Al via l’ottava edizione di FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea 2022

Associazione culturale I Cinque Sensi
con il contributo di
MIC – Ministero della Cultura
con il patrocinio e il contributo di
Comune di Lanciano
presenta

FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea 2022
VIII edizione

16 luglio – 12 settembre 2022
Polo Museale Santo Spirito e Teatro Comunale Fedele Fenaroli
Lanciano (CH)

ASMED, E se fossi (coreografia di Sara Pischedda)

Torna dal 16 luglio al 12 settembre 2022 la VIII edizione di FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea, festival multidisciplinare che animerà l’estate cittadina con spettacoli di danza, teatro, musica e circo contemporaneo.

Riconosciuto da quest’anno dal MiC – Ministero della Cultura tra i festival a prevalenza danza e patrocinato dal Comune di Lanciano, FLIC mira con la sua proposta culturale a rafforzare la vocazione della città di Lanciano a crocevia di culture e di innovazione,  offrendo spazi concreti e prestigiosi agli artisti e valorizzando il patrimonio culturale e artistico della regione, mantenendo al contempo la sua anima solidale, inclusiva e votata ad un futuro sostenibile, grazie alla presenza nel programma di spettacoli che coinvolgono culture diverse e a un cartellone di eventi totalmente plastic free e paper free.

Due sono i luoghi simbolo lancianesi che ospiteranno FLIC: il Polo Museale Santo Spirito, cuore e sede da otto anni del Festival, e il Teatro Comunale Fedele Fenaroli, gioiello architettonico di metà ‘800.

Il programma dell’edizione 2022 prevede 16 serate con 20 spettacoli di cui dieci di danza, cinque di teatro, quattro di musica e uno di circo contemporaneo, 2 prime nazionali e 3 prime regionali, che coinvolgeranno 16 compagnie provenienti da tutta Italia, cui si aggiungono cinque mostre, tre presentazioni di libri e due serate di cinema.

La programmazione di Danza, sezione portante di FLIC, vedrà impegnati compagnie e coreografi di fama nazionale ed internazionale. Ad aprire le danze sarà proprio un’abruzzese d’adozione: Sara Pischedda che con ASMED Balletto di Sardegna e Luca Castellano (18 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) porterà in scena due lavori dedicati uno al tema del ricordo, E se fossi…?, l’altro, Welcome TU Italy, a come veniamo visti e considerati in quanto italiani da chi italiano non è.

Gli appuntamenti proseguono poi con il coinvolgente duetto After All di Giovanni Careccia (29 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) dedicato alle mille sfumature di una relazione e selezionato per la Rete Anticorpi XL, e con Natuur // solo version (2 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) in cui il segno e il simbolo dietro il tratto dell’artista Hieronymus Bosh diviene ispirazione per la danzautrice Annalì Rainoldi, associata a DanceHauspiù, Centro Nazionale di Produzione della danza con sede a Milano.

Momo

In Nubìvago (3 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company porta in scena tre coreografie firmate da Roberta Ferrara, Matthias Kass e Clément Bugnon, accomunate dalla ricerca di emozioni ed empatia e dal potere evocativo sprigionato dalla danza.

L’11 e 12 settembre è la volta di una compagnia storica del panorama italiano e internazionale, la Spellbound Contemporary Ballet che al Teatro Fenaroli presenta un trittico di lavori in prima regionale: domenica 11 settembre alle 21.00 va in scena Marte di Marcos Morau, coreografo valenciano protagonista del panorama contemporaneo per gli scenari immaginifici che crea con i suoi lavori che mescolano danza e allestimenti visionari, e The Real you di Mauro Astolfi che riflette sulla ricerca di un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Il giorno successivo alle 21.00 Yes, of course it hurts, sempre di Astolfi, nasce invece dalla lettura dell’omonima poesia di Karin Boye sulla necessità del dolore nella nostra vita come momento di trasmutazione e di comprensione della inevitabilità dello stesso.

Infine due sono gli appuntamenti con la Compagnia Lost Movement, fondata dieci anni fa dal coreografo pugliese Nicolò Abbattista e dal dramaturg lancianese Christian Consalvo, che affrontano da una parte il concetto di limite perseguito ossessivamente dall’essere umano con la pièce Sehnsucht (29 luglio ore 21.45, Teatro Fenaroli) mentre dall’altra le dinamiche del gioco di ruolo e dell’alienazione con il lavoro Game of Role (12 settembre ore 21.45, Teatro Fenaroli), primo spettacolo co-prodotto da FLIC e presentato in prima nazionale.

Agli spettacoli si aggiunge la Vetrina Coreografica FLIC*25 – Spazio ai Giovani! (2 agosto ore 21.45, Teatro Fenaroli) che vuole offrire visibilità e confronto ad artisti singoli, gruppi, Compagnie e Associazioni di tutta Italia offrendo al progetto vincitore la possibilità di essere presentato all’interno della programmazione della prossima edizione di FLIC.

Pino Petraccia e Ady Thioune a Pescara 2022

Per la sezione Teatro in programma l’altra prima nazionale del cartellone: lo spettacolo Il Giardino, testo di Zinnie Harris diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Francesco Villano (8 settembre ore 21.00, Polo Museale S. Spirito); in arrivo anche la divertentissima stand-up comedy I Dialoghi della Vagina della compagnia Teatro al Femminile (6 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), e Ricordami un percorso d’amore nella memoria perduta con Daniela Poggi (9 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito).

I lavori di teatrodanza Dove dormono le stelle: La Genesi e Corteccia di Christian Consalvo (5 agosto ore 20.00, Polo Museale S. Spirito) sono invece progetti site specific legati alle opere delle artiste Valentina Colella e Carla Trivellone in esposizione e realizzati appositamente per le mostre; per finire in programma il workshop di Eva Martelli dal 22 al 25 agosto Lettere alla Terra che si concluderà con la restituzione in forma di lettura/spettacolo (25 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), un epistolario appassionato e intimo interpretato da partecipanti/autori frutto dalla riflessione sulla relazione dell’uomo con la Natura.

La Musica di FLIC 2022 è un viaggio attraverso stili e radici diverse. La cantautrice Momo (16 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) ci accompagnerà in un viaggio tra musica e poesia. Si viaggerà anche geograficamente con il concerto di Ady Thioune e Pino Petraccia Suoni dal Baobab (19 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che ci farà conoscere la cultura musicale dell’Africa Occidentale, mentre The Romanì Project (8 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) farà danzare il pubblico con i ritmi tradizionali Rom grazie ad un gruppo di esuberanti musicisti guidati dal violinista Gennaro Spinelli. A chiudere la sezione musica il Chimera Ensemble (22 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) con il suo repertorio che va dalla musica dei grandi autori classici alle intramontabili colonne sonore, ai classici della musica leggera.

