Napoli Ballet Gala, contro la paura dello straniero
In Costa d’Avorio, precisamente a Broudoumé, vivono più di tremila persone che utilizzavano quattro pompe idrauliche per l’acqua che serve per vivere, lavorare, irrigare. Le pompe furono realizzate nel 1978 ma dal 2000 non funzionano più. Da diciannove anni gli abitanti sono costretti ad attingere acqua all’unica fonte naturale che viene utilizzata per tutti gli usi: questa fonte dista tre chilometri e nessuno ne ha certificato la potabilità. Il nostro obiettivo è ripristinare le quattro pompe.
Ecco l’incipit scelto da Gennaro Carotenuto per una serata di gala di danza in scena al Teatro Mediterraneo di Napoli venerdì 8 novembre, voluto fortemente accanto al co-direttore artistico Andrey Lyapin per valorizzare la danza in città ed in regione e per aiutare i più bisognosi. Un duplice impegno che sta per concretizzarsi in una serata di gala dove i più fortunati ballerini del mondo si esibiranno accanto a giovanissimi talenti campani per aiutare i meno fortunati che stentano a bere!
E per dare una mano concreta, Gennaro Carotenuto ed Andrey Lyapin hanno pensato al “Napoli Ballet Gala” con un programma intenso come in un viaggio a tre tappe da Mosca a Broudoumé passando per Napoli: partendo con l’Ouverture tratta dalla “Rumba degli Scugnizzi”, con il Corpo di Ballo dell’Accademia del Balletto Pompei e le coreografie di Enrico Fioretti. A seguire il pas de deux del secondo atto di ”Swan Lake” interpretato dai principal dancers del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Oksana Bondareva e Andrey Ermakov con le coreografie di Lev Ivanov.
Il programma prevede anche il pas de deux di “Diana and Acteon” con Ekaterina Pervushina e Dmitry Prusakov nella versione coreografica di Agrippina Vaganova. Non mancherà la sorpresa del Tango from the ballet “Golden Age”, con in scena Marina Fadeeva e Vladimir Morozov, griffato dallo storico direttore del Teatro Bolshoii di Mosca Yuri Grigorovich.
Il grande repertorio sarà proposto al pubblico attraverso il pas de deux “Pas d’esclave”, nuovamente con le esibizioni di Ekaterina Pervushina e Dmitry Prusakov, nella coreografia di Marius Petipa e con il grand pas de deux “Don Quixote” con le stelle Oksana Bondareva ed Andrey Ermakov nella versione di Alexander Gorsky. Tornerà “The Legend of Love” con l’adagio Mehmene Banu and Fehrad con il duo composto da Marina Fadeeva e Vladimir Morozov ancora con la mano di Yuri Grigorovich. Seguiranno “Spring Water”, sempre con Marina Fadeeva e Vladimor Morozov, nella coreografia a quattro mani di Marius Petipa e Vasily Vainonen prima del romantico grand pas de deux tratto da “Lo Schiaccianoci” di Giuseppe Picone con i due interpreti del Teatro di San Carlo di Napoli Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo.
Un repertorio classico accompagnato da una prima assoluta griffata da Francesco Capuano, coreografo di “Sognatori”, che ha voluto offrire il proprio contributo contro la paura dello straniero: Il viaggio ha sempre rappresentato l’emblema del cambiamento, ed è oggi più che mai attuale, in un mondo in pieno movimento, frenetico, instabile. “Sognatori” vuole soffermarsi proprio su questo: sull’aspetto emozionale del viaggio, sul bagaglio di paure, incertezze che ognuno di noi porta con sé, ma anche sulle speranze e sui sogni di chi deve lasciare la propria terra e le proprie origini verso un futuro ancora da conoscere.
Sulla falsariga di quanto scritto di proprio pugno dai co-direttori artistici del “Napoli Ballet Gala” a proposito degli intenti e dei buoni propositi di questo 8 novembre: gli artisti, già sensibili al tema dell’integrazione e dell’accoglienza, si sono da subito dichiarati disposti a partecipare all’evento, diventandone i protagonisti, entusiasmandosi all’idea della collaborazione funzionale a dare concretezza a un progetto di beneficenza, che riguardi una terra anche diversa dalla loro area di provenienza, consapevoli del fatto che la liberazione dalle sovrastrutture mentali, suscettibili di forzare cose e persone in categorie falsate e luoghi comuni, renda tutti noi integrati e felici, parte di una comunità cosmopolita (che Napoli già rappresenta), recuperando all’umanità dignità e decoro.
È ufficialmente partita la gara di solidarietà, è infatti sufficiente acquistare i biglietti del “Napoli Ballet Gala” per aiutare la popolazione di Broudoumé sui circuiti www.go2.it e www.tktpoint.it.
Massimiliano Craus