Da giovedì 27 agosto a San Gimignano parte l’ottava edizione di Orizzonti Verticali
Quando si parla di Toscana sicuramente San Gimignano è uno dei posti che viene in mente per primo. Il perché è molto facile a intuirsi. Questa perla del nostro paese sorge tra gli assolati colli della val d’Elsa, immerso nelle magnifiche colline senesi, cinto da mura duecentesche che abbracciano un ambiente medievale di intatto splendore.
Del resto l’Unesco nel 1990 ha iscritto San Gimignano nella Word Heritage List con questa motivazione: “Capolavoro del genio creativo umano, porta la testimonianza unica di una civiltà del passato e l’eccezionale esempio di un complesso architettonico e paesaggistico, testimonianza di importanti tappe della storia umana.”
Ebbene tra qualche giorno, esattamente dal 27 al 29 agosto 2020, in questa splendida location andrà in scena l’ottava edizione di “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere/Sentieri di carta”, manifestazione diretta da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari della Compagnia Giardino Chiuso, da sempre ispirata alle tematiche del confronto generazionale per la trasmissione delle esperienze artistiche e delle Arti sceniche.
Orizzonti Verticali è nato nel 2013 a San Gimignano, ed è curato dalla Compagnia Giardino Chiuso e dalla Fondazione Fabbrica Europa, con il contributo di Ministero dei beni e delle attività culturali e Regione Toscana, il patrocinio del Comune di San Gimignano – Assessorato alla Cultura, il sostegno di Intesa Sanpaolo e la collaborazione di Vernice Progetti Culturali.
Il 2020 per Orizzonti Verticali significa l’anno della ri-generazione, un punto zero verso un 2021 in cui la direzione auspica di poter riproporre la manifestazione nella forma che lo ha contraddistinto.
«I progetti culturali in Italia, già incapaci di ri-generarsi per molteplici motivi sovrastrutturali, hanno subito un violento arresto dopo il terremoto che ci ha colpito inaspettatamente – spiegano i direttori artistici – ma questo ci dà una grande possibilità di riflessione, come un immaginario punto di ritorno, o punto zero, per riappropriarsi dei pensieri e della elaborazione delle idee. Fin dalla nascita del progetto Orizzonti Verticali molte personalità di varie generazioni ed estrazioni artistiche hanno lasciato le loro “memorie”, le tracce dei loro percorsi proprio qui, a San Gimignano, ripartendo da queste testimonianze il festival si sedimenta e si rinnova rilanciando il valore della cultura, come bene primario di crescita collettiva».
Il filo conduttore della nuova edizione del festival sarà la scrittura, intesa come fonte primaria di trasmissione del sapere, una pagina bianca dalla quale riprendere a solcare il nostro cammino e la nostra ricerca: “…il libro comincia con due pagine bianche, tutti i libri cominciano con due pagine bianche…” come scrive Sebastiano Vassalli, autore ampiamente frequentato con tre messe in scena da Guicciardini e De Bari e legato da stima e amicizia alla compagnia.
La tre giorni, oltre all’ospitalità di pezzi di teatro e danza che avranno per scelta una forma frammentaria e performativa, accoglierà un’opera collettiva costruita day by day durante tutta la manifestazione. Quest’opera avrà la forma di un grande spazio scenico allocato al centro della città in Piazza Duomo, dove pubblico, artisti, critici e cittadini saranno invitati a dare il proprio contributo attaccando pagine di libri. Lo stesso invito verrà rivolto agli artisti che sono stati presenti nelle sette passate edizioni di Orizzonti Verticali.
Ma veniamo più dettagliatamente al programma. Giovedì 27 agosto dalle 15 alle 19 in Piazza Duomo installazione “Sentieri di carta”, concept di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, a cura di Giardino Chiuso. Realizzazione scenica Takeshi Tamashiro. L’installazione sarà aperta anche venerdì 28 e sabato 29 agosto dalle 11 alle 19.
