I parchi di Nervi tornano ad essere agibili e in perfetta forma ma non per il Festival del Balletto di Nervi
Noi che insistiamo nel ricordare le glorie del Festival Internazionale del Balletto di Nervi, un fiore all’occhiello della città di Genova che ha reso noti i parchi adiacenti la passeggiata Anita Garibaldi e i cui prati sono stati calcati dai piedi dei più grandi danzatori del XX Secolo, siamo felici che in occasione di Euroflora 2018, si siano trovati i fondi per risistemare quei poveri parchi che dopo la tromba d’aria dell’ottobre 2016 erano rimasti in condizioni pietose, lo siamo un po’ meno pensando che il motivo del restyling non sia stato quello di riproporre il Festival del Balletto.
«Le cose belle sono sempre delle sfide, se un genovese ha scoperto l’America, perché dovremmo aver paura a fare l’Euroflora a Nervi?», aveva detto il sindaco Bucci alla conferenza stampa di presentazione di questa edizione di Euroflora, rispondendo a chi temeva che la manifestazione potesse creare danni alla fragilità della location. «La Regione ha stanziato 2 milioni per la riqualificazione dei Parchi di Nervi», aveva sottolineato il governatore Toti, e così indubbiamente i parchi sono tornati allo splendore che si meritano.
Noi, ribadisco, che insistiamo nel ricordare le glorie del Festival Internazionale del Balletto di Nervi, non smetteremo però di sperare che tanto il Sindaco Bucci, quanto l’Assessore Serafini non perdano di vista anche l’importanza di riportare a Genova la grande danza, e per grande danza si intende veramente quella, con spettacoli di compagnie internazionali di rilievo, nomi di pregio e via dicendo, perchè se i fiori hanno indubbbiamente portato tanto pubblico ai parchi, siamo certi che anche la danza di qualità lo possa fare.
Come volevasi dimostrare i soldi ci sono quando li si vuol tirare fuori, basta credere in un progetto con fiducia e determinazione ed allora è certo che qualunque iniziativa arriva a buon fine. Così è stato quest’anno per l’undicesima edizione di Euroflora che dal 21 aprile al 6 maggio sta facendo sfoggio di sfarzi e grandezze insperate, non curante di far fuori anche la rosa che nel giugno 2012, proprio nel Roseto dei parchi, lo stesso Comune con l’Associazione Amici di Mario Porcile avevano dedicato al creatore del grande festival.
Francesca Camponero
[Nella foto in alto, la targa illustrativa della rosa dedicata a Mario Porcile]