Salta l’ingaggio di Sergei Polunin all’Opéra di Parigi
Il bad boy of ballet Sergei Polunin sembra non sia più il benvenuto all’Opéra di Parigi che ha ritrattato la sua decisione di invitare il noto ballerino a ballare a febbraio. Il motivo? Strano a dirsi quando si tratta di un artista, ma l’accattivante ballerino ucraino è sessista e grassofobo, come venuto fuori dai suoi commenti sui social network che inneggiano anche a Vladimir Putin, cosa che naturalmente non è piaciuta molto ai francesi.
Polunin infatti ha recentemente ottenuto la cittadinanza russa, e (forse riconoscente per questo) dallo scorso novembre sulla sua pagina sono iniziati ad apparire commenti pro-Putin e osservazioni omofobe e grossofobe. Addirittura giorni fa il ballerino ha proposto di “schiaffeggiare le persone grasse”, dicendo che non solo non giustifica, ma non rispetta neanche la loro grassezza. Un commento che è stato cancellato il giorno dopo. Ma la cosa non finisce lì, alla fine di dicembre, Sergei Polunin, che per altro all’inizio della sua carriera era stato paragonato a Rudolf Nureyev, ha attaccato il profilo di alcuni ballerini a suo avviso “effeminati”.
Osservazioni che hanno irritato parecchio alcuni danzatori della compagnia dell’Opera, ma soprattutto, che non potevano andare d’accordo con il pensiero di Aurélie Dupont, direttore artistico del Paris Opéra Ballet, che inizialmente aveva assegnato a Polunin il ruolo di Sigfried nel Lago dei cigni. Invito che gli è stato revocato questo fine settimana. La direttrice della compagnia ha inviato una lettera aperta ai ballerini, in cui saluta l’artista riconoscendo il suo talento, ma le cui dichiarazioni pubbliche non hanno soddisfatto i suoi “valori”. La notizia, confermata in via ufficiale dal primo teatro francese, è stata poi pubblicata su Figaro, ieri lunedì 14 gennaio.
Forse Sergei Polunin non è soprannominato il “cattivo ragazzo di balletto” a caso…
Francesca Camponero