In scena a Ferrara due creazioni di Virgilio Sieni
FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA 2021
Doppietta al Teatro Comunale di Ferrara per Virgilio Sieni con gli spettacoli DANZA CIECA (21 ottobre) e PARADISO che il 23 ottobre debutta in Emilia Romagna
Lo spazio tattile dialoga con il concetto di aura, ricordando Dante. Conclude il festival la prima nazionale di Emio Greco il 6 novembre con Blasphemy Rhapsody sulla mutabilità della vita.
La Compagnia Virgilio Sieni ritorna al Teatro Comunale di Ferrara con due appuntamenti in programma per il Festival di danza contemporanea: Danza cieca giovedì 21 ottobre e Paradiso sabato 23 ottobre, che dopo la prima assoluta a Napoli e la performance di Pesaro debutta in Emilia Romagna. Vendita in biglietteria (martedì e mercoledì ore 16–19, giovedì, venerdì e sabato: ore 10–12.30 e 16–19. Nei giorni di programmazione aperta sino a inizio spettacolo) e on line sul www.teatrocomunaleferrara.it e su www.vivaticket.it.
DANZA CIECA. Giovedì 21 ottobre alle ore 20.30 protagonista è Danza Cieca, con lo stesso Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, in un duetto sulla tattilità con musiche elettroniche originali eseguite dal vivo di Spartaco Cortesi. Ascolto, tenuità, spazio, gioco e rito, potenza dell’attesa, incrinatura della materia fonte inesauribile di gesti, parti oscure del movimento, bagliore nel dettaglio, accoglienza dell’amico, apertura dello sguardo: posture e avvicinamenti che trasformano il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. La coreografia è firmata da Virgilio Sieni. I performer, così come gli spettatori, saranno sul Palcoscenico del Teatro di Ferrara, in un dialogo ancora più ravvicinato e intimo con la ‘Danza Cieca’.
PARADISO. Sabato 23 ottobre ore 20.30 la Compagnia Virgilio Sieni torna in scena con Paradiso, regia, coreografia e spazio di Virgilio Sieni. Lo spettacolo è la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia, non cerca di tradurre il testo in movimento ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore. Paradiso ha debuttato a Napoli lo scorso 25 settembre, è stato al Teatro Sperimentale di Pesaro e ora sarà per la prima volta in Emilia Romagna. Lo spettacolo si inserisce nelle celebrazioni per il 700° anno dalla morte del sommo poeta.
Virgilio Sieni su Danza Cieca: “L’anatomia del gesto si espande al concetto di spazio tattile, di aura, e include la percezione del corpo e il tono dei tessuti e dei muscoli coinvolti – così Virgilio Sieni racconta lo spettacolo – Danza cieca si fonda sullo spazio aptico tra i due interpreti e l’alone di energia che i movimenti creano intorno a loro. L’aura non è solo una sorta di alone intorno alla persona, è molto di più: comprende l’essenza della persona capace di raccogliere in sé l’invincibilità della sua origine, trasmettendo verso il fuori questa potenza. Sembrerebbe che l’aura scaturisca da questo continuo rimandare all’altro, trasmettere e travasare, portare via e rinnovare”, conclude Sieni, che è stato direttore della Biennale di Venezia Settore Danza dal 2013 al 2016 e che nel 1992 ha dato vita alla Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale.
Su Paradiso: “Il Paradiso di Dante – spiega Virgilio Sieni – ricompone il corpo secondo una lontananza che è propria dell’aura, un luogo definito dal movimento, da ciò che è mutevole. Un viaggio che si conclude nello spazio senza tempo della felicità. Il cammino di Dante – per il coreografo – non è assimilabile a niente, pura invenzione di una lingua inappropriabile che si trasforma in molecole di dialetto e oralità, gesto sospeso e luccicanze improvvise”. È un cammino “dall’umano al divino, dal tempo all’eterno”. Lo spettacolo, pertanto, “è la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia, non cerca di tradurre il testo in movimento ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore. Danza dialettale che si forma per vicinanze e tattilità”.
Il festival si chiuderà poi sabato 6 novembre ore 20.30 con la prima italiana di Blasphemy Rhapsody (ICK Dans Amsterdam) che vede l’ideazione e la coreografia di Emio Greco e Pieter C. Scholten e si basa sul concetto di perseveranza che accomuna Charleston e Pizzica, sottomissione al ritmo, la gioia e la tragedia, insieme. Un invito ad abbracciare la mutabilità della vita.
CREDITI ARTISTICI
DANZA CIECA
Coreografia Virgilio Sieni
Danza Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello
Musica dal vivo Spartaco Cortesi (elettronica)
Produzione Fondazione Matera-Basilicata 2019, Compagnia Virgilio Sieni
Foto credit: Paolo Porto
PARADISO
Regia, coreografia e spazio Virgilio Sieni
Musica originale Paolo Damiani
Danza Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Giulio Petrucci
Costumi Silvia Salvaggio
Luci Virgilio Sieni e Marco Cassini
Allestimento Daniele Ferro
Produzione Comune di Firenze, Dante 2021 Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni, Campania Teatro Festival
Collaborazione alla produzione Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli – Cremona
Foto credit: Renato Esposito
BIOGRAFIA DI VIRGILIO SIENI
Virgilio Sieni è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. Si forma in discipline artistiche e architettura, dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. È uno dei fondatori della compagnia Parco Butterfly e nel 1992 crea la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale.
Dal 2003 dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta, Centro Nazionale di Produzione della danza per la ricerca e la trasmissione sui linguaggi del corpo, uno spazio per ospitalità e residenze di artisti. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, un contesto inedito di formazione e creazione che coinvolge persone di qualsiasi età, provenienza e abilità, sull’idea di comunità del gesto.
Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011), nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese. È stato Direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo tra polis e democrazia, concependo la città attraverso la sua metafisica.
La sua ricerca si fonda su un’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo.
Nel 2019, riprendendo il percorso decennale di creazione con persone non vedenti, nasce Danza Cieca, un duetto con Giuseppe Comuniello, uno spettacolo sull’idea di spazio tattile, indagando la relazione percettiva tra gesto e incontro, attesa e tattilità (per la biografia completa: www.virgiliosieni.it/virgilio-sieni).
[In alto: Paradiso (foto di Renato Esposito)]