Ma quale Giornata della Danza?!

Oggi 29 aprile, era la Giornata della Danza, promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Una giornata di festa che accomuna tutti i paesi del mondo.

La commemorazione è stata istituita nel 1982 per il Comitato Internazionale della Danza – C.I.D. dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI-UNESCO). La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre, che fu il più grande coreografo della sua epoca, il creatore del balletto moderno.

Beh, niente da dire sull’iniziativa, assolutamente encomiabile se avesse un fondamento concreto celebrare la danza in maniera degna. Ma diciamocelo chiaro, soprattutto oggi, sì proprio oggi, in questo periodo di coronavirus, chi delle figure istituzionali del nostro paese, ha preso in considerazione lo stato della danza e dei suoi addetti? Nessuno.

Abbiamo avuto un bel daffare nel cercare di scrivere articoli, inviare lettere aperte al Governo perché ascoltasse la situazione dei ballerini in questo momento, ma nessuno, neanche chi avrebbe dovuto per incarico istituzionale come il Ministro della Cultura Franceschini , ha accolto il grido di chi a questa forma d’arte dedica ed ha dedicato la vita a costo di sacrifici.

Nessuna parola da parte di Conte nell’ultimo decreto per la fase 2 riguardante la riapertura o meno delle aule dei teatri, delle scuole di danza pubbliche e private. Come se il mondo della danza non esistesse.

Ebbene, a questo punto ci chiediamo cosa dovremmo festeggiare? L’affondamento completo di questo settore della cultura?

Io non ci sto e non fingo che tutto vada bene solo perché qualche tv trasmette i balletti delle scorse stagioni dei teatri che questo basti a mettere in risalto un settore che è in crisi da decenni e che nessuno aiuta a far risorgere.

Non basta che i volenterosi ballerini si facciamo vedere in video dar lezioni in casa a chi li segue. Questo è un qualcosa che fa tenerezza e che stringe il cuore a chi sa quanto dolore non dimostrato ci sia dietro.

La danza ha bisogno di aiuti concreti per poter continuare a vivere degnamente e nessuno sta facendo niente perché questo avvenga. Allora cosa vale celebrare questa giornata? Solo a sciacquarci la bocca, perché dietro questo sipario c’è il buio completo.

Francesca Camponero

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