Teatro Comunale di Ferrara, presentata la stagione 2022 di Opera e di Balletto: 9 i titoli, da oggi aperte le vendite
Quattro titoli d’opera, tre spettacoli di danza, un omaggio (anche per immagini) alla musica sacra di Vivaldi e un concerto dedicato a chi ama il teatro, ma anche il grande cinema. A presentare la Stagione d’opera e di balletto 2022, con il direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Marcello Corvino, sono l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, il presidente onorario Leone Magiera e il direttore generale Moni Ovadia, insieme al presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi e ad alcuni dei protagonisti del cartellone 2022. Si tratta della presentazione della seconda parte della stagione 2021/2022 del Teatro Comunale di Ferrara, che si completa con il cartellone di prosa già avviato ad ottobre e che proseguirà nel 2022 con altri dieci titoli e della stagione di Teatro Ragazzi dedicato ai giovani e alle scuole. Focus sarà l’opera, la musica e la danza, racchiuse in un unico cartellone che abbraccia più discipline, tra cui – curiosità di quest’anno – l’arte circense, senza dimenticare la potenza evocativa del cinema. I biglietti saranno in vendita a partire da oggi, 1° dicembre. Per informazioni sulla stagione e sui prezzi: www.teatrocomunaleferrara.it, 0532.202675, biglietteria@teatrocomunaleferrara.it.
A inaugurare il cartellone è la danza, con Lo Schiaccianoci sabato 8 e domenica 9 gennaio. Tra i capolavori del balletto classico, reso immortale dal genio di Čajkovskij, Lo Schiaccianoci sarà rappresentato dalla prestigiosa e acclamata compagnia Russian Classical Ballet, che dal 2005 si propone di conservare la tradizione del balletto classico russo, diretta da Evgeniya Bespalova.
Tutti i titoli lirici in cartellone all’Abbado sono frutto di nuove e importanti collaborazioni e coproduzioni con altri enti teatrali nazionali. Sabato 22 e domenica 23 gennaio va in scena L’Orfeo, favola in musica di Claudio Monteverdi su libretto di Alessandro Striggio (edizione Critica Bernardo Ticci Edizioni). Primo vero capolavoro del genere del melodramma, tipico dell’età rinascimentale, l’opera è una nuova produzione firmata Teatro Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, con Ottavio Dantone alla guida dell’Accademia Bizantina, riconosciuta di recente come la seconda migliore orchestra al mondo dalla rivista Gramophone, e con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi. Tra i due finali originali di cui l’opera gode – quello tragico e quello lieto – regista e direttore hanno concordato una terza via, dal finale aperto. “È più giusto, attuale e comprensibile – aveva detto Pizzi – vedere il cantore degli dei chiuso nella propria solitudine, nei propri dubbi e tormenti. È una soluzione che il pubblico di oggi può condividere”.
Con Ernani, in cartellone il 4 e il 6 febbraio, va in scena la più bella opera giovanile di Giuseppe Verdi, insieme a Nabucco e a Macbeth, in cui la violenta forza pura della vendetta trova la sua massima espressione d’intensità e vibrazione. La nuova produzione (Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Valli di Reggio Emilia) è affidata nella direzione musicale ad Alvise Casellati, che dirigerà l’Orchestra dell’Emilia Romagna Arturo Toscanini. Nel cast le grandi voci del repertorio verdiano riconosciute a livello internazionale. Spicca il celebre tenore statunitense Gregory Kunde, “Premio Bellini d’Oro” del 2013 e insignito del “Cavalierato di Verdi” a Parma. La regia è affidata al poliedrico Gianmaria Aliverta.
Circo acrobatico e danza si uniscono in geometrie per dare vita a un sogno. È quello di Alice in Wonderland, spettacolo tratto dal celebre romanzo di Lewis Carroll del 1865, In scena l’8 marzo i trenta atleti, ballerini e acrobati del Circus–Theatre Elysium di Kiev.
L’amore che trascende la morte è al centro dello spettacolo di balletto Giselle, il 5 aprile in scena al Comunale che ospiterà l’atteso Balletto Yacobson di San Pietroburgo, che riprende la coreografia di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa su musiche di Adolphe Adam. La compagnia pluripremiata (Golden Soffit Saint-Petersburg Theatre Award, Golden Mask National Theatre Award e Premio Taglioni, solo per citarne alcuni) prosegue nel progetto di tutela e di riscoperta dei tesori artistici del passato.
