Dopo 12 anni torna alla Scala La Bella addormentata nel bosco di Rudolf Nureyev
La Bella addormentata è un balletto che continua a godere di grande popolarità, punto d’arrivo assoluto nella graduatoria dei balletti ciaikovskiani, è però fra i più ardui da eseguire, soprattutto nella versione di Rudolph Nureyev che continua a essere la più favorita.
Una versione concepita secondo il grande gusto inglese degli anni 60 e tenendo presente la lezione del Kirov. Quello voluto da Nureyev è un balletto molto curato nei dettagli, ma alleggerito nel «divertissement» da inutili folclorismi, e dove il ruolo del principe acquista maggiore rilevanza.
A dodici anni dalle precedenti recite questa chicca torna sul palcoscenico della Scala dal 26 giugno al 9 luglio dove debuttò la sua prima assoluta nel 1966. Un balletto di segno fastoso che tende al kolossal tra un barocco alla Versailles e un Settecento galante alla Watteau, tutto uno sfolgorio di luci, stucchi e gioielli, un palazzo degli incanti e un labirinto di Armida dove tutto accade come se si volesse tornare indietro nel tempo, nella reggia dello Zar quando il lavoro (1890) fu concepito dal grande Petipa.
Nello sfarzoso décor di piglio imperiale, con i preziosi costumi di ricchezza policroma delle stoffe e del tulle che il premio Oscar Franca Squarciapino firmò per la Scala nel 1993, corpo di ballo, primi ballerini e solisti del Teatro alla Scala eseguiranno la difficile coreografia di Nureyev con tutti i suoi preziosismi, le sue complicazioni, le sue sfide estreme. Ma queste recite saranno anche l’occasione per ammirare in scena in un ruolo mai presentato alla Scala prima d’ora Polina Semionova nelle date del 26 e 29 giugno e per ritrovare, il 5 e 9 luglio, nel ruolo di Aurora, l’étoile Svetlana Zakharova.
Accanto a queste stelle, gli artisti scaligeri protagonisti delle recenti produzioni e creazioni e che per la prima volta affrontano i ruoli principali del balletto di Nureyev: sarà affidato a Timofej Andrijashenko il ruolo del Principe Désiré accanto a Polina Semionova (26 e 29 giugno) e accanto a Svetlana Zakharova (5 e 9 luglio). Le recite del 27 giugno e del 2 luglio vedranno il debutto di Nicoletta Manni e Claudio Coviello, per la prima volta nei ruoli protagonisti di questa produzione, cosi come Martina Arduino e Nicola Del Freo in scena nella recita del 3 luglio.
Accanto a Aurora e Désiré, molti sono i personaggi e i ruoli da menzionare, fra tutti la fata cattiva Carabosse (che sarà interpretata da Beatrice Carbone in alternanza con Marta Romagna), la Fata principale (Nicoletta Manni in alternanza con Virna Toppi), L’Uccello Blu e la Principessa Fiorina (Claudio Coviello con Vittoria Valerio, poi Antonino Sutera con Agnese Di Clemente e Federico Fresi con Camilla Cerulli) e gli interpreti del Passo a cinque: Virna Toppi e Nicola Del Freo (in alternanza con Martina Arduino e Marco Agostino e con Maria Celeste Losa e Mattia Semperboni), Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi in alternanza con Chiara Fiandra, Alessia Auriemma, Greta Giacon.
Francesca Camponero
[La foto in alto è di Brescia-Amisano]