Sempre giovedì, alle 19 in Piazza Duomo e alle 21 in Piazza Sant’Agostino, performance site specific di Giardino Chiuso che presenta “Bianchisentieri”, ideazione Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari, coreografia Patrizia de Bari, interprete Camilla Diana, costumi Rosaria Minneci, elaborazioni sonore Daniele Borri, coproduzione Giardino Chiuso, Fondazione Fabbrica Europa con il sostegno di Mibac, Regione Toscana.
Venerdì 28 agosto alle 19 in Piazza Pecori, incontro performance “Omaggio a Carlo Quartucci”. Presentazione del libro “Stravedere la scena. Carlo Quartucci. Il viaggio nei primi venti anni 1959-1979” di Donatella Orecchia. Intervengono l’autrice Donatella Orecchia e Lorenzo Mango, Professore in Discipline dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Luigi Cinque, compositore e Carla Tatò, attrice. Alle 20 in Piazza Duomo, replica di “Bianchisentieri”. Alle 21 in Piazza delle Erbe, teatro con Mondo Estremo che presenta “Il Dottor Semmelweis”, con Sergio Basile, mise en espace Andrea Di Bari. Prima nazionale. Alle 22 e 22,30 alla Rocca di Montestaffoli, di Rocco/Rosati, spettacolo di danza “Entanglement_Studio2”. Coreografia e interpretazione Lorenzo di Rocco, Jennifer Lavinia Rosati, musiche Zack Hemsey, produzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito del progetto di Residenza Orizzonti Verticali_cantiere danza, sostenuto da COB Compagnia Opus Ballet con il contributo di Mibac, Regione Toscana. Prima nazionale.
Sabato 29 agosto alle 19 in Piazza del Duomo replica di “Bianchisentieri”. Danza alle 20 in Piazza Pecori, EgriBiancoDanza presenta “Leonardo da Vinci: anatomie spirituali”, coreografia Raphael Bianco, assistente alla coreografia Elena Rolla, sound concept Diego Mingolla, musiche Alessandro Cortini, produzione Fondazione Egri per la danza con il sostegno di Mibac, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Città di Torino. Prima regionale. Alle 21,30 in Piazza delle Erbe, teatro/performance site specific, Giardino Chiuso presenta “Sto felicemente dimenticando tutto”, ideazione Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari, con Sergio Basile, Giancarlo Cauteruccio, Camilla Diana, Virginio Gazzolo, Giulia Martini, Alessio Martinoli, Carla Tatò, Angela Torriani Evangelisti, Patrizia Zappa Mulas, produzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa con il sostegno di Mibac, Regione Toscana. A questa performance finale hanno aderito artisti tra i più grandi esponenti del teatro italiano, come atto di estrema partecipazione ad un progetto che, come tanti in Italia, resiste nonostante tutto.
Per questa occasione eccezionale, Orizzonti Verticali avra’ un piccolo libro stampato da Paolo Casiraghy in tiratura limitata per Pulcinoeditore, per gentile concessione, contenente alcune immagini e frasi di uno dei maggiori scrittori italiani del ‘900: Sebastiano Vassalli.
Orizzonti Verticali, che amplia la programmazione del Festival Fabbrica Europa, è un progetto condiviso con la Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Ente Regionale per lo spettacolo dal vivo riconosciuto dalla Regione Toscana, per dare concretezza alla diffusione e all’offerta artistica su tutta la Toscana. L’interconnessione tra i due progetti è la naturale prosecuzione che la Fondazione ha come obiettivo, quello di esplorare territori fecondi e propulsivi per alimentare un pensiero artistico contemporaneo libero e propositivo.
Francesca Camponero
Per maggiori informazioni : Compagnia Giardino Chiuso Piazza Sant’Agostino 4, San Gimignano, info@orizzontiverticali.net – www.orizzontiverticali.net, twitter: @orizzontiverticali / facebook: Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere