Svetlana Zakharova sarà Coco Chanel al Bolshoi
Il suo nome è di per sé sinonimo di stile, è all’origine di un modo di vestire le donne che ha cambiato la moda e come viene interpretata. Stiamo parlando di Coco Chanel, colei che ha rivoluzionato la moda, a partire dal dopoguerra, guidata dalla ricerca di una femminilità autentica e da una visione personale di stile. Forme lineari e funzionali, questa la sua eleganza. Coco non si riconosce nei corsetti rigidi della Belle Époque, negli abiti drappeggiati, ricchi di sottogonne, né nei decori esotici. Spesso vestita da uomo e ispirata dall’abbigliamento maschile, la stilista preferisce assecondare il corpo, realizzando lunghe gonne dritte, cardigan e bluse con morbide cinture in vita.
Un personaggio intrigante a cui tanti si sono ispirati e che ha catturato l’interesse di un’altra donna elegante, Svetlana Zakharova, che assieme al coreografo Yuri Possokhov hanno pensato di dar vita ad un nuovo balletto che propone la vita di Coco, concentrandosi sulla storia d’amore che pare ci sia stata fra la stilista e Igor Stravinsky.
In scena con l’étoile russa 19 ballerini del Balletto Bolshoi di Mosca, tra i quali anche l’etoile italiana Jacopo Tissi nel ruolo dell’amante “Boy” Capel. Lo spettacolo viene in seguito ad Amore, con cui la Zakharova ha fatto una lunga tournèe tre anni fa. Insieme al suo produttore Yuri Baranov ed il coreografo Possokhov hanno convocato il regista e drammaturgo Alexei Frandetti per sottoporgli la loro idea. Inutile dire che fu accettata con convinzione e per la musica si pensò a Ilya Demutsky, artista sensibile e raffinato, che doveva essere in grado di tradurre le emozioni della ballerina nell’interpetazione della stilista, in quelli che erano le sue emozioni e sentimenti. Ed infatti, a sentire le affermazioni della Zakharova, lo spettacolo più che una narrazione mostra piuttosto una storia di pensieri ed emozioni. È un balletto sull’amore, il lavoro, l’arte, il trionfo e la solitudine.
Il team vuole restituire l’atmosfera di quel tempo, in cui tutto è bello e di stile, senza niente di superfluo, in cui ogni elemento al posto giusto, compresi i costumi che sono stati disegnati dalla stessa Mademoiselle e riflettono l’epoca in cui è vissuta e il suo stile inconfondibile.
Mentre lo spettacolo prendeva il via Svetlana si è interessata alla vita della grande Mademoiselle, leggendo le sue Memorie e guardando film su di lei, di cui si è fatta l’idea di una personalità forte e al contempo fragile, che pur essendo stata una donna di successo, determinata nella sua professione, alla fine è rimasta sola.
Dopo la recente anteprima assoluta al Teatro Comunale Pavarotti di Modena, “Mademoiselle” è atteso al Teatro Bolshoi di Mosca il prossimo 22 e 23 giugno, in una definitiva versione e con il nuovo titolo di Gabrielle Chanel.
Francesca Camponero
[In alto Coco Chanel fotografata da Douglas Kirkland]