Il 23 aprile, nel giorno dedicato al patrono di Ferrara, San Giorgio, il Teatro Comunale si apre a Sacro Vivaldi, con la musica sacra di Antonio Vivaldi e le immagini scelte per l’occasione da Vittorio Sgarbi, anche voce narrante dello spettacolo. A dirigere l’Orchestra e il Coro Accademia dello Spirito Santo è il Maestro Federico Maria Sardelli, tra i massimi esperti di Vivaldi al mondo. L’installazione scenografica è affidata a Lorenzo Cutùli. In programma Concerto per archi in sol minore RV 157, Stabat Mater RV 621, Sinfonia per archi in si minore RV 168 e Dixit Dominus RV 594, arricchite dalle voci del soprano Silvia Frigato, del mezzosoprano Aurora Faggioli, del tenore Alessio Tosi e del basso Mauro Borgioni.
La Cecchina, ossia La buona figliuola, dramma giocoso per musica di Niccolò Piccinni su libretto di Carlo Goldoni, è il titolo con cui si conferma la collaborazione tra il Teatro e il Conservatorio della città, in due date: il 20 e il 21 maggio. Protagonisti i solisti e l’Orchestra del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, diretti dal Maestro Marco Titotto, che cura l’adattamento dell’opera insieme al regista Giovanni Dispenza. Quello che può essere considerata “la vera prima opera buffa”, per la prima volta sarà rappresentata a Ferrara in epoca moderna.
L’inserimento del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro della letteratura operistica, nel cartellone di quest’anno (28 e 30 giugno) assume un particolare rilievo. Si tratta di un’operazione riservata a 18 giovani (tutti under 35), ma talentuosi cantanti, selezionati su oltre 350 richieste arrivate da tutto il mondo. Per quasi un mese Ferrara e il suo teatro diventeranno una fucina creativa, con uno studio specifico della vocalità mozartiana a cura di Leone Magiera, ideatore del progetto e direttore musicale. Moni Ovadia curerà la regia dell’opera. Leone Magiera li preparerà personalmente, nella convinzione che solo un lavoro specifico sul singolo artista possa far sbocciare un talento avviandolo a una solida carriera. Sarà anche l’occasione per ascoltare Daniel Smith, giovane ma già affermato direttore d’orchestra alla guida dell’Orchestra Città di Ferrara.
Chiude la stagione 2022 un omaggio al grande cinema e alle sue musiche con Concerto grosso per Luis Bacalov, il 15 luglio, con Maria Grazia Cucinotta, interprete de “Il Postino”, e qui tessitrice di sincretici fili conduttori tra musica, teatro e cinema. Un viaggio nell’arte e nel genio del compositore italo-argentino Luis Bacalov, un percorso empatico fondato da parole, colonne sonore con proiezioni di sigle cinematografiche, musiche eseguite dal vivo. Ideatore dello spettacolo fu lo stesso Bacalov, Premio Oscar proprio con Il Postino, che insieme all’amico regista Carlos Branca lo immaginò. Sul palco l’Orchestra Città di Ferrara & ÀNEMA, che interpretano alcune delle colonne sonore che hanno segnato la straordinaria carriera del compositore, collaboratore dei più grandi registi, tra cui Pier Paolo Pasolini (ne Il Vangelo secondo Matteo), Michael Radford (con Il Postino), Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Francesco Rosi, Federico Fellini (La città delle donne), Quentin Tarantino (Django Unchained e Kill Bill). Alla serata partecipano anche i talentuosi allievi della Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, e i solisti del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara (Rachele Amore, Erika Corradi, Giuseppe Ferro e Cecilia Ottaviani) accompagnati da Pasquale Morgante alle tastiere.
PRIMA DELLA PRIMA: INCONTRO CON I PROTAGONISTI. Anche per il 2022 proseguono gli incontri con i protagonisti e di introduzione alle opere liriche, per saperne di più sulle opere in cartellone e sul recitar cantando. Gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito, grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
L’ORFEO
20 gennaio ore 17
Massimo Marino (Corriere di Bologna) intervista i protagonisti dell’opera
ERNANI
3 febbraio ore 17
Enrico Stinchelli (La Barcaccia) intervista i protagonisti dell’opera
SACRO VIVALDI
22 aprile ore 17
Angelo Foletto (critico musicale de La Repubblica) intervista i protagonisti
Federico Maria Sardelli presenta il suo nuovo libro Il volto di Vivaldi (Sellerio, 2021)
LA CECCHINA
19 maggio ore 17
Luca Baccolini (Repubblica Bologna) intervista il direttore d’orchestra Marco Titotto e il regista Giovanni Dispenza
DON GIOVANNI
24 giugno ore 18
Cristiano Bendin intervista il direttore musicale Leone Magiera e il regista Moni Ovadia
[In alto: Balletto Yacobson di San Pietroburgo, Giselle (foto di Mikhail Logvinov)]