Il Circo Contemporaneo è presente a FLIC con la compagnia OPLAS e il suo Project Don Quijote (31 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che trae ispirazione dall’opera omonima di Cervantes, per provare a portare in scena lo stesso spirito che l’ha resa un punto di riferimento per la letteratura mondiale.

Oltre agli spettacoli dal vivo, sono tre le sezioni ‘collaterali’ di FLIC: Mostre, Cinema e Libri.

La proposta della sezione Mostre è assai eterogenea: Africa: madre dell’arte moderna (Polo Museale S.Spirito, dal 7 al 21 luglio) ci trasporta in Africa alla scoperta della sua cultura e del suo mondo simbolico, ospitando collezioni private di opere africane, alcune opere dell’artista Domenico Di Genni e le fotografie di Mauro De Bettio.

Quattro artisti coreani presentano invece la performance Salute!, un brindisi beneaugurante che simboleggia l’unione di culture lontane, che diventerà una video installazione esposta insieme alle opere della mostra Accademia_Contest (Polo Museale S. Spirito, dal 23 al 31 luglio) curata dall’Accademia di Belle Arti L’Aquila.

Ad agosto la mostra dell’artista Valentina Colella Dove dormono le stelle (Polo Museale S. Spirito, dal 5 agosto al 12 settembre), un’opera in divenire sotto l’influsso del sogno e della disillusione, e la mostra dell’artista Carla Trivellone L’uomo si fa corteccia con le sue figure ancestrali, monito alla costruzione di futuri sostenibili.

La sezione L’Altro Cinema di FLIC, curata dal regista Stefano Odoardi, propone quest’anno il film Vincere di Marco Bellocchio (Polo Museale S. Spirito, 11 agosto) storia di uno scandalo segreto nella vita di Mussolini: una moglie e un figlio negati. Alla proiezione sarà presente Carlo Crivelli, autore della colonna sonora.

Il secondo film in programma è Casa della Pace di Federico Maria Baldacci (Polo Museale S. Spirito, 18 agosto), un piccolo centro per ritiri isolato tra i monti degli Appennini che ha ospitato moltissime persone venute per periodi di ritiro, per porsi domande sulla vita, per godere del silenzio e del tempo per pensare.

La sezione Libri ospita la presentazione di due volumi e di una fiaba. Il primo è Tieniti Forte di Felice Di Lernia (Polo Museale S. Spirito, 10 agosto) un viaggio al centro della famiglia, dai toni autobiografici colmi di intimità che generano vortici di interrogativi.

La fiaba di Antonella Scampoli La Piccola Speranza (Polo Museale S. Spirito, 7 settembre) è la continuazione della precedente pubblicazione Il Paese dalla Notte Nera e racconta di una bimba straordinaria che parte da sola alla ricerca degli “altri”.

Cosa c’è dopo il mare di Patrizia Fiocchetti (Polo Museale S. Spirito, 9 settembre) racconta infine di tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età, culture diverse e dal mare .

Tra le numerose collaborazioni di FLIC 2022 ci sono:

ACS – Abruzzo Molise Circuito Spettacolo
FAI Delegazione di Lanciano
Associazione Dafne Onlus
CAL Comitato Artistico Lancianese
ArteMente, Centro di Alta Formazione per la Danza Milano.

[Nella foto in alto: ASMED, Welcome TU Italy (coreografia di Sara Pischedda e Luca Castellano)]


FLIC Festival 2022

VIII EDIZIONE
16 luglio – 12 settembre 2022

IL CALENDARIO

MUSICA
DANZA
TEATRO
CIRCO CONTEMPORANEO

Sabato 16 Luglio, ore 21.00 – MUSICA
Polo Museale Santo Spirito
Momo in Concerto

Voce: Momo
Piano e fisarmonica: Désirée Infascelli
Durata: 90’

C’è un punto nel quale ironia e poesia, leggerezza e profondità, trasparenza e meraviglia si incontrano. È in quel punto che le parole e le note si prendono per mano per camminare insieme, in equilibrio sull’asse del tempo, sospese a mezz’aria tra terra e stelle. È lì che nasce la musica di Momo, una delle voci più personali e interessanti del panorama della canzone d’autore italiana.
Abruzzese di nascita, romana di adozione, Momo, al secolo Simona Cipollone, è nota al grande pubblico per lo straordinario successo del suo Fondanela, brano surreale e ironicamente satirico scritto insieme alla pianista Alessandra Celletti, lanciato al dopofestival di Sanremo 2007. 

Lunedì 18 Luglio, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
ASMED Balletto di Sardegna | E se fossi…? / Welcome TU Italy
Double bill con la prima compagnia di danza della Sardegna riconosciuta dalle Istituzioni che festeggia quest’anno il quarantesimo anniversario dalla fondazione. Le sue produzioni creano un repertorio originale puntando sempre sulla qualità e sulla diversificazione delle proposte, avvalendosi di coreografi e danzatori illustri della scena italiana e internazionale. Numerosi i riconoscimenti e il successo ottenuto in questi anni di lavoro che hanno portato la Compagnia in Teatri e Festival nazionali e internazionali.

Programma della serata:
ore 21.00
E Se Fossi…?

Idea e coreografia: Sara Pischedda
Musiche: Marco Caredda
Tutoring: Silvia Gribaudi
Produzione: ASMED Balletto di Sardegna con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna
con il sostegno di: ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, progetto ZONE LIBRE_azioni di sostegno alla creazione contemporanea, FIND Festival Internazionale Nuova Danza, CSC Centro per la scena contemporanea – Operaestate Festival Veneto
Durata: 30′

Un viaggio nella dimensione dei ricordi e dell’inconscio, attraverso sensazioni, a volte turbolente, ma sempre autentiche, che porteranno ciascuno spettatore ad arrivare alla parte più nascosta di sé.
Con uno sguardo ironico, delicato e leggero lo spettacolo porterà ad attraversare insieme un percorso di vita, messo sotto osservazione da sensazioni sincere.
Percorso segnato da frasi, sguardi e comportamenti che hanno fatto sì che la persona in scena scegliesse proprio questo modo di rivivere i suoi ricordi.

ore 21.45
Welcome TU Italy

Idea, coreografia e danza: Sara Pischedda e Luca Castellano
Produzione: ASMED Balletto di Sardegna con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna
Durata: 20′

Gli italiani… che popolo magnifico! Pieno di divisioni, ma al tempo stesso sempre unito.
Liberi e allegri, ma anche colonizzatori e prigionieri. Viaggiatori ed esploratori, ma anche attaccati al calore della propria casa. Ballerini e confusionari, ma anche fermi e silenziosi.
Come siamo visti da uno straniero? Come veniamo considerati dal resto del mondo? Siamo come i ballerini di un carillon che si fanno trasportare dalla musica, leggeri e liberi?

Martedì 19 Luglio, ore 21.00 – MUSICA
Polo Museale Santo Spirito
Ady Thioune e Pino Petraccia | Suoni dal Baobab

di e con Ady Thioune e Pino Petraccia
in collaborazione con “Il Convivio del Pensiero Critico”
Durata: 70’

Suoni dal Baobab è un concerto che propone un viaggio attraverso la cultura musicale dell’Africa Occidentale, la sua energia e i suoi molteplici strumenti tradizionali, dai cordofoni come il kamalengoni alle percussioni tipiche di quella regione, raccontati con ritmi e melodie che caratterizzano l’area sub-sahariana del continente africano. In particolare verranno suonati il tamà (talking drum), il bougarabou, il sabar, la calebasse e il djembé, tutti strumenti costituiti da casse armoniche in legno e pelle di capra, ma anche di iguana, come nel caso del tamà. Strumenti che caratterizzano le molte etnie che abitano i paesi francofoni di queste zone, nelle cui tradizioni l’albero, il baobab in particolare, riveste anche un ruolo sociale, come punto di aggregazione dei villaggi e dei mercati, intorno al quale le persone si riuniscono, fanno affari, conversano, ascoltano storie, suonano e danzano.

Pino Petraccia (Pescara, 1958) è musicista, batterista e percussionista, presidente dell’Associazione culturale Baobab, fondata a Pescara con musicisti e danzatori senegalesi provenienti dal Balletto Nazionale del Senegal; svolge da decenni attività di studio e divulgazione nell’ambito delle culture “altre”, con particolare riferimento all’Africa Occidentale. Si occupa anche di ricerca etno-musicale con attenzione soprattutto al Medio Oriente e all’Africa Occidentale.

Ady Thioune è musicista professionista polivalente di etnia Griot (cantastorie del Senegal). Percussionista estremamente completo, suona tutti gli strumenti tradizionali dell’Africa occidentale: jembe, sabar, tama, sourubà, bougarabou, toukhossou ngalame, hin, assiko, doum doum, tabalà.
Nato in una famiglia di grandi artisti di etnia Griot, a nove anni inizia a suonare con il padre, Mame Lèss Thioune, un noto cantante di musica tradizionale con il quale si esibisce per i successivi due anni. All’arrivo in Italia assieme ai fratelli e alla sorella fonda il gruppo “Sunu Africa”.

Venerdì 29 Luglio, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
Giovanni Careccia e Christian Consalvo | After All

Coreografia: Giovanni Careccia
Drammaturgia: Christian Consalvo
con: Arianna Cunsolo e Giovanni Careccia
Musica: Lorenzo Mondelli
Con il sostegno di: ArteMente, Centro di Alta Formazione per la Danza
Durata: 25′
Selezionato per Vetrina della giovane danza d’autore – Anticorpi XL e Strabismi 2021

After All è un cerchio che non riesce a chiudersi, lo specchio di una relazione che si evolve, ma in fondo rimane sé stessa e torna alla ricerca delle proprie origini. Quando il rapporto si incrina e il contatto viene meno, quando la mancanza prevale, resta l’essenza del rapporto.
Il pezzo nasce da una ricerca sul concetto del “dopotutto”, si concentra su quei momenti che lasciano un segno. Come orme sulla sabbia, si susseguono gli istanti di un passato ancora fresco pronti a riportare alla memoria le immagini del legame tra i due interpreti.
Una storia che racconta una quotidianità messa a dura prova dai filtri della società contemporanea, evocando sensazioni legate ad un passato essenziale e senza schemi. I danzatori lottano per sopravvivere alle mancanze e i loro sguardi lasciano un retrogusto di nostalgia e amarezza. Cosa resta quando le luci si spengono?

Giovanni Careccia (Bari, 1993) è un artista, danzautore e performer italiano. Si avvicina al mondo della danza all’età di 19 anni e durante gli anni di formazione viene a contatto con differenti linguaggi: Batsheva Dance Company, NDT, Sidi Larbi Cherakoui, Tanztheater Wuppertal, AkramKhan Company, Sasha Waltz & Guests, ICK, Ultima Vez, MK. Ha danzato per Daniele Ninarello, Silvia Gribaudi, Sofia Nappi ed è assistente alla Coreografia di Riccardo Buscarini per la performance Charade.
Negli ultimi anni la sua attenzione si sposta sulla danza d’autore, ricercando sul proprio corpo e sui corpi di altri danzatori.

Christian Consalvo (Lanciano, 1990) è autore, dramaturg e videomaker freelance. Si avvicina alla danza all’età di undici anni e dopo la maturità classica viene ammesso e si diploma presso l’Accademia dello Spettacolo M.A.S. di Milano.
Nel 2012 entra a far parte della Compagnia di Danza Contemporanea Lost Movement di Nicolò Abbattista danzando in tutte le produzioni fino al 2016 e dal 2015 ne diventa co-autore, regista e dramaturg, vincendo il Premio del Pubblico della Rete della IV Edizione de La Danza in 1 Minuto. Nel 2015 fonda, insieme a Nicolò Abbattista, il Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente di Milano, realizzando nel 2020 la creazione video Ceci n’est pas une vidéo, con il quale viene selezionato per la rassegna “Interfaccia Digitale” all’interno di HangartFest.
Dal 2018 è dramaturg per il danzautore Giovanni Careccia.

Venerdì 29 Luglio, ore 21.45 – DANZA
Teatro Fenaroli
Compagnia Lost Movement | Sehnsucht

Coreografia: Nicolò Abbattista
Drammaturgia: Christian Consalvo
con: Maria Chiara Bono, Chiara Borghini, Giovanni Careccia, Gioele Cosentino, Arianna Cunsolo, Francesca Lastella, Enrico Luly e Davide Galuppi
Musica: Filippo Ripamonti
con il sostegno di: Time To Move, Teatrino dei Fondi,Consorzio Coreografi Danza d’Autore Con.Cor.D.A, e Residenze Artistiche Toscane
Durata: 35′

Sehnsucht è una parola-chiave dello spirito romantico tedesco, che incarna un concetto tipico della cultura romantica, reso in italiano come “dipendenza dal desiderio”.
Sehnsucht significa desiderare di raggiungere il limite che ci divide dal prossimo, di scovarlo, di mostrarlo, di toccarlo. Corpi soli ma dipendenti che indagano, in uno spazio comune, i propri limiti in relazione al corpo, allo spazio, al tempo e all’altro. I danzatori entrano all’interno di un sistema di movimento in cui ogni elemento delinea le coordinate di partiture coreografiche caratterizzate da direzioni insolite, accelerazioni, sospensioni, cadute, equilibri e interruzioni di dinamica.
La musica, composta appositamente per la performance da Filippo Ripamonti, ha il ruolo di definire lo spazio creato dai danzatori, anche attraverso l’utilizzo di riverberi e tracciamento delle fonti.
In questo sistema i corpi si cercano, si trovano ed esplorano di nuovo il contatto, un nuovo modo di vivere la relazione in cui il pubblico si riconosce, vivendo con speranza e bramosia l’atto performativo.

La compagnia Lost Movement nasce nel 2011 da un’idea di Nicolò Abbattista. L’interesse del coreografo è rivolto alla quotidianità delle persone e al contesto di socialità e relazioni in cui siamo immersi. Preponderante diventa allora il gesto, nella sua verità, nel suo diventare Segno di un codice comune che l’osservatore può decifrare.
La compagnia ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Danz’è Off 2015, finalista per Premio Prospettiva Danza e Teatro 2017 di Arteven, selezionata per IDACO festival (New York), Solo Dance Contest (Gdansk, Polonia), vincitrice di Abelianodanza Contest 2018, Time To Move 2019, Nessuno Resti Fuori – festival di teatro, città e persone.

Domenica 31 Luglio, ore 21.00 – CIRCO CONTEMPORANEO
Polo Museale Santo Spirito
OPLAS – Centro Regionale della Danza Umbria | Project Don Quijote

Coreografia: Luca Bruni
con: Iunia Bricca, Luca Bruni, Roberto Costa Augusto e Mario Ferrari
Musica: Marco Schiavoni
Scene e costumi: Mario Ferrari
Durata: 30′

Project Don Quijote trae ispirazione dall’opera omonima di Cervantes, considerata un punto di riferimento per la letteratura mondiale. Obiettivo non è quello ritracciare in forma didascalica le avventure rocambolesche dell’ingegnoso hidalghino, piuttosto percorrere una ricerca che lasci libero spazio all’indagine introspettiva sull’essere umano nella fase senile. La mente dell’anziano viene quindi analizzata, studiata, fino ad esorcizzarne le manifestazioni estreme, il tutto sotto forma onirica.
Le musiche originali sono composte da Marco Schiavoni, secondo le linee drammaturgiche del coreografo Bruni.
Le scenografie, realizzate da Mario Ferrari, hanno come fonte di ispirazione le miniature dipinte dal M° Enzo Frascione (importante esponente dell’arte contemporanea del XX secolo), donate a Ferrari dal maestro durante gli anni di studi all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Questa fase storica ci ha insegnato quanto l’anziano sia una risorsa e non un peso per la nostra società: sono anch’essi una categoria fragile tanto quanto i giovani, i primi per la loro cagionevolezza, gli ultimi per l’inevitabile inesperienza. Convergere l’attenzione sull’anziano (ed in questo caso, l’artista “anziano”) significa ridare giusta dignità a chi troppo facilmente, alle volte, viene messo precocemente nel dimenticatoio.

OPLAS è una compagnia di danza e circo contemporaneo che ha festeggiato lo scorso Settembre 2018 i suoi 25 anni di ininterrotta attività coreutica.
Dal 2003 è Centro Coreografico Regionale UMBRIA, e nel 2010 diviene CENTRO REGIONALE DELLA DANZA UMBRIA Ass. Cult.
La direzione artistica è affidata a Luca Bruni e Mario Ferrari che con hanno prodotto spettacoli, formato generazioni di artisti, inventato tecniche espressive e sperimentato con successo il principio della contaminazione interdisciplinare. Il lavoro di ricerca dei due direttori artistici si è concentrato sul superamento di ogni barriera estetica formale, privilegiando il messaggio insito all’arte piuttosto che la ricerca dell’originalità ad ogni costo.
La compagnia ha prodotto spettacoli di danza per il teatro e per gli spazi non convenzionali. OPLAS, al culmine di questi venticinque anni di danza nel mondo, si fregia di essere una compagnia indipendente, irriverente e poco consona agli stili imposti: sempre fedele ai propri principi, non si è mai piegata ai dictat imposti dalle mode di passaggio, né ai voleri delle ventate politiche di passaggio.

Martedì 2 Agosto, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
DancehausPiù | Natuur // solo version

Coreografia e danza: Annalì Rainoldi
Musica originale: Fabio Malizia
Luci: Olivier Thessier
Scenografia: Annalì Rainoldi e Michela Priuli
Produzione: DancehausPiù
Coproduzione: Centre National Chorégraphique de Nantes
Durata: 20’

Lo studio del simbolo e del segno dietro e dentro il tratto dell’artista Hieronymus Bosh è la fonte di ispirazione per questo nuovo lavoro. Dare spazio, corpo e movimento, dare vita ai suoi personaggi, alle visioni oniriche, alle metamorfosi che attraversano i suoi dipinti, con particolare attenzione al Giardino delle delizie, pretesto per creare una metamorfosi di un caos ordinato in cui divino e demone sono della stessa natura e matrice dell’umano, in tutte le sue possibili evoluzioni e trasformazioni.
Il paesaggio diventa territorio di incontro, di permeabilità, di fusione e continuo dialogo tra la danza e la composizione sonora, dove il corpo diventa strumenti e la musica, atmosfera tangibile.

Annalì Rainoldi è danzatrice e coreografa, artista associata a DancehausPiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes. Danza negli spettacoli di MK Michele di Stefano, Emio Greco, Lucinda Childs, Susanna Beltrami, Luciano Padovani, Emanuel Gat, Helen Cerina. I suoi lavori autoriali sono selezionati e ospitati dalla rete Anticorpi XL, Fabbrica Europa, Romaeuropa DNA, MaggioDanza, festival Exister, Danz’è Oriente Occidente, festival delle miniature di Belgrado, idnight di Hereford UK.
Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e simboli si intreccia con il tema della memoria, intesa sia come memoria del corpo che rivela l’essenza profonda dell’essere umano, sia come memoria emotiva che si rivela attraverso il gesto guidato dalla pura intuizione, sia come memoria collettiva attraverso l’uso di segni e simboli.

