Sul palcoscenico del Carlo Felice arriva An American in Paris, il capolavoro di Gershwin
Dopo il successo della scorsa stagione con West Side Story anche quest’anno il Carlo Felice sceglie di aprire la stagione con un musical, An American in Paris di George e Ira Gershwin.
Il poema sinfonico del compositore statunitense è stato eseguito per la prima volta il 13 dicembre 1928 alla Carnegie Hall dalla New York Symphony Orchestra diretta da Walter Damrosch. È una delle più famose composizioni di Gershwin. Fu scritta in seguito al viaggio intrapreso in Europa per venire a conoscere compositori che ammirava e con cui voleva studiare, primo su tutti Maurice Ravel. La Metro-Goldwyn-Mayer, ispirandosi a questo lavoro, nel 1951 realizzò l’omonimo film musical, che fu insignito di 8 premi Oscar e con Gene Kelly come protagonista e coreografo, Vincent Minnelli come regista, e Alan Jay Lerner (il librettista di My Fair Lady) come sceneggiatore.
Per la prima volta in assoluto dopo gli Stati Uniti e Londra, An American in Paris, che ha debuttato originariamente al Teatro du Châtelet di Parigi nel 2014, e vincitore di ben 4 Tony Award (gli Oscar del teatro), debutta con un nuovo grande allestimento diretto da Federico Bellone. Ancora è l’Italia a detenere questo primato (come per il musical Newsies della Disney), insieme a quello di presentare lo spettacolo con orchestra sinfonica. La pièce è basata sul film del 1951 e la trama racconta di Jerry Mulligan, un soldato americano, che alla fine della seconda guerra mondiale decide di restare a Parigi per dedicarsi alla sua grande passione: la pittura. Presto si imbatterà in Lise Dassin, una bellissima e promettente ballerina francese, che sembra sfuggire alle attenzioni del giovane. La situazione si complicherà maggiormente con la presenza dei nuovi amici di Jerry: Adam, un pianista scapestrato, e Henri, un cantante di rivista amatore, oltre alla testarda filantropa Milo.
La squadra di creativi tutta italiana, e l’unica non anglosassone a essere stata accolta nel West End di Londra con un musical americano (una nuova rivisitazione del classico del cinema “Dirty Dancing”), è reduce dal grande successo dello spettacolo Disney Mary Poppins, e, con Fabrizio Angelini come coreografo, già apprezzato nell’ allestimento di West Side Story.
Il team, in tutti gli aspetti di questa nuova messa in scena, intende celebrare la volontà di essere se stessi e inseguire i propri sogni, l’obiettivo e il conflitto comune a tutti i personaggi, come parallelo con la dichiarazione di libertà alla fine della seconda guerra mondiale. Nel cast Giuseppe Verzicco e Marta Melchiorre, oltre a Simone Leonardi, Tiziano Edini, Alice Mistroni, Donatella Pandimiglio, Mimmo Chianese, Marco D’Alberti, Annamaria Schiattarella, punte di diamante degli interpreti italiani in grado di recitare, ballare e cantare, che daranno vita a questo emblema del teatro musicale presentato con dialoghi in italiano e canzoni in lingua originale con sopra-titoli.
Direttore d’Orchestra sarà Daniel Smith, Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. Lo spettacolo in lingua originale, con dialoghi in italiano, sarà in scena dal 12 al 21 ottobre.
Francesca Camponero
[In alto: Marta Melchiorre e Giuseppe Verzicco (foto di Giulia Marangon)]