucciola e Letizia Mari.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un convegno con ospiti di eccellenza come il direttore della Nikolais/Louis Foundation for dance di New York Alberto de Saz, la storica danzatrice di Alwin Nikolais dance company Simona Bucci e Francesca Pedroni, critica di danza tra le più autorevoli studiose del grande coreografo americano, esperta della sua pedagogia e autrice della monografia “Alwin Nikolais”. In diretta streaming dalla Francia si collegherà anche Carolyn Carlson, immancabile stella della danza mondiale.
Questo sarà un omaggio appassionato che nasce dalla volontà di ricordare che in particolare Napoli, negli anni ‘90, ha vissuto un grande fermento artistico intorno alla figura del coreografo americano. Per ben oltre dieci anni, infatti, in città una vasta comunità di danzatrici e danzatori ha studiato, approfondito e applicato i precetti di Nikolais fondendoli con la propria personale creatività. Un’intera generazione di artisti napoletani, oggi attivi sulla scena nazionale e internazionale in veste di organizzatori, coreografi e performer, intende rendere omaggio con questo progetto al genio del teatro multimediale e dell’illusionismo scenico, per ricordare non solo il genio assoluto ma anche quel fermento culturale così potente e insolito che prese a Napoli.
Il progetto organizzato da Artgarage è ideato da Emma Cianchi e curato insieme agli altri appassionati Carlo Mauro Maggiore, Valentina Romito, Rita Petrone e con la collaborazione di Manuela Barbato moderatrice degli incontri e delle interviste ai protagonisti, e che vede la partecipazione di grandi partner internazionali oltre la già menzionata Nikolais/Louis Foundation for dance di New York, Jacob’s Pillow del Massachusettes, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, il Teatro Bellini di Napoli.
Dalle 16.30 di venerdì 24 novembre dopo il convegno sul coreografo seguirà una mostra fotografica a lui dedicata che rimarrà esposta nel foyer del teatro fino al 3 dicembre.
Ma non è tutto! Il 23 ed il 24 novembre, infatti, presso Artgarage ci sarà la possibilità di partecipare gratuitamente alla masterclass con Alberto de Saz e che seguiranno altri incontri e performance tra le quali ricordiamo il rapporto tra la musica elettronica e la performance live a cura di Dario Casillo, docente di informatica musicale presso il conservatorio di Genova, nonché con il docente di composizione musicale elettroacustica al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli Elio Martusciello, oltre che fondatore dell’orchestra OEOAS Orchestra Elettroacustica Officine Arti Soniche fondata all’interno del Conservatorio stesso.
Massimiliano Craus