Martedì 2 Agosto, ore 21.45 – DANZA
Teatro Fenaroli
Vetrina Coreografica FLIC*25 – Spazio ai Giovani!

La vetrina “FLIC*25 – Spazio ai Giovani!” vuole offrire visibilità ad artisti singoli, gruppi, Compagnie e Associazioni di tutta Italia selezionati tramite bando.
I progetti saranno sottoposti alla commissione composta dalla Direzione Artistica e Organizzativa del Festival, dalla coreografa Annalì Rainoldi, dall’operatrice teatrale Francesca Saraullo e dalla giuria demoscopica. La performance vincitrice della serata (sotto forma di studio) avrà la possibilità di presentare una performance completa all’interno della programmazione della prossima edizione del FLIC.

Mercoledì 3 Agosto, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
Equilibrio Dinamico Dance Company | Nubìvago

Equal to Men
Coreografie e set concept: Roberta Ferrara
con: Serena Angelini
Disegno luci: Roberta Ferrara
Costumi: Franco Colamorea
Spettacolo vincitore di: SoloTanz Festival 2018 Miglior Coreografia & Danzatrice
Segnalazione: Network Danza Urbana 2018 & Vetrina della Giovane Danza D’autore Anticorpi XL 2019
Selezionato per: Craft Choreography – Platform for Contemporary Dance 2021

Tutto nel Segno di Lei
Coreografia, set concept e costumi: Roberta Ferrara
con: Antonello Amati e Giulia Bertoni
Luci: Roberto Colabufo

Continuum
Concept, coreografia e disegno luci: Matthias Kass & Clément Bugnon
con: Serena Aneglini, Beatrice Netti, Camilla Romita, Antonello Amati e Giulia Bertoni

Triplo programma proposto sotto il titolo Nubìvago, parola circondata da un alone di sospensione e magia che indica chi di solito si perde fra i propri pensieri, chi vaga fra le nuvole del mentale e resta affascinato da quei panorami. Non è solo un perdersi, infatti, ma un ricavare piacere da quel viaggio errante fra ragione e sfumature oniriche.
Connesse da questa sensazione le tre coreografie sono creatrici di cosmi, interrogativi della mente e in empatia con le sensazioni e le emozioni tutte.
Equal to Men è ispirato al mito eterno delle Amazzoni, donne guerriere in groppa ad un focoso cavallo che Omero definì “uguali agli uomini” in segno di rispetto.
Tutto nel segno di lei si ispira invece all’opera Vita Nova, provando a restituire l’intensità sconvolgente dell’amore in essa narrato da Dante Alighieri. Una coreografia fatta di ascolto, sguardi, ascese e cadute, rincorse, braccia tese in un abbraccio mai compiuto, una ricerca mai appagata piena di quello struggimento che “move il sole e l’altre stelle”.
Nel terzo pezzo, Continuum, i coreografi Matthias Kass e Clément Bugnon portano in scena la loro idea di tempo, di durata, di quel flusso continuo di minuti, ore e giorni che compone la nostra idea di vita tra nascita e morte.

Equilibrio Dinamico Dance Company, fondata nel 2011 da Roberta Ferrara e oggi con sede a Bari, si è proposta da subito come compagnia di repertorio dal respiro internazionale chiamando diversi coreografi a creare lavori per il gruppo, tra cui Jiří Pokorný, Igor Kirov, Matthias Kass & Clément Bugnon, Marco Blázquez, Riccardo Buscarini. Nel 2021 Equilibrio Dinamico Dance Company è stata riconosciuta dal Ministero della Cultura quale Organismo di Produzione della Danza Under35 e a maggio 2022 è stata tra le compagnie presentate alla NID-New Italian Dance Platform di Salerno, la piattaforma che raccoglie il meglio della danza italiana da esportare all’estero.

Venerdì 5 Agosto, ore 20.00 – TEATRO
Polo Museale Santo Spirito
Christian Consalvo | Dove Dormono le Stelle: la Genesi / Corteccia

Dove Dormono le Stelle: la Genesi
con: Sara Gaboardi, Beatrice Scigliuzzo, Giorgia Segatto e Laura Violatto
Durata: 20′

Corteccia
con: Giovanni Careccia
Durata: 15′

Dove Dormono le Stelle: la Genesi è una performance site-specifc ispirata alla mostra di Valentina Colella “Dove Dormono le Stelle”. Ad Introdacqua (AQ) tra le insenature del Monte Playa esiste una leggenda che parla di stelle. Dove nascono i sogni? Tra le stelle forse. Non sono le stelle però solo idrogeno, elio, ossigeno e carbonio con una piccola percentuale di elementi più pesanti, detti metalli? La performance indaga proprio questo: il rapporto tra sogno e disillusione.

Corteccia è una performance site-specifc ispirata alla mostra “L’Uomo si fa Corteccia” di Carla Trivellone. L’uomo nel suo vivere quotidiano vive nel loop costante del “fare qualcosa” che lo allontana dal sentire. Sentire sé stesso, sentire l’altro, sentire il pianeta che lo circonda. Bisogna recuperarsi recuperare le nostre sensazioni. Tornare alla natura, tornare alla pelle. La pelle che ci avvolge e ci protegge. Pelle che porta i segni di una vita intera. La pelle, la nostra Corteccia.

Christian Consalvo (Lanciano, 1990) è autore, dramaturg e videomaker freelance. Si avvicina alla danza all’età di undici anni e dopo la maturità classica viene ammesso e si diploma presso l’Accademia dello Spettacolo M.A.S. di Milano.
Nel 2012 entra a far parte della Compagnia di Danza Contemporanea Lost Movement di Nicolò Abbattista danzando in tutte le produzioni fino al 2016 e dal 2015 ne diventa co-autore, regista e dramaturg, vincendo il Premio del Pubblico della Rete della IV Edizione de La Danza in 1 Minuto. Nel 2015 fonda, insieme a Nicolò Abbattista, il Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente di Milano, realizzando nel 2020 la creazione video Ceci n’est pas une vidéo, con il quale viene selezionato per la rassegna “Interfaccia Digitale” all’interno di HangartFest.
Dal 2018 è dramaturg per il danzautore Giovanni Careccia.

