A Montecarlo La Bisbetica Domata di Maillot, meravigliosa storia sui rapporti umani tradotta nel linguaggio del corpo
Dal 26 al 28 luglio 2019, la Compagnie des Ballets de Monte-Carlo sarà al Forum della Salle des Princes du Grimaldi, per 3 serate con “La Bisbetica domata” di Jean-Christophe Maillot, tratta dalla commedia di William Shakespeare. Una commedia che nella danza ha già ispirato Cranko e che affascina per l’abile intreccio, l’ironia e il gioco dei rapporti tra uomo e donna, l’allegria della sua storia frizzante e coinvolgente.
Il balletto è stato creato dal Direttore de Ballets de Monte Carlo nel 2014 per il Bolshoi Theatre Ballet, ed è uno splendido spettacolo che ha ricevuto 3 Masques d’Or come miglior spettacolo coreografico, miglior ruolo femminile, miglior ruolo maschile.
Per Maillot questa commedia è una meravigliosa storia sui rapporti umani che viene tradotta nel linguaggio del corpo. Una trama che ha intrigato il coreografo francese per la sensualità che scaturisce dal testo di Shakespeare, e che ha catturato la sua attenzione come analisi appassionata delle relazioni d’amore.
Il balletto di Jean-Christophe Maillot, suddiviso in due atti, è fortemente narrativo e ambientato in Italia, nella Padova del XVI secolo. La storia la conosciamo tutti è quella del ricco Battista che non vuole concedere la mano della figlia minore Bianca, docile e amabile, finché non si sarà maritata la maggiore Caterina, bisbetica e intrattabile. I corteggiatori di Bianca convincono così il veronese Petruccio a corteggiare Caterina, sperando che il matrimonio permetta finalmente anche a Bianca di prendere marito. In Petruccio, Caterina troverà un marito capace di tenere testa alla sua indole irascibile. Sarà invece lo studente Lucenzio, travestitosi da istitutore, a far breccia nel cuore di Bianca.
Se il testo de “La bisbetica domata” è pieno di umorismo e ironia, il tema del balletto è più serio e riguarda la ricerca dell’altra metà. Attraverso la vicenda di Caterina e Petruccio, il coreografo si concentra su ciò che è vitale nella relazione amorosa: “Volevo trasmettere l’idea che tutti possano trovare la propria metà, indipendentemente dal proprio carattere. – dice Maillot -Chi può dire in amore quali siano gli amanti meglio abbinati? L’amore e l’attrazione fanno parte di quelle cose misteriose che non sta a noi giudicare.”
Originale anche la partitura. La scelta di Maillot è andata sul compositore russo, Šostakovič, sulle cui musiche il coreografo francese aveva già realizzato altre creazioni.
Francesca Camponero