Il Leone d’Oro alla Carriera, Saburo Teshigawara, sarà in autunno a Ferrara
SABURO TESHIGAWARA È LEONE D’ORO ALLA CARRIERA: LA CERIMONIA SABATO 23 LUGLIO A VENEZIA. IL 6 NOVEMBRE CONFERMATA A FERRARA LA PRIMA NAZIONALE DI LOST IN DANCE
Saburo Teshigawara è stato premiato sabato (23 luglio) alla Biennale di Venezia. Il coreografo e danzatore, pittore, scultore, disegnatore giapponese che ha imposto un’estetica nuova con la sua personalissima qualità del movimento torna in prima nazionale a Ferrara dopo quattro anni da The Idiot con l’attesissimo spettacolo Lost in dance, il 6 novembre. Presentato – pre pandemia – a Cuba nel 2018, ha debuttato a Stoccolma nel 2019. La danza incontra le sonate per pianoforte ricche ed emotivamente sature di Beethoven.
Nell’anno in cui a Saburo Teshigawara viene consegnato il Leone d’Oro alla carriera per la Danza alla Biennale di Venezia, il grande coreografo e danzatore giapponese torna a Ferrara per l’attesissima prima nazionale del suo lavoro con Rihoko Sato, Lost in Dance, in programma il 6 novembre.
Saburo Teshigawara è stato premiato in occasione del Festival internazionale di Danza contemporanea della Biennale di Venezia, sabato 23 luglio. Insieme a Teshigawara è stata insignita del Leone d’Argento la giovane bailaora e coreografa spagnola Rocío Molina.
È infatti il coreografo e danzatore, pittore, scultore, disegnatore giapponese che ha imposto un’estetica nuova con la sua personalissima qualità del movimento, il Leone d’oro alla carriera del 16° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia. La sua pratica abbraccia una vasta gamma di discipline, dal teatro alle arti visive, dal film/video fino alla progettazione di scenografie, luci e costumi per tutti i suoi spettacoli. “È la sua capacità di costruire interi ecosistemi artistici insieme al suo inesauribile coraggio a disimparare che ne fanno un unicum rispetto ad altri artisti – ha detto Wayne McGregor, direttore della Biennale Danza -. Teshigawara coglie il potere di un corpo in flusso costante ed è determinato a espandere il potenziale della coreografia oltre i limiti tradizionali. Il suo spirito pionieristico, la sua immensa tecnica e la sua padronanza di mezzi danno luogo a lavori che oltrepassano i confini scivolando attraverso i generi”.
A quattro anni di distanza Saburo Teshigawara torna a Ferrara, città che ha avuto modo di seguire il percorso dell’artista giapponese sin dal 2001. L’ultima volta era stato al Teatro Comunale “Abbado” con The Idiot (2018, unica data in Italia), spettacolo che traduce in danza il capolavoro di Fëdor Dostoevskij. Ci torna ora con Lost in dance. Lo spettacolo, prodotto da Karas, arriva in Italia, in prima nazionale proprio nella città emiliana. Presentato per la prima volta all’Avana, Cuba, nel 2018, e nella versione integrale a Stoccolma nel 2019, l’evento è in programma domenica 6 novembre (ore 16), per lo storico Festival di Danza Contemporanea del Teatro Comunale di Ferrara.
Lost in dance di Saburo Teshigawara e Rihoko Sato è l’arte della danza nella sua forma più cruda e concentrata; come sempre è quando l’acclamato veterano della danza internazionale Saburo Teshigawara crea le sue opere d’arte. “Non vivo per ballare – afferma il coreografo e ballerino giapponese – Quando c’è qualcosa che voglio esprimere, se ho una penna sarà poesia, se ho una tela davanti a me sarà un dipinto, e se c’è spazio intorno a me diventerà una danza”. Artista a tutto tondo, nel duetto di Lost in dance è coreografo, autore, responsabile della regia, del design delle luci, del collage sonoro ed è performer sul palco. Con lui, protagonista è Rihoko Sato, sua partner e collaboratrice da oltre vent’anni. Lost in dance è anche un incontro tra la danza e alcune sonate per pianoforte ricche ed emotivamente sature di Beethoven.
[In alto: Lost in Dance (foto di Akihito Abe)]