Sabato 6 Agosto, ore 21.00 – TEATRO
Polo Museale Santo Spirito
Teatro al Femminile | I Dialoghi della Vagina

Scritto e diretto da: Virginia Risso
con: Gaia Contraffatto e Virginia Risso
Scenografia: Elena Romanovskaya
Costumi: Estelle Vintage
Tecnico audio-luci: Vincenzo Fiumara
Ufficio Stampa: Antonella De Tino
Durata: 60′

Lo spettacolo, prodotto da Teatro al Femminile, è scritto e diretto dalla pluripremiata Virginia Risso, artista poliedrica nel panorama teatrale italiano.
In scena, insieme all’autrice, c’è Gaia Contrafatto, anche lei collaboratrice storica di Teatro al Femminile.
I dialoghi della Vagina è una stand-up comedy in cui l’interazione con il pubblico abbatte non solo la quarta parete, ma anche tabù e luoghi comuni legati all’universo femminile. L’irresistibile capacità delle attrici di raccontare e raccontarsi, regala allo spettatore una performance esilarante e molti spunti di riflessione.
A fare da sfondo, le opere della pittrice russa Elena Romanovskaya.

Teatro al Femminile è una realtà nata a Torino nel 2017, che oggi opera su tutto il territorio nazionale.
L’intento è quello di comunicare, attraverso la potenza dell’Arte, l’importanza di vivere in un mondo in cui tutti abbiano pari diritti e pari opportunità, proponendo un messaggio di lotta contro ogni tipo di discriminazione e prevaricazione.

Lunedì 8 Agosto, ore 21.00 – MUSICA
Polo Museale Santo Spirito
Gennaro Spinelli & the Romanì Project in Concerto
Durata: 90’

Un percorso musicale e canoro nella lingua romaní dei Rom italiani di antico insediamento, per un viaggio ideale attraverso l’intimità di un’arte assolutamente originale; un concerto in cui suoni, parole e colori rievocano le radici di un popolo millenario, caratterizzato da tante sfumature e intensissime emozioni.

Gennaro, Giulia ed Evedise Spinelli sono tre fratelli italiani di etnia Rom. Dopo aver frequentato il conservatorio di Pescara si esibiscono singolarmente o in gruppo in tutto il mondo. Figli d’arte del noto Alexian Santino Spinelli, i tre giovani musicisti sono il nucleo centrale del gruppo Romanì Project, a cui si aggiungono di volta in volta un numero variabile di colleghi abruzzesi selezionati e di altissimo livello.

The Romaní Project è un progetto nato dalla volontà di diffondere la musica etnica contemporanea della cultura Romaní nei molti degli stili che la compongono. Un viaggio artistico culturale che si muove dall’India all’Italia, passando per il Jazz Manouche, il Flamenco, la musica balcanica e la musica classica attinta dalla tradizione Romaní dai grandi compositori. Uno spettacolo di colori, note e danze che rispecchiano la più pura tradizione Rom in una veste contemporanea. 

Martedì 9 Agosto, ore 21.00 – TEATRO
Polo Museale Santo Spirito
Daniela Poggi | Ricordami

di e con Daniela Poggi
Durata: 90’

Un percorso d’amore nella memoria perduta.
Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. La protagonista si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica, in un flusso di parole che compongono un soliloquio. È un grido silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Prima che sia troppo tardi, tutto deve essere rivelato, detto, ricordato. Racconto di vita confermato da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle mani della madre, perché le porti con sé in quel viaggio estremo. Daniela Poggi si svela nella malinconia della maternità mancata, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da sé stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza. E di fronte all’asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l’autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero. Piccoli incastri narrativi, ironici e lievi, compongono il puzzle di questo romanzo, che si conclude in una delicata scena di intima quotidianità. Di quella notte resteranno due madri e due figlie.

Daniela Poggi (Savona) nasce e cresce in un famiglia in cui l’arte si respirava ovunque: un nonno e uno zio tenori, una mamma miss, un papà mercante d’arte, un cugino pittore d’arte contemporanea. Si avvicina al teatro a 14 anni interpretando Andromaca di Racine in lingua francese. Dal teatro al cinema alla televisione, tanti i ruoli, tante le sfide, sempre con la stessa passione, con lo stesso desiderio di entrare in un mondo sconosciuto per regalare al pubblico emozioni autentiche.

Lunedì 22 Agosto, ore 21.00 – MUSICA
Polo Museale Santo Spirito
Chimera Ensemble in Concerto

Musiciste: Valentina Di Marco, Natalia Tiburzi, Emilia Di Pasquale, Tamara Manganaro, Flavia Massimo, Adriana Marinucci e Beatrice Ciofani
Durata: 60′

Il concerto di Chimera Ensemble vede in scena un repertorio vario con brani di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Nino Rota, Leonard Cohen, i Queen, Lucio Battisti, Fiorella Mannoia, Domenico Modugno e molti altri.
Il gruppo ha all’attivo già numerosi concerti in Italia con ampi consensi da parte della critica. Ha realizzato molti eventi finalizzati a sostenere cause importanti, sposando spesso il tema della violenza sulle donne e partecipando a eventi di beneficenza.
La novità di quest’anno è la presenza di un’attrice che fa da filo conduttore tra un brano e l’altro.

Chimera Ensemble è una formazione nata nel 2017 da un’idea del Maestro Valentina Di Marco, un gruppo tutto al femminile composto da: pianoforte, quartetto d’archi, voce solista e direttrice.
Le 7 musiciste propongono un repertorio musicale che va dalla musica dei grandi autori classici alle intramontabili colonne sonore, con arrangiamenti originali e scritti appositamente per questo tipo di ensemble.
Pianoforte: Valentina Di Marco
Voce: Natalia Tiburzi
Direttore: Emilia Dì Pasquale
Violino: Beatrice Ciofani
Violino: Tamara Manganaro
Viola: Adriana Marinucci
Violoncello: Flavia Massimo
Voce recitante: Alessandra Relmi

Giovedì 25 Agosto, ore 21.00 – TEATRO
Polo Museale Santo Spirito
Eva Martelli | Lettere alla Terra

Regia: Eva Martelli
Durata: 60’

Lettere alla Terra, restituzione finale del Laboratorio di scrittura e teatro condotto a FLIC da Eva Martelli, è un epistolario, o meglio un carteggio, una sequenza di lettere indirizzate alla Madre Terra che diventa azione scenica.
Le lettere, interpretate dai partecipanti/autori, appassionate ed intime, nascono dalla riflessione sulla nostra relazione con la Natura e sull’incidenza che le azioni dell’uomo hanno sull’ecosistema e sui cambiamenti climatici.
La Terra che ci “sustenta et governa et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”, sembra lamentare la nostra distrazione e soprattutto la nostra irriconoscenza. Ecco, allora, che bisogna assumersi la responsabilità di parlare con Lei, per scusarsi, forse, o per farle una dichiarazione d’amore, come la si farebbe ad una madre, e cogliere l’occasione per comunicare i nostri buoni propositi.
Un appassionato tentativo di riconciliazione, alla ricerca di una ritrovata armonia. Un canto d’amore per la Madre Terra che svela tutta la fragilità dell’Uomo che alla fine del suo viaggio troverà casa proprio nel suo ventre.

Eva Martelli si è diplomata in Recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e ha collaborato con Teatri stabili e privati. Negli ultimi anni si è dedicata alla regia e alla scrittura per la scena. Suoi spettacoli sono stati rappresentati anche all’estero. Conduce anche un’intensa attività didattica, tenendo corsi di recitazione, dizione, lettura espressiva, comunicazione e scrittura creativa.
Nel 2021 ha vinto il Premio speciale “Giovanni Arpino” – Premio InediTO Colline di Torino con il testo teatrale Le stanze di Marco. Pantani, il ciclista e il Premio Nazionale Zirè d’Oro, sezione Poesia d’amore (XXIV edizione). Sue poesie sono state pubblicate sulla rivista letteraria “Formicaleone” e un racconto è presente nell’antologia Noi non siamo sole. Otto storie di solidarietà femminile a cura di Massimiliano Baldassarre, Gaalad Edizioni, 2022
È titolare della cattedra di Dizione presso l’Accademia ArteMente di Milano, Centro di Alta Formazione per la Danza e docente per la Summer School 2022 – Scuola Civica Paolo Grassi.

Giovedì 8 Settembre, ore 21:00 – TEATRO
Polo Museale Santo Spirito
Sonia Barbadoro e Francesco Villano | Il Giardino
(prima nazionale)

di e con Sonia Barbadoro e Francesco Villano
Testo: Zinnie Harris
Traduzione: Monica Capuani
Sound Design: Dario Felli
Durata: 45′

Una cucina fatiscente, una coppia senza figli, una città americana e le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico sono gli elementi fondanti di questo testo breve di Zinnie Harris, autrice tra le più prolifiche e apprezzate della scena britannica contemporanea, pluripremiata per i suoi rivoluzionari adattamenti di opere classiche.
In un quotidiano monotono e spoglio, tra depressione e frustrazione, si fa strada nella vita di Jane e Mac una speranza: dal linoleum della loro cucina nasce un piccolo alberello di melo. È l’Eden ritrovato o una disperata illusione? La catastrofe del sovraffollamento, dell’esaurimento delle risorse, del riscaldamento globale prendono nelle vite dei due personaggi la forma di una irreversibile crisi esistenziale, cui l’autrice dà i toni concisi di un linguaggio intimo e disperato. I dialoghi asciutti, le pause, i rumori che trapelano dall’esterno, lasciano spazio all’immaginazione e regalano all’ascolto una ricchezza evocativa che cattura e lascia storditi.

Sonia Barbadoro, diplomata all’Accademia Nazionale D’arte Drammatica “Silvio D’Amico”, diretta dai maggiori registi italiani calca i più importanti palcoscenici italiani, spaziando con versatilità dai ruoli comici ai drammatici .
Dal 2016 al 2019 prende parte alla trasposizione teatrale di Ragazzi di vita con la regia di Massimo Popolizio, che si aggiudica i premi Ubu, Le Maschere del Teatro e il Premio della Critica. Attiva anche in cinema e televisione, è nel cast del film Governance di Michel Zampino nel ruolo dell’ispettrice Ricciardi in selezione per i David di Donatello nella categoria Miglior Attrice non Protagonista . E’ la protagonista della serie Ms. Rossi del regista Pat Battistini, per la cui interpretazione si aggiudica diversi premi come miglior attrice in festival italiani e internazionali.

Francesco Villano, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, si forma poi all’ Ecole des Maitres scuola internazionale di perfezionamento teatrale guidata da Denis Marleau. Lavora tra gli altri con Antonio Latella, Lisa Ferlazzo Natoli, Emma Dante, Veronica Cruciani, Davide Iodice, Carmelo Rifici, Serena Sinigaglia. Insegnante di recitazione per la cattedra di Storia del Teatro dell’Università Sapienza di Roma e in diverse scuole di teatro tra cui la Scuola Europea per l’Arte dell’Attore di San Miniato e l’accademia Ernst Busch di Berlino. Nel 2010 fonda con Michelangelo Dalisi e Marco Cacciola la compagnia InBalìa, con la quale realizza diversi spettacoli.

Domenica 11 Settembre, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
Spellbound Contemporary Ballet
Marte
di Marcos Morau
The Real You
di Mauro Astolfi

Marte
Regia e coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
Assistente alla coreografia: Lorena Nogal Navarro
con: Lorenzo Capozzi, Riccardo Ciarpella, Linda Cordero, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Caterina Politi e Aurora Stretti
Disegno luci: Marco Policastro
Realizzazione costumi: Anna Coluccia
Durata: 25′

The Real You
Coreografia di: Mauro Astolfi
con: Anita Bonavida, Lorenzo Capozzi, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili, Miriam Raffone e Martina Staltari
Musiche originali: Andrea Buttafuoco
Disegno luci: Marco Policastro
Costumi: Anna Coluccia
Produzione: Spellbound con il contributo del Ministero della Cultura
in collaborazione con: Dap Festival, Fuori Programma Festival e Civitanova Danza Festival
Durata: 30′

È Marte, Dio della guerra, ma anche della passione, della sessualità, della perfezione e della bellezza, a dare il titolo al lavoro pensato per Spellbound Contemporary Ballet da Marcos Morau, coreografo valenciano con sede a Barcellona oggi tra i più apprezzati nel panorama della danza mondiale per gli scenari immaginifici che è capace di creare.
In Marte Morau pensa a tutto ciò che ha lasciato e a tutto ciò che non potrà mai più essere, quel momento in cui la realizzazione e il fallimento sono raggiunti in tutto il loro splendore e tutto è vissuto come se il mondo si scontrasse domani.
Marte rappresenta quel pianeta vuoto e ostile che attende di essere colonizzato da un gruppo di giovani, in una sorta di celebrazione nell’Europa del XXI secolo, con tutta la forza della sua gioventù e del suo desiderio come forza motrice. Piacere, desiderio e tensione sono gli elementi centrali di questo progetto. Un conflitto tra l’individuo e la collettività, tra il presente e un futuro incerto, tra la materia organica e la tecnologia, dove si rivela una nuova concezione della forma astratta.

The Real You di Mauro Astolfi è invece la costruzione di uno spazio dove poter ritrovare un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Cosa possiamo mettere davanti a tutto nella nostra vita per scoprire cosa siamo oppure cosa non siamo? È deciso che esistiamo solo come un risultato scientifico universalmente riconosciuto, o forse possiamo trovare un’identità al di fuori del modello cristallizzato di chi già ha pensato la nostra di vita? Partiamo con un’indagine della comunità dove viviamo e che conosciamo meglio, e cerchiamo di non invecchiare sommersi da una moltitudine di prospettive teoriche. Cerchiamo in noi la determinazione per sottrarci alle regole che stabiliscono come dovremmo interpretare ad esempio la vita sociale. Lavoriamo per trovare da noi stessi il nostro ordine e il nostro conflitto preferito.

L’Associazione Spellbound nasce nel 1994 come struttura per accogliere progetti di organizzazione e produzione in ambito di spettacolo dal vivo, con una specializzazione nel settore danza su scala internazionale.
Cuore delle attività di produzione è la compagnia Spellbound Contemporary Ballet con la direzione artistica del coreografo Mauro Astolfi, sostenuta dal Mic – Ministero della Cultura dal 2000 e realtà di punta nella rappresentanza italiana su scala internazionale, con tour in Spagna, Germania, Lussemburgo, Svezia, Inghilterra, Francia, Svizzera, Russia, Bielorussia, Corea, Thailandia, Indonesia, Hong Kong, Azerbaigian, Turchia, Cipro, Singapore, Georgia, Canada, USA, Panama, Israele, Messico, Cina, Giappone.
Le attività di Spellbound abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale.
Nel 2020, in occasione dei festeggiamenti per il venticinquennale dell’Associazione e dell’omonima Compagnia, viene prodotto uno spettacolo a firma di tre autori, Mauro Astolfi, Marcos Morau e Marco Goecke che trasforma il compleanno della Compagnia in un’occasione per mettere in campo un lavoro ambizioso che, nella stagione colpita dal covid, reagisca al fermo generale con uno slancio produttivo che ponga le basi per una nuova rinascita.

Lunedì 12 Settembre, ore 21.00 – DANZA
Teatro Fenaroli
Spellbound Contemporary Ballet | Yes, of course it hurts

Regia e coreografia: Mauro Astolfi
Produzione: Spellbound con il contributo del Mic – Ministero della Cultura
Durata: 30′

Yes, of course it hurts nasce da una forte impressione avuta dalla lettura della meravigliosa omonima poesia di Karin Boye, una riflessione profonda e acuta sulla necessità del dolore nella nostra vita come momento di trasmutazione e di comprensione della inevitabilità dello stesso. Un dolore che già ci accompagnava, ma che non bisogna temere, perché è in quel momento, quando ci si libera dalla paura del dolore che creiamo il nostro mondo.

L’Associazione Spellbound nasce nel 1994 come struttura per accogliere progetti di organizzazione e produzione in ambito di spettacolo dal vivo, con una specializzazione nel settore danza su scala internazionale.
Cuore delle attività di produzione è la compagnia Spellbound Contemporary Ballet con la direzione artistica del coreografo Mauro Astolfi, sostenuta dal Mic – Ministero della Cultura dal 2000 e realtà di punta nella rappresentanza italiana su scala internazionale, con tour in Spagna, Germania, Lussemburgo, Svezia, Inghilterra, Francia, Svizzera, Russia, Bielorussia, Corea, Thailandia, Indonesia, Hong Kong, Azerbaigian, Turchia, Cipro, Singapore, Georgia, Canada, USA, Panama, Israele, Messico, Cina, Giappone.
Le attività di Spellbound abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale.
Nel 2020, in occasione dei festeggiamenti per il venticinquennale dell’Associazione e dell’omonima Compagnia, viene prodotto uno spettacolo a firma di tre autori, Mauro Astolfi, Marcos Morau e Marco Goecke che trasforma il compleanno della Compagnia in un’occasione per mettere in campo un lavoro ambizioso che, nella stagione colpita dal covid, reagisca al fermo generale con uno slancio produttivo che ponga le basi per una nuova rinascita.

Lunedì 12 Settembre, ore 21.45 – DANZA
Teatro Fenaroli
Compagnia Lost Movement | Game of Role
(prima nazionale)

Coreografia: Nicolò Abbattista
Drammaturgia: Christian Consalvo
con: Maria Chiara Bono, Giovanni Careccia, Francesca Lastella, Enrico Luly, Davide Galuppi
Musica: Filippo Ripamonti
Coproduzione: FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea
Durata: 20′

Un Game of role (Gioco di ruolo o GDR) è una tipologia di videogame in cui i giocatori, assumendo il ruolo di uno o più personaggi, si immedesimano completamente nei personaggi, negli eventi, nelle ambientazioni grazie alla narrazione estremamente realistica. La ricerca coreografica nasce dall’esperienza di uno degli autori col mondo dei videogame, in particolare ispirandosi alla saga giapponese di Final Fantasy, per approfondire tre esperienze del giocatore: l’adrenalina provata davanti allo schermo, la competitività con gli altri giocatori e le relazioni virtuali.
La coreografia vede, attraverso il gioco, l’alternarsi di vari temi come la figura del supereroe, la contrapposizione tra realtà e finzione, le affollate solitudini adolescenziali, l’adulto che torna a contattare il suo bambino interiore, cercando così di portare lo spettatore dalla dimensione del gioco alla dimensione della realtà per lasciare in sospeso la seguente domanda: cosa è reale e cosa non lo è?

La compagnia Lost Movement nasce nel 2011 da un’idea di Nicolò Abbattista. L’interesse del coreografo è rivolto alla quotidianità delle persone e al contesto di socialità e relazioni in cui siamo immersi. Preponderante diventa allora il gesto, nella sua verità, nel suo diventare Segno di un codice comune che l’osservatore può decifrare.
La compagnia ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Danz’è Off 2015, finalista per Premio Prospettiva Danza e Teatro 2017 di Arteven, selezionata per IDACO festival (New York), Solo Dance Contest (Gdansk, Polonia), vincitrice di Abelianodanza Contest 2018, Time To Move 2019, Nessuno Resti Fuori – festival di teatro, città